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Tag: coordinated vulnerability disclosure

Il Red Team Research di TIM scopre 5 CVE su Eclipse GlassFish, una critica (score 9,8)

Giovedì 16 luglio è stata una giornata significativa per i ricercatori di sicurezza informatica del team italiano Red Team Research (RTR) di TIM, che ha visto pubblicate cinque nuove vulnerabilità (CVE) da loro scoperte nel progetto Eclipse GlassFish, una delle quali è stata valutata con un punteggio di 9.8. Il Red Team Research di TIM è gruppo di ricerca attivo dall 2019, specializzato nell’attività di bug hunting, e ha pubblicato fino ad oggi oltre 170 CVE. Il team opera nel pieno rispetto dei principi della Coordinated Vulnerability Disclosure (CVD): una pratica etica che prevede la segnalazione confidenziale delle vulnerabilità ai produttori, permettendo

EUVD, la banca dati europea delle vulnerabilità: nasce il cuore cibernetico della sicurezza UE

Nel cuore della strategia europea per la cybersicurezza, nasce l’EUVD (EU Vulnerability Database), la prima banca dati ufficiale dell’Unione Europea per la gestione delle vulnerabilità informatiche. Un’infrastruttura cruciale, sviluppata e gestita dall’ENISA, che segna un passo deciso verso una sovranità digitale europea in materia di sicurezza ICT. Cos’è l’EUVD? Lanciato ufficialmente da ENISA, l’EUVD, accessibile tramite il seguente indirizzo web https://euvd.enisa.europa.eu/ è il primo sistema paneuropeo pensato per raccogliere, organizzare e condividere informazioni sulle vulnerabilità che affliggono software e sistemi digitali. L’obiettivo? Garantire che le vulnerabilità non passino inosservate, che siano gestite in modo trasparente e coordinato, e che le aziende, le

Il gruppo HackerHood rileva uno 0day su Telegram WebK risolto in soli 3gg

Il ricercatore di sicurezza indipendente Pedro Baptista del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha rilevato il 9 marzo 2024 una grave vulnerabilità su Telegram, che ha messo a rischio la sicurezza degli utenti utilizzatori della versione web della piattaforma. Fortunatamente, Telegram ha risposto prontamente, correggendo il problema appena due giorni dopo. La Vulnerabilità La vulnerabilità, identificata con il codice CVE-2024–33905, era presente nella versione 2.0.0 (486) e precedenti di Telegram WebK. Coinvolgeva le cosiddette “Mini App” di Telegram, che permettono agli utenti di eseguire applicazioni web direttamente nell’interfaccia di messaggistica. Tuttavia, questa funzionalità si è rivelata essere una superficie d’attacco vulnerabile.

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