Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Enterprise BusinessLog 320x200 1
Spaghetti Crime: perché l’Italia è il bersaglio perfetto per i criminali informatici. Ma abbiamo una speranza!

Spaghetti Crime: perché l’Italia è il bersaglio perfetto per i criminali informatici. Ma abbiamo una speranza!

11 Luglio 2025 08:17

Mentre il mondo corre verso l’adozione di nuovi modelli, reti segmentate e difese automatizzate, l’Italia resta ancorata a un passato fatto di server dimenticati, password su foglietti volanti e backup “fatti a mano”. Questo non è cyberpunk.

È la quotidianità, ma nessuno sembra nemmeno preoccuparsene. Benvenuti nel Paese dove i ransomware trovano più porte aperte che nei peggiori bar di Caracas. Comuni con sistemi gestionali del 2003, software proprietari che nessuno sa più aggiornare, enti locali che usano ancora Internet Explorer.

Dal 2021 abbiamo visto, infatti, una crescita di attacchi verso regioni, comuni e ospedali. La cosa peggiore è che molti attacchi non vengono nemmeno resi pubblici. I log non esistono. I responsabili IT sono spesso da soli, sottopagati e colpevolizzati. Le piccole e medie imprese italiane sono un bersaglio perfetto. Budget IT risicati, cultura della sicurezza assente, sistemi spesso gestiti da parenti e amici informatici improvvisati.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

E così la sicurezza diventa folklore. In Italia, la cybersecurity è spesso trattata come una moda passeggera, buona per qualche convegno, un po’ di LinkedIn marketing e qualche “badge” su siti istituzionali. Ma sotto la superficie c’è il vuoto: procedure scritte male (quando ci sono), infrastrutture che nessuno osa toccare e sistemi affidati a società esterne che spariscono quando serve assistenza.

L’IT è visto come un costo, la sicurezza come un fastidio.

E chi prova a cambiare le cose si trova presto schiacciato tra burocrazia, scetticismo e mancanza di fondi. Non c’è bisogno di un APT russo per violare una rete comunale: basta una mail con allegato Excel e una macro scritta male. Il problema non è la potenza degli attaccanti. È la debolezza strutturale dei bersagli.

Chi è il responsabile di tutto questo? Nessuno, e quindi tutti.

I dirigenti che firmano capitolati con software senza manutenzione. I fornitori che installano firewall convenienti e poi spariscono. I politici che parlano di digitalizzazione senza sapere distinguere una VPN da una rete Wi-Fi. Ma anche noi tecnici, che troppo spesso ci rassegniamo al “così fan tutti”.

In altri Paesi si investe per rafforzare l’infrastruttura digitale come se fosse un asset critico nazionale. Da noi si spera solo che domani non succeda. Si spera che nessuno si accorga che quel NAS è esposto su internet. Che nessuno clicchi su quell’allegato. Che nessuno chieda log che non esistono.

Nel frattempo, tutto resta com’è. I bandi premiano l’offerta più economica, le competenze digitali sono affidate a chi ha fatto un corso da 30 ore, e gli attacchi aumentano. Ogni volta ci si sorprende.

Ogni volta si promette un audit, una commissione, un’indagine interna. Poi si archivia. Si dimentica.

E nel frattempo, chi segnala vulnerabilità viene ignorato. O peggio, minacciato.

Non esiste sistema invulnerabile. Ma un sistema che ignora le sue vulnerabilità è già compromesso.

Ma qualcosa può ancora cambiare.

La speranza ha un volto giovane. Sono gli studenti delle scuole superiori che si appassionano a Linux più che alla console. Sono i ragazzi che smontano router vecchi per capire come funzionano. Sono le community che fanno formazione gratuita, che organizzano CTF, che diffondono cultura dove lo Stato è assente.

Serve investire su di loro.

Dargli spazio. Fiducia. Budget.

Non saranno perfetti, ma sono l’unico firewall culturale che ci è rimasto.

Se c’è un futuro per la cybersecurity italiana, passa dalle mani di chi oggi sta imparando, spesso da solo, spesso senza mezzi, a difendere un Paese che non sa ancora di dover essere protetto.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • #cybersecurity
  • #ransomware
  • #sicurezza informatica
  • #vulnerabilità
  • attacchi informatici
  • cultura sicurezza
  • difesa informatica
  • formazione cybersecurity
  • futuro cybersecurity
  • giovani e tecnologia
  • innovazione digitale
  • italia
  • Protezione dati
  • protezione infrastrutture
  • Sicurezza digitale
  • sicurezza IT
Immagine del sito
Appassionato di hacking e cyber security, esperto in penetration testing, ho collaborato con realtà come Leonardo CAE AJT. AWS solution architect e nella top 100 hackers BMW 2024 su HackerOne, unisco competenze su infrastrutture e applicazioni web con una forte passione per la sicurezza.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…

Immagine del sitoInnovazione
Non mangiano, dormono e sbagliano: i soldati della Cina al confine saranno robot
Redazione RHC - 26/12/2025

Il confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…

Immagine del sitoCultura
Dal Game of Life al simbolo degli hacker: la vera storia del Glider
Massimiliano Brolli - 26/12/2025

La cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…

Immagine del sitoCybercrime
EDR Nel mirino: i forum underground mettono in vendita NtKiller
Redazione RHC - 25/12/2025

All’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…