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Tag: google gemini

Google Gemini migliora la verifica delle immagini generate con l’intelligenza artificiale

Google ha ampliato le funzionalità del suo servizio di intelligenza artificiale Gemini aggiungendo all’app e alla versione web uno strumento per verificare la presenza di segni di generazione automatica nelle immagini. Questa funzionalità sembra un passo logico: i contenuti visivi vengono sempre più spesso creati utilizzando modelli di intelligenza artificiale e la domanda di metodi per distinguere le immagini reali da quelle sintetiche è in crescita. Il nuovo rilevatore si basa sul sistema SynthID, ovvero marcatori digitali invisibili all’occhio umano, introdotto nel 2023. Sono incorporati nelle immagini create dai generatori di Google e persistono anche dopo un ridimensionamento o un’elaborazione parziale. Per

Google Gemini 3.0: novità e aggiornamenti per l’assistente AI più atteso dell’anno

Nel corso dell’ultima settimana, Google ha annunciato che l’assistente Gemini potrà da ora integrare nativamente i servizi YouTube e Google Maps senza la necessità di utilizzare comandi specifici come “@YouTube” o “@Google Maps”. Questa modifica segna un passo verso un’interazione più fluida e “naturale” con l’AI all’interno dell’ecosistema Google, riducendo la frizione tra l’utente e i diversi servizi. Per l’utente medio ciò significa che potrà chiedere “fammi vedere un video su…” o “portami a…” senza doversi preoccupare del prefisso corretto. Allo stesso tempo, emergono nuove indiscrezioni riguardo la prossima evoluzione del modello Gemini, etichettata come “Gemini 3.0“. Secondo un articolo recente, questa versione

Mentre Papa Francesco è Vivo e continua il suo ministero, la disinformazione Galoppa

Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, confondendo le fonti e fornendo dati non aggiornati. Il progetto, a cui hanno preso parte 22 redazioni di 18 nazioni, ha visto gli esperti sottoporre ChatGPT, Microsoft Copilot, Google Gemini e Perplexity a migliaia di query standardizzate, comparando le risposte ottenute con quelle pubblicate effettivamente. I risultati emersi sono stati piuttosto inquietanti: circa la metà delle risposte presentava errori significativi, mentre in otto casi su dieci sono state riscontrate piccole imprecisioni. Secondo il

Google corregge un bug critico in Gemini che permette di tracciare gli utenti

Gli sviluppatori di Google hanno corretto un bug che consentiva agli inviti dannosi di Google Calendar di prendere il controllo remoto degli agenti Gemini in esecuzione sul dispositivo della vittima e di rubare i dati dell’utente. Gemini è il Large Language Model (LLM) di Google integrato nelle app Android. I ricercatori di SafeBreach hanno scoperto che inviando alla vittima un invito con un prompt di Google Calendar incorporato (che poteva essere nascosto, ad esempio, nel titolo dell’evento), gli aggressori erano in grado di estrarre il contenuto dell’email e le informazioni del calendario, tracciare la posizione dell’utente, controllare i dispositivi della smart home

Vulnerabilità in Google Gemini: Attacchi di Phishing tramite messaggi nascosti all’interno delle Email

Gli esperti di sicurezza di 0din hanno individuato una falla critica in Google Gemini for Workspace, la quale permette ai malintenzionati di inserire direttive malevole all’interno delle email. L’attacco sfrutta la funzionalità “Riepiloga questa email” dell’assistente AI per visualizzare avvisi di sicurezza inventati che sembrano provenire da Google stessa, portando potenzialmente al furto di credenziali e ad attacchi di ingegneria sociale . Gli aggressori incorporano istruzioni nei tag utilizzando stili CSS come il testo bianco su bianco o la dimensione del carattere zero per rendere il contenuto invisibile ai destinatari. A differenza dei tradizionali tentativi di phishing, questo attacco non richiede link,

DeepSeek R1-0528: il clone cinese segreto di Google Gemini?

La scorsa settimana, il laboratorio cinese DeepSeek ha presentato una nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale R1, denominato R1-0528. Il sistema aggiornato ha ottenuto risultati impressionanti nei test matematici e software, ma ha immediatamente suscitato un’ondata di diffidenza tra gli esperti. Il motivo è la somiglianza con i risultati tipici dell’intelligenza artificiale della linea Gemini di Google. Le fonti dei dati utilizzati per addestrare R1-0528 non sono state divulgate ufficialmente, ma alcuni indizi hanno portato i ricercatori a credere che il modello possa essere stato parzialmente addestrato sull’output di Gemini 2.5 Pro, secondo Sam Pack, uno sviluppatore che testa l’”intelligenza emotiva” dell’IA.

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