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Tag: d-link

Un exploit 0day RCE sul router D-Link EXO AX4800 è online

Il router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860) è vulnerabile all’esecuzione di comandi remoti non autenticati che potrebbero portare all’acquisizione completa del dispositivo da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP. Il router D-Link DIR-X4860 è un router Wi-Fi 6 ad alte prestazioni in grado di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring che migliorano l’efficienza e riducono le interferenze. Oggi, il team di ricercatori SSD Secure Disclosure ha annunciato di aver scoperto difetti nei dispositivi DIR-X4860 che eseguono l’ultima versione del firmware, DIRX4860A1_FWV1.04B03, che consente l’esecuzione di comandi remoti (RCE) non autenticati. “Le vulnerabilità

I ricercatori di Fortinet scoprono la botnet Goldoon. Sfrutta bug di 10 anni per infettare i router D-Link

Recentemente, i ricercatori di sicurezza informatica di Fortinet hanno scoperto una rete botnet mai vista prima chiamata Goldoon, che prende di mira i router D-Link attraverso la vulnerabilità CVE-2015-2051, nota da quasi un decennio. Questa vulnerabilità ha un punteggio CVSS quasi massimo (9,8 punti) e consente agli aggressori remoti di eseguire comandi arbitrari utilizzando richieste HTTP appositamente predisposte. Kara Lin e Vincent Lee, ricercatori di Fortinet FortiGuard Labs, hanno notato che una volta che un dispositivo viene infettato, l’aggressore ne acquisisce il pieno controllo, consentendo agli hacker di estrarre informazioni dal sistema, stabilire una comunicazione con il server di controllo e utilizzare i dispositivi infetti per ulteriori azioni dannose,

D-Link invia una precisazione a RHC sui bug di Command Injection e Backdoor che affliggono i NAS

Nella serata del 11 Aprile 2024, arriva da D-Link una precisazione all’articolo precedentemente pubblicato dal titolo “92.000 dispositivi NAS D-Link hanno a bordo una backdoor” che riportiamo di seguito. Nell’articolo veniva riportato che 92.000 dispositivi NAS D-Link erano vulnerabili alla falla, tracciata come  CVE-2024-3273. Si tratta di una backdoor in un account hardcoded (nome utente: “messagebus” con password vuota) e un problema di command injection tramite il parametro “system”. Il 26 marzo 2024, una ricerca di sicurezza di terze parti, VulDB Coordination, ha portato alla nostra attenzione la comunicazione pubblica di una vulnerabilità che riguarda i modelli di Network Associated Storage (NAS) DNS-340L,

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