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Tag: infostealer

Pensavi fosse morto? Lumma torna in vita nonostante il Takedown dell’FBI e Europol

Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non rimuovi le radici, ricresceranno più forti di prima. I ricercatori di Check Point riferiscono che gli sviluppatori dell’infostealer Lumma stanno cercando di riprendere le operazioni e di condurre le loro attività dopo che le forze dell’ordine hanno segnalato il sequestro di migliaia di domini e di parte dell’infrastruttura del malware. Ricordiamo che a metà maggio 2025 le forze dell’ordine e gli specialisti della sicurezza informatica hanno confiscato circa 2.300 domini associati alle attività di Lumma. L’attacco coordinato all’infrastruttura del malware ha coinvolto Microsoft, Cloudflare, ESET, CleanDNS, Bitsight, Lumen, GMO Registry e lo studio legale internazionale Orrick.

Allarme infostealer: pubblicate email del Comune di Gorizia e aziende italiane

Nelle ultime ore, un noto canale Telegram pubblico collegato ai forum underground ha pubblicato una lista di email aziendali provenienti da Italia e Germania. Il messaggio, visibile in uno screenshot condiviso, mostra un estratto di dati riferiti a caselle di posta elettronica di imprese italiane e tedesche e persino indirizzi istituzionali riconducibili al Comune di Gorizia. Il Threat Actors afferma che si tratta di una lista in “condizioni fresche”, quindi presumibilmente frutto di compromissioni recenti. Il pagamento è solo in criptovalute, una prassi comune nei mercati cybercriminali per garantire l’anonimato delle transazioni. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti

L’Operazione Endgame continua: arrestati 16 hacker russi, distrutti 300 server e smantellato DanaBot

Nel corso della lunga operazione internazionale Endgame, le forze dell’ordine hanno smantellato la botnet DanaBot e hanno emesso mandati di arresto nei confronti di 16 cittadini russi. L’eliminazione di DanaBot faceva parte dell’operazione Endgame, iniziata l’anno scorso. Ricordiamo che all’operazione Endgame  presero parte in quel periodo rappresentanti della polizia di Germania, USA, Gran Bretagna, Francia, Danimarca e Paesi Bassi. Inoltre, esperti di Bitdefender, Cryptolaemus, Sekoia, Shadowserver, Team Cymru, Prodaft, Proofpoint, NFIR, Computest, Northwave, Fox-IT, HaveIBeenPwned, Spamhaus e DIVD hanno fornito informazioni operative alle autorità, condividendo con le forze dell’ordine dati sull’infrastruttura botnet e sul funzionamento interno di vari malware. Nel 2024, le autorità hanno segnalato

Hai seguito un bel tutorial su TikTok e non sei stato attento? Bravo, ti sei beccato un malware!

In un preoccupante segnale dell’evoluzione delle tattiche cybercriminali, i threat actor stanno ora sfruttando la popolarità di TikTok come canale per la distribuzione di malware avanzati progettati per il furto di informazioni. L’ultima campagna in circolazione si concentra sulla diffusione degli infostealer Vidar e StealC, inducendo gli utenti a eseguire comandi PowerShell dannosi con il pretesto di attivare software legittimi o sbloccare funzionalità premium in applicazioni come Windows OS, Microsoft Office, CapCut e Spotify. A differenza dei metodi tradizionali — come i siti web compromessi o le email di phishing — questo vettore d’attacco si basa esclusivamente su tecniche di ingegneria sociale

Lumma Stealer è tornato! Il malware che ruba tutto si evolve e diventa invisibile

Lumma Stealer è un noto malware specializzato nel furto di informazioni, attivo sin dalla metà del 2022. Negli ultimi mesi ha mostrato un’evoluzione significativa nelle sue modalità operative, adottando nuove tattiche, tecniche e procedure. Questa minaccia è sempre più presente nei report relativi agli incidenti di sicurezza informatica: solo nell’ultimo anno, sono state registrate migliaia di compromissioni attribuite al malware. Si ritiene che abbia origini nell’ambiente cybercriminale russo e venga attualmente distribuito come Malware-as-a-Service (MaaS). I suoi creatori offrono aggiornamenti frequenti e assistenza agli utenti tramite canali Telegram e una documentazione ospitata su Gitbook. L’obiettivo principale di Lumma Stealer è l’esfiltrazione di

StealC V2: anatomia di un malware moderno e modulare

Nel vasto arsenale del cybercrimine, una categoria di malware continua ad evolversi con una velocità e una precisione quasi industriale: gli information stealer. Questi strumenti, nati inizialmente per sottrarre dati di autenticazione dai browser, sono ormai diventati sofisticate piattaforme di raccolta dati, persistenti e scalabili. Tra questi, StealC rappresenta una delle implementazioni più dinamiche e pericolose degli ultimi anni. La versione 2 di StealC, apparsa sul radar a marzo 2025, ne segna un’evoluzione profonda, sia dal punto di vista strutturale che operativo. Questo articolo vuole essere una disamina tecnica completa, arricchita dall’analisi comportamentale visuale ottenuta tramite una sandbox dinamica, e rivolta a

Un Threat Actors rivendica un attacco al Festival di San Valentino: Database Trafugato?

Nel panorama della cybersecurity, le fughe di dati rappresentano una minaccia sempre più ricorrente, e il recente leak del database di “festivaldisanvalentino.com” ne è l’ennesima dimostrazione. Un utente di un noto forum underground ha infatti pubblicato un presunto archivio SQL contenente dati sottratti dal sito web, mettendo a rischio informazioni sensibili degli utenti. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è

Hai un account compromesso? 284 milioni di credenziali rubate aggiunte su HIBP!

L’aggregatore di fughe di dati Have I Been Pwned (HIBP) ha aggiunto al suo database più di 284 milioni di account rubati da infostealer e diffusi tramite Telegram. Il fondatore di HIBP, Troy Hunt, ha riferito di aver trovato 284.132.969 account compromessi analizzando 1,5 TB di registri di stealer, apparentemente raccolti da più fonti e pubblicati sul canale Telegram ALIEN TXTBASE. “Questi registri contengono 23 miliardi di righe e 493 milioni di coppie sito web/email univoche, che interessano 284 milioni di indirizzi email univoci”, ha scritto Hunt in un post sul blog. “Abbiamo anche aggiunto 244 milioni di password mai viste prima al database Pwned Passwords

Infostealer: Quando un clic sbagliato ti fa vendere la Sicurezza Nazionale USA per soli 10 dollari!

Miliardi di dollari, tecnologie avanzate e i più rigidi protocolli di sicurezza: niente di tutto questo ha protetto le strutture militari e le aziende di difesa americane dai più comuni reati informatici. Lo Studio Hudson Rock mostra che decine di dipendenti di importanti appaltatori della difesa, tra cui Lockheed Martin e Boeing così come il personale dell’esercito e della marina degli Stati Uniti, sono stati infettati dagli infostealer. Credenziali, sessioni VPN, e-mail e persino l’accesso a sistemi di approvvigionamento chiusi sono ora nelle mani dei criminali informatici. Basta un download accidentale di un file infetto sul tuo computer: un keygenerator di un gioco,

Dark Web e credenziali rubate: Miliardi gli account compromessi. Il furto di credenziali è fuori controllo!

L’attuale panorama della sicurezza informatica è dominato da una preoccupante escalation di compromissioni delle credenziali, una delle minacce più significative per individui e aziende. Gli attacchi recenti rivelano la vulnerabilità dei sistemi di autenticazione, evidenziando la necessità di adottare misure di sicurezza avanzate per proteggere dati sensibili e infrastrutture critiche. Una panoramica delle compromissioni recenti Secondo il report di Recorded Future, molteplici piattaforme online sono state coinvolte in episodi di compromissione delle credenziali, tra cui: Gli aggressori hanno sfruttato vulnerabilità nei sistemi di memorizzazione e gestione delle credenziali. Ad esempio, è stato riscontrato che piattaforme come panel.surveyeah.com e docsity.com contenevano cookie di

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