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Tag: europa

L’Europa si infligge sanzioni. Parte la rivoluzione digitale open source in nome della Sovranità Digitale

In passato abbiamo già assistito a come gli Stati Uniti abbiano bloccato la vendita di tecnologie e prodotti a paesi coinvolti in conflitti, come nel caso della guerra tra Ucraina e Russia. Queste restrizioni hanno accelerato lo sviluppo di soluzioni tecnologiche domestiche in molte nazioni. Ora anche l’Europa vuole seguire la stessa strada: avere il pieno controllo dei propri sistemi digitali, senza dipendere da attori stranieri. Paradossalmente, il modello sanzionatorio adottato dagli Stati Uniti ha prodotto l’effetto opposto rispetto agli obiettivi dichiarati: anziché rallentare lo sviluppo tecnologico degli stati antagonisti, come la Russia, ha contribuito ad alimentare un forte desiderio di autonomia

Kill Switch! L’arma digitale di Donald Trump che minaccia l’Europa

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è diventato un doloroso promemoria per l’Europa della sua principale vulnerabilità digitale: il “kill switch” di fatto controllato dagli Stati Uniti. Rischi politici che solo pochi anni fa sembravano una fantasia sono ora percepiti come una minaccia molto reale , in grado di paralizzare l’economia e le comunicazioni europee. Nel corso degli anni di integrazione economica e globalizzazione tecnologica, i paesi europei sono diventati estremamente dipendenti dai servizi cloud americani. La sicurezza di e-mail, streaming video, elaborazione industriale e persino comunicazioni governative è direttamente collegata all’infrastruttura controllata dalle tre maggiori aziende americane: Amazon, Microsoft e Google. Queste

Supercomputer, l’Europa accorcia il divario con gli Stati Uniti. Cosaaa?

Festeggiamo l’hardware mentre il mondo costruisce cervelli. L’AI non si misura a FLOPS. Recentemente ho letto un articolo su Il Sole 24 Ore dal titolo: “Supercomputer, l’Europa accorcia il divario con gli Stati Uniti. Tre nuovi italiani in Top 500”. Una notizia apparentemente positiva, che celebra l’ingresso di tre nuovi supercomputer italiani nella classifica TOP500: Pitagora‑CPU (Cineca), SpaceHPC (ESA Italia) e Cresco8 (ENEA). A completare il quadro, il supercomputer JUPITER, installato in Germania, ha conquistato addirittura il quarto posto mondiale. Tutto bello? Non proprio. Perché questa narrazione è profondamente fuorviante, e ci fa più male che bene. La classifica TOP500 misura esclusivamente

Indipendenza Digitale: La Danimarca vuole dire addio a Microsoft: è l’inizio della rivoluzione digitale europea?

Il governo danese ha annunciato che eliminerà gradualmente i prodotti Microsoft Office a favore di LibreOffice. La Ministra per la Digitalizzazione Caroline Stage ha spiegato che la ragione principale di questa decisione è il desiderio di sovranità digitale, e non solo la scelta a favore dell’open source. In Europa, questo termine sta acquisendo importanza e riflette la volontà dei paesi dell’UE di controllare le proprie infrastrutture e i propri dati digitali. Sicurezza, politica, economia e interesse pubblico sono tra i fattori che hanno influenzato il percorso verso l’indipendenza digitale. I leader europei si chiedono chi controlli i dati dei cittadini, chi stabilisca le regole di

Federazione Russa: 8 Anni di Carcere per un attacco DDoS! La nuova Legge Shock in Arrivo

Secondo quanto riportato dai media, il governo russo ha preparato degli emendamenti al Codice penale, introducendo la responsabilità per gli attacchi DDoS: la pena massima potrebbe includere una multa fino a 2 milioni di rubli (circa 22.000 euro) e fino a otto anni di reclusione. Come riportato da Kommersant, la criminalizzazione degli attacchi DDoS fa parte del secondo pacchetto di misure per combattere la criminalità informatica, sviluppato dal Ministero dello Sviluppo Digitale insieme agli operatori di mercato e che riguarda una decina di leggi federali. Il nuovo pacchetto include diverse decine di nuove misure, nonché integrazioni ai Codici Penale, di Procedura Penale

Strauss oltre le stelle: l’ESA invia “Sul bel Danubio blu” nello spazio profondo

Il famoso valzer di Johann Strauss Jr. è stato eseguito per la prima volta nello spazio sabato. Per celebrare il 200° anniversario della nascita del compositore, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha trasmesso in diretta “Sul bel Danubio blu” dalla sua antenna di Sèvreros, in Spagna. Il concerto, organizzato dalla Vienna Symphony Orchestra, si è tenuto a Vienna. È stato trasmesso anche su schermi all’aperto nella capitale austriaca, al Bryant Park di New York e presso la stazione ESA in Spagna. “Il suono digitalizzato verrà trasmesso a un’antenna satellitare di 35 metri a Sevreros e poi inviato nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche“, ha

Europa: La Sovranità tecnologica a colpi di PowerPoint e regolamenti e carta delle caramelle

Oggi si parla tanto di sovranità tecnologica. L’Europa stessa che si è ingolfata a forza di regole e burocrazie e che di conseguenza viene derisa da mezzo mondo per volersi arrampicare sul tavolo dei grandi appoggiandosi sull’equivalente di elenchi telefonici pieni di direttive e regolamenti che cercano di parlare di tecnologia. Ovviamente cercano, perché oltre al telefax chi ha scritto quella roba non c’è mai andato e al massimo s’è visto un tutorial o s’è letto un 4dummies. Ti stanno vendendo la carta delle caramelle. Quando ti vogliono vendere la sovranità tecnologica europea, o peggio nazionale, ti stanno cercando di vendere la

USA: Guai ai paesi che usano i chip di Huawei! Ma sotto pressione della Cina cambiano idea

Solo poche settimane dopo che Stati Uniti e Cina hanno tentato di allentare le tensioni commerciali, i rapporti tra i due paesi si sono nuovamente inaspriti, questa volta a causa dei semiconduttori. Il Ministero del Commercio cinese ha minacciato di intraprendere azioni legali contro qualsiasi azienda o Paese che rispetti le restrizioni sulle esportazioni di chip AI di Huawei. Lo ha riportato Bloomberg . Il motivo sono le nuove direttive emanate dall’amministrazione Donald Trump il 13 maggio, che hanno ricordato che l’utilizzo dei chip AI Huawei Ascend “in qualsiasi parte del mondo” è considerato una violazione delle normative statunitensi sull’esportazione. Le linee guida giungono mentre gli

Le backdoor di stato stanno arrivando. Ma questa volta, con il timbro UE!

I tempi stanno cambiando. Un tempo la sorveglianza era silenziosa, nascosta tra le pieghe del codice e delle reti. Oggi, invece, si presenta a volto scoperto, con l’appoggio della politica e la benedizione di normative che la vogliono rendere legale, strutturata, persino necessaria. Dopo Echelon, il Datagate con Edward Snowden nel 2013 accese i riflettori sulle pratiche di sorveglianza di massa svolta dalla NSA e dell’FBI. Tale scandalo mostrava come le democrazie più avanzate non siano immuni dal desiderio di ascoltare tutto, sempre. Poi è arrivato Vault 7, la più grande fuga di documenti della CIA mai registrata. In questa fuga di

Verso il GDPR 2.0 a favore del settore tech e delle PMI, ma a quale costo?

La notizia è stata anticipata da politico.eu: a partire da maggio 2025, la Commissione von der Leyen revisionerà il GDPR introducendo semplificazioni. Certo, non sarebbe male pubblicare prima le CVE del Regolamento, ma quel che è stato anticipato riguarda per lo più una generale riduzione degli adempimenti nel settore tech e nelle PMI. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire la competitività, soprattutto nei confronti di Cina e Stati Uniti. Dopo il rapporto Draghi sul futuro della competitività europea, una rilettura degli adempimenti normativi in modo tale che non possano ostacolare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico sembrerebbe una strada quasi obbligata. Quasi, perché

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