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Tag: backdoor

OpenJS nel mirino. Sventata una nuova backdoor simile a XZ Utils

Recentemente gli esperti di sicurezza informatica hanno sventato con successo un tentativo di hackeraggio di un progetto sulla piattaforma OpenJS, che in termini generali è molto simile al recente incidente di backdoor nell’utilità di compressione XZ Utils. Lunedì 15 aprile la OpenJS Foundation, un’organizzazione no-profit che monitora i progetti JavaScript utilizzati da miliardi di siti in tutto il mondo, ha ricevuto una serie di e-mail sospette. I mittenti hanno chiesto di aggiornare urgentemente uno dei progetti popolari per eliminare le vulnerabilità critiche, senza specificare i dettagli. Robin Bender Ginn di OpenJS e Omkar Arasaratnam della Open Source Security Foundation hanno riferito che gli autori della lettera

Una backdoor sui firewall di Palo Alto è stata utilizzata dagli hacker da marzo

Come avevamo riportato in precedenza, un bug critico è stato rilevata all’interno dei firewall di Palo Alto. Degli sconosciuti hanno sfruttato con successo per più di due settimane una vulnerabilità 0-day nei firewall di Palo Alto Networks, hanno avvertito gli esperti di Volexity. Il bug su Palo Alto Firewall Il problema è identificato come CVE-2024-3400 (punteggio CVSS 10) è una vulnerabilità di command injection che consente agli aggressori non autenticati di eseguire codice arbitrario con privilegi di root. Per utilizzarlo non sono richiesti privilegi speciali o interazione con l’utente. Secondo il produttore, tutti i dispositivi che eseguono PAN-OS versioni 10.2, 11.0 e 11.1 che hanno il gateway GlobalProtect

La backdoor XZ Utils è ora embedded in altri software. Ora anche su Rust liblzma-sys

Una nuova scoperta dei ricercatori del Phylum fa luce su un grave problema di sicurezza che affligge la comunità open source. A quanto pare, il pacchetto liblzma-sys, ampiamente utilizzato dagli sviluppatori Rust. E’ stato divulgato con file di test dannosi relativi alla backdoor nello strumento di compressione dati XZ Utils ampiamente trattata recentemente. Con oltre 21.000 download, liblzma-sys offre agli sviluppatori Rust l’accesso all’implementazione liblzma, una libreria che fa parte di XZ Utils. La versione 0.3.2 di questo pacchetto era interessata. Secondo la pagina del numero di GitHub aperta il 9 aprile, “l’attuale distribuzione (v0.3.2) su Crates.io contiene file di test per XZ che includono una backdoor“. Stiamo parlando dei file “tests/files/bad-3-corrupt_lzma2.xz”

La Backdoor nascosta in XZ Utils. Scopriamo com’è andata e chi potrebbe esserci dietro l’attacco

Una backdoor è una funzionalità nascosta in un software che permette a un attaccante di accedere a un sistema o a una rete senza essere rilevato. Spesso le backdoor sono inserite dagli stessi sviluppatori del software, per scopi di manutenzione o di test, ma possono anche essere introdotte da hacker che compromettono il codice sorgente o i processi di distribuzione. Jia Tang è uno pseudonimo utilizzato da un individuo che ha introdotto una backdoor nel software di compressione dati XZ Utils, ampiamente utilizzato in sistemi operativi Linux. Questa backdoor è stata scoperta il 29 marzo 2024. Jia Tang era attivo su GitHub con

Supereroi: Andreas Freund salva Linux come Marcus Hutchins salva il mondo da Wanna Cry

l’ingegnere software di Microsoft, Andreas Freund, si è imbattuto in un’anomala all’interno della libreria XZ Utils puramente per caso, a seguito di una ispezione del codice a causa di un abbassamento di performance del sistema. Dopo un’attenta analisi, Freund ha individuato l’origine del consumo anomalo di potenza: una backdoor presente in XZ Utils, un software di compressione dati ampiamente utilizzato nel mondo Linux. Questa scoperta ha portato Freund a condividere pubblicamente il problema su una mailing list dedicata di sicurezza informatica. Il ruolo del manutentore Jia Tan L’introduzione della backdoor in XZ Utils è stata il risultato di un sofisticato attacco alla

Earth Freybug: il gruppo di hacker che spia e ruba con tecniche sofisticate anche in Italia

Gli Earth Freybug sono un gruppo di hacker che fa parte dell’APT41, una delle più pericolose e attive minacce informatiche a livello globale. Secondo un recente rapporto di Trendmicro, una società di sicurezza informatica, gli Earth Freybug operano dal 2012 e si concentrano su obiettivi del settore aziendale in diversi paesi, tra cui l’Italia. Il loro scopo principale è quello di condurre operazioni di spionaggio per ottenere informazioni sensibili e vantaggi strategici, ma non disdegnano di arricchirsi sfruttando le vulnerabilità dei sistemi che compromettono. Per fare ciò, utilizzano un arsenale di strumenti molto vario, che include sia software legittimi che malware proprietari,

Red Hat e Ubuntu sotto scacco da DinodasRAT! La backdoor che da il pieno controllo alle macchine infette

I ricercatori hanno scoperto che Red Hat e Ubuntu vengono attaccati da una versione Linux del malware DinodasRAT (aka XDealer), che probabilmente è attivo dal 2022. Lo scorso autunno, ESET ha parlato del malware DinodasRAT che ha attaccato i sistemi Windows. I ricercatori hanno chiamato questi attacchi “Operazione Jacana” e hanno scritto che avevano preso di mira organizzazioni governative a scopo di spionaggio informatico. Inoltre, gli esperti Trend Micro hanno recentemente riferito di un gruppo APT cinese che stanno monitorando sotto il nome di Earth Krahang. Questo gruppo ha utilizzato il malware XDealer per hackerare i sistemi Windows e Linux di organizzazioni governative di

10 su 10! La Backdoor nella libreria XZ Utils mette gli utenti Linux in pericolo

Venerdì, RedHat ha diffuso un “avviso di sicurezza urgente” riguardante due versioni compromesse della ben nota libreria di compressione dati XZ Utils, precedentemente nota come LZMA Utils. Queste versioni, 5.6.0 e 5.6.1, sono state individuate come ospitanti un backdoor progettato per permettere l’accesso non autorizzato da remoto. L’identificativo CVE-2024-3094 assegnato a questa vulnerabilità è stato valutato con il massimo punteggio di gravità, 10,0, indicando un rischio estremamente alto. Il codice malevolo inserito nelle librerie modifica il comportamento del demone sshd per SSH tramite systemd, aprendo la porta per potenziali accessi non autorizzati al sistema da remoto. La scoperta di questa backdoor è

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