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Tag: bot

Verso L’Uroboro! Il CEO di OpenAI avverte: i social sono pieni di contenuti dei bot AI

Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertiginoso rispetto a quello dei bot che ad oggi supera il 50% del traffico totale. Sam Altman, CEO di OpenAI e azionista di Reddit, ha confessato che i feed di “AI Twitter” e “AI Reddit” gli appaiono sempre più innaturali, al punto da diventare per lui un vero campanello d’allarme. Il segnale è arrivato dal subreddit r/Claudecode, dove negli ultimi giorni molti utenti hanno dichiarato di essere passati a

Internet è invaso dai bot: ora il traffico umano è sotto il 50% e sono quasi tutte AI

Internet non è più quello di una volta. Uno Studio pubblicato da Imperva, ha dimostrato che più della metà dell’intero traffico Internet non proviene da persone, ma da bot. È la prima volta nella storia che i programmi automatizzati cominciano a dominare lo spazio digitale. Il motivo di questa impennata è il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa. Sono queste le tecnologie alla base dei moderni bot in grado di imitare il comportamento umano, condurre conversazioni, scrivere lettere ed eseguire azioni automatiche sui siti web. Non tutti sono innocui: una parte significativa viene utilizzata per scopi dannosi. Secondo Imperva, dal 2016 i bot “cattivi”, ovvero

Socks5Systemz : 250.000 dispositivi nella botnet che fornisce proxy anonimi ai criminali

Negli ultimi anni, le botnet hanno rappresentato una delle minacce più insidiose e difficili da contrastare nel panorama della cybersicurezza. Tra queste, una delle più persistenti e sofisticate è senza dubbio Socks5Systemz, una botnet attiva sin dal 2013. Questa rete malevola alimenta un servizio proxy illegale noto come PROXY.AM, utilizzando dispositivi compromessi per fornire a criminali informatici una rete anonima con cui occultare le loro attività illecite. Indagini attraverso la threat Intelligence permettono di comprendere meglio l’ampiezza di questa minaccia e i meccanismi alla base del suo funzionamento. Vediamo come questa botnet è strutturata, quali sono le sue implicazioni sulla sicurezza globale

Xeon Sender: uno strumento Cloud per SMS Bombing disponibile a tutti

Negli ultimi mesi, i ricercatori di sicurezza informatica hanno scoperto l’uso attivo di un nuovo strumento di attacco cloud chiamato Xeon Sender. Questo strumento viene utilizzato dagli aggressori per condurre campagne di phishing e spam tramite SMS, sfruttando servizi legittimi. Secondo il ricercatore di SentinelOne Alex Delamotte, Xeon Sender consente di inviare messaggi attraverso vari servizi SaaS (software-as-a-service) utilizzando credenziali valide. Tra questi servizi ci sono Amazon SNS, Nexmo, Plivo, Twilio e altri. Un aspetto importante è che Xeon Sender non sfrutta le vulnerabilità dei provider stessi. Gli aggressori utilizzano invece API legittime per inviare messaggi di spam in blocco. Tali strumenti sono recentemente diventati sempre più popolari tra

La ricerca 0day verrà potenziata dall’AI? Una nuova ricerca implementa Agenti Bug Hunter coordinati

I ricercatori sono stati in grado di hackerare con successo più della metà dei siti web utilizzando dei bot che utilizzavano comandi forniti su GPT-4. Questi bot coordinati creavano nuovi bot a secondo delle loro necessità, sfruttando vulnerabilità zero-day precedentemente sconosciute per hackerare i sistemi. Alcuni mesi fa, un team di ricercatori ha pubblicato un articolo in cui affermava di essere stato in grado di utilizzare GPT-4 per sfruttare le vulnerabilità di un giorno (N giorni). Queste vulnerabilità sono già note, ma non sono ancora state rilasciate patch per risolverle. Se fossero forniti elenchi CVE, GPT-4 sarebbe in grado di sfruttare in

Bot Forever! metà del traffico web è falso. I bot a breve saranno i padroni di internet

Secondo il rapporto annuale Imperva Bad Bot di Thales , quasi la metà (49,6%) di tutto il traffico Internet nel 2023 proveniva dall’attività dei bot. Si tratta del 2% in più rispetto a un anno prima e si tratta della cifra più alta dal 2013. Particolarmente preoccupante è il fatto che il traffico bot dannoso è cresciuto fino al 32% del totale, mentre la quota di utenti reali è in costante calo. Questa tendenza sta avendo un impatto negativo sulle organizzazioni di tutto il mondo e si stima che costi miliardi di dollari ogni anno a causa degli attacchi a siti Web, API e varie applicazioni.

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