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Tag: disinformazione

Scandalo deepfake in Corea del Sud: il confine tra sensibilizzazione e provocazione è blando

Uno scandalo è scoppiato nell’Assemblea Nazionale sudcoreana dopo che un deputato del Partito del Potere Popolare, ha mostrato un video deepfake con alti funzionari durante una seduta. Il video, creato utilizzando l’intelligenza artificiale, mostrava un “incontro segreto” tra il viceministro Bae Kyung-hoon e l’ex presidente della Commissione Giustizia. Secondo il parlamentare, lo scopo del deepfake era quello di attirare l’attenzione sulla crescente minaccia di abuso dell’intelligenza artificiale e di dimostrare quanto sia facile creare un falso convincente. Tuttavia, i suoi colleghi parlamentari hanno ritenuto le azioni di Kim provocatorie e inaccettabili durante una sessione ufficiale. Un tentativo di mettere in guardia dai

Cina, stretta contro le fake news generate dall’intelligenza artificiale

La Cyberspace Administration of China ha annunciato l’avvio di una campagna nazionale straordinaria di due mesi, partita il 24 luglio, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di informazioni false pubblicate dai cosiddetti self-media. L’iniziativa, dal titolo “Chiaro e pulito: correggere i ‘self-media’ dalla pubblicazione di informazioni false”, punta a regolamentare il funzionamento di queste piattaforme, reprimendo le manipolazioni malevole, la distorsione dei fatti e le speculazioni ingannevoli. Disinformazione e intelligenza artificiale Uno degli aspetti centrali del programma riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare contenuti sintetici, impersonare altre persone o fabbricare notizie false legate a questioni sociali sensibili. Negli ultimi anni, lo sviluppo

La rete di influenza russa CopyCop crea oltre 300 siti web per diffondere disinformazione

Da marzo 2025, Insikt Group di Recorded Future, ha osservato CopyCop (noto anche come Storm-1516), una rete di influenza segreta russa, mentre creava almeno 200 nuovi siti web fittizi di media rivolti a Stati Uniti, Francia e Canada, oltre a siti web che impersonavano marchi mediatici, partiti e movimenti politici in Francia, Canada e Armenia. CopyCop ha anche creato una rete regionalizzata di siti web che si spacciavano per una fittizia organizzazione di fact-checking, pubblicando contenuti in turco, ucraino e swahili, lingue mai presentate prima dalla rete. Includendo i 94 siti web rivolti alla Germania segnalati da Insikt Group a febbraio 2025,

Platone, la caverna e i social: stiamo guardando solo le ombre?

Il celebre precetto socratico “Conosci te stesso“ non è mai stato più attuale. Oggi, la nostra identità digitale è un mosaico frammentato di profili social, cronologie di ricerca e interazioni online, costantemente esposta e vulnerabile. L’essenza della filosofia di Socrate, fondata sull’arte della maieutica, ci offre uno scudo potentissimo contro le manipolazioni. Socrate non offriva risposte, ma spingeva i suoi interlocutori a trovarle dentro di sé. Questo processo di auto-indagine, o maieutica, non è una semplice tecnica dialettica, ma un vero e proprio atto di autodeterminazione, un parto della verità interiore. Allo stesso modo, per difenderci nel mondo digitale, dobbiamo imparare a

Dal furto d’immagine ai deepfake: la nuova frontiera della manipolazione digitale

Negli ultimi mesi mi sono trovato più volte a redigere querele per video falsi che circolavano online. Non parliamo soltanto di contenuti rubati e diffusi senza consenso, ma anche di deepfake: filmati nei quali volti noti vengono sovrapposti a corpi estranei, spesso utilizzati per sponsorizzare investimenti finanziari o inseriti in contesti pornografici. Un fenomeno che, purtroppo, non sorprende più per la sua presenza, ma per la rapidità con cui cresce, si diffonde e si perfeziona. Dai siti “amatoriali” ai falsi digitali: un continuum di abusi Chi segue il settore ha appreso di realtà come Mia moglie o Phica. Piattaforme dove l’apparente spontaneità

Decadenza Digitale: Quando il Futuro Promesso Diventa una Gabbia per la mente

Per decenni abbiamo celebrato il digitale come la promessa di un futuro più connesso, efficiente e democratico. Ma oggi, guardandoci intorno, sorge una domanda subdola e inquietante: e se fossimo veramente entrati nel periodo della decadenza digitale? Un’epoca in cui la tecnologia, da motore del progresso, si sta trasformando in una pesante zavorra, in disinformazione, dipendenza e soprattutto disumanizzazione — dove il digitale ci promette tutto, ma ci toglie lentamente ciò che ci rende umani. In questo articolo voglio condividere alcuni “segnali” che da tempo osservo e cerco di contestualizzare. Indizi sottili ma sempre più evidenti, che mostrano come il sogno digitale

Google trasforma il web in una vetrina per l’AI! Un disastro a breve per l’economia digitale

Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo studio del Pew Research Center, solo l’1% delle ricerche che mostrano un riepilogo basato sull’intelligenza artificiale finisce per cliccare sulla fonte originale. Ciò significa che la stragrande maggioranza degli utenti non visita nemmeno i siti da cui provengono le informazioni. La funzionalità AI Overview è stata introdotta nel 2023 e ha rapidamente iniziato a dominare i risultati di ricerca, sostituendo il tradizionale modello dei “10 link blu”. Invece di testi in tempo reale di giornalisti

Ma si Vola! Trump pubblica DeepFake dell’arresto di Obama e ovviamente scoppia polemica

Pensavamo che dopo il deepfake di Donald Trump Papa non ci avrebbe più stupito nulla, ma oggi dobbiamo ricrederci davanti a un nuovo, spumeggiante deepfake pubblicato dallo stesso Trump sul suo social network. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente acceso lo scontro politico pubblicando su Truth Social un video generato dall’intelligenza artificiale che ritrae una scena decisamente provocatoria: l’arresto dell’ex presidente Barack Obama da parte di due agenti dell’FBI, proprio nello Studio Ovale. Un’immagine che ha rapidamente fatto il giro dei social, alimentando tensioni già elevate tra democratici e repubblicani. Il filmato inizia con una sequenza in cui Obama

Grok 3: “Adolf Hitler è un Benefattore tedesco”! Il rischio della memoria persistente e disinformazione

Con l’emergere dei Large Language Models (LLM), come Grok 3, GPT-4, Claude e Gemini, l’attenzione della comunità scientifica si è spostata dalla semplice accuratezza delle risposte alla loro robustezza semantica. In particolare, è emersa una nuova superficie d’attacco: la Prompt Injection Persistente (PPI). Questa tecnica non richiede accessi privilegiati, vulnerabilità del sistema o exploit a basso livello, ma si basa esclusivamente sulla manipolazione linguistica e sul modello conversazionale del LLM. Recenti episodi riportati da fonti come The Guardian, BBC, CNN e The New York Times (luglio 2025) confermano che Grok 3 ha già mostrato comportamenti problematici, come la produzione di contenuti antisemiti

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