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Tag: cybercriminali

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano quelle reali. V0 è uno strumento che consente agli utenti di creare landing page di base e app complete utilizzando solo prompt di testo. Ora, i ricercatori hanno scoperto che questa funzionalità viene sfruttata in modo improprio dagli aggressori per creare repliche convincenti delle pagine di accesso di diversi marchi noti (tra cui un cliente Okta di cui non è stato reso noto il nome). È stato inoltre scoperto che gli aggressori hanno inserito altre risorse sull’infrastruttura di Vercel,

16TB di un’azienda italiana di Financial Service, in vendita nelle underground

Un’importante realtà operante nel settore della gestione e recupero crediti a livello europeo potrebbe essere finita nel mirino dei cybercriminali. Secondo quanto emerso da un annuncio comparso su un noto forum del dark web, un attore malevolo ha messo in vendita oltre 16 terabyte di dati esfiltrati dai server aziendali e da numerose controllate, dislocate in diversi Paesi, tra cui Grecia, Spagna e Italia. L’azienda colpita gestisce asset finanziari per conto di banche e istituzioni, e si occupa di gestione di portafogli di crediti deteriorati (NPL), oltre a fornire servizi di due diligence, gestione documentale e supporto amministrativo. I dati compromessi includerebbero

10 azioni per rendere la tua azienda cyber sicura: la guida di RHC.

Autore: Pietro di Maria e Olivia TerragniData Pubblicazione: 08/03/2022 Nelle ultime settimane l’attività informatica in rete – a causa del conflitto Russia-Ucraina –  è aumentata in modo notevole. Negli ultimi anni gli attacchi ransomware hanno fatto salire l’Italia al terzo posto delle nazioni più attaccate dai cybercriminali, ma è anche vero che le minacce variano nel tempo e spesso in modo del tutto inaspettato. Per questo motivo dobbiamo imparare a proteggere la nostra organizzazione e i nostri sistemi.  Come abbiamo visto, una serie di attacchi  DDoS (Distributed Denial of Service) al governo ucraino – a partire dal 15 febbraio – sono continuati

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