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Tag: cert agid

Phishing contro PagoPA: nuova campagna abusa di open redirect Google

Il CERT-AGID ha rilevato una nuova variante del phishing ai danni di PagoPA. La campagna, ancora a tema multe come le precedenti, sfrutta questa volta un meccanismo di open redirect su domini legittimi di Google per rendere i messaggi più credibili e aggirare i controlli automatici. Come funziona il meccanismo Ad un primo sguardo il link malevolo sembrerebbe portare a un servizio Google, ma in realtà il parametro finale permette di effettuare un open redirect, consente cioè di reindirizzare verso un qualunque URL di un dominio terzo. La catena di compromissione procede con i seguenti passaggi L’URL inizia con un sottodominio Google

Università di Padova nel mirino! Una campagna di phishing è in corso avverte il CERT-AgID

Nelle ultime ore è emersa una nuova campagna di phishing mirata contro l’Università degli Studi di Padova, che utilizza una pagina di accesso falsificata per carpire le credenziali di studenti e personale accademico. L’immagine mostra un sito che imita in modo piuttosto fedele il portale di Single Sign-On dell’ateneo, ma ospitato su un dominio sospetto (“hoster-test.ru”), elemento che dovrebbe subito insospettire l’utente attento. Il layout e i loghi originali sono stati copiati per rendere la truffa più credibile, ma la barra dell’indirizzo e l’assenza di connessione sicura (indicata da “Non sicuro”) rivelano la natura malevola del sito. L’allarme è stato diramato dal

Attenti italiani! Una Finta Multa da pagare tramite PagoPA vuole svuotarti il conto

Una nuova campagna di phishing sta circolando in queste ore con un obiettivo ben preciso: spaventare le vittime con la minaccia di una multa stradale imminente e gonfiata, apparentemente proveniente da PagoPA. L’obiettivo è convincere l’utente a cliccare su un link fraudolento e inserire i propri dati di pagamento, con la scusa di saldare una sanzione. In questo articolo analizziamo cosa è importante non fare quando si riceve un’email di questo tipo, per capire come molte truffe online sfruttino l’urgenza e la credibilità di marchi noti al fine di ottenere un vantaggio economico. “Evita la maggiorazione: paga adesso”. Scopriamo perché è una

Vidar attacca le PEC in Italia. L’Allerta del CERT-AgID

Il gruppo criminale dietro a Vidar sta mostrando un forte accanimento in Italia, intensificando le sue operazioni e utilizzando le caselle PEC come canale principale per veicolare i suoi attacchi riporta il CERT-AgID. Questa strategia si sta dimostrando particolarmente efficace, evidenziando un crescente interesse nello sfruttare le PEC per diffondere malware nel nostro paese. Questa è la terza campagna malevola di Vidar osservata e contrastata dal CERT-AGID con il supporto dei Gestori PEC che ormai hanno acquisito una certa familiarità con il template utilizzato. C2 su Steam e Telegram L’analisi di questa nuova campagna ha fatto emergere una novità su quello che sembrava un

Campagna Massiva di Malware in Italia: Quasar RAT Minaccia gli Utenti Italiani

Negli ultimi giorni, è stata rilevata una nuova campagna di malware mirata specificamente agli utenti italiani, lo riporta il CERT-AgID. Questa minaccia si presenta sotto forma di un trojan, Quasar RAT, che viene distribuito attraverso email ingannevoli con oggetto “Pagamenti Fattura“. Il nome Quasar RAT potrebbe non essere noto a molti, ma la sua potenza distruttiva è preoccupante, soprattutto perché consente agli attaccanti di prendere il controllo remoto dei dispositivi infetti. Come Funziona l’Attacco? Gli attaccanti inviano email fraudolente progettate per sembrare comunicazioni legittime riguardanti il pagamento di una fattura. All’interno di queste email, le vittime sono invitate a scaricare una fattura

Emergenza Sicurezza in Italia: Crescono gli Attacchi Adwind/jRAT, avverte il CERT-AGID

Da oltre una settimana il CERT-AGID sta osservando l’attività di una serie di campagne mirate contro l’Italia e finalizzate alla diffusione del malware Adwind/jRAT. Solitamente, le email includono un archivio ZIP con file HTML denominati FATTURA.html o DOCUMENTO.html. In alcuni casi viene utilizzata anche una doppia estensione file come .pdf.html. Il file HTML contiene un codice JavaScript che verifica la lingua impostata sul browser in cui viene aperto. Se la lingua del browser è impostata su italiano, viene mostrato il contenuto della pagina malevola, altrimenti viene visualizzata una pagina vuota. Lo script visualizza un’immagine codificata in base64 all’interno del codice HTML. Il falso messaggio avverte che si sta utilizzando

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