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Tag: mirai

La Botnet Mirai sfrutta un nuovo 0day e mette a rischio 17.000 dispositivi GeoVision

La Shadowserver Foundation ha scoperto una botnet che attacca utilizzando una vulnerabilità zero-day nei dispositivi GeoVision obsoleti per utilizzarli successivamente in attacchi DDoS e mining di criptovalute. Secondo i ricercatori, la botnet individuata utilizza una variante del malware Mirai, che di solito viene utilizzato per creare piattaforme DDoS o mining. Il problema è stato identificato e monitorato con il CVE-2024-11120 (punteggio CVSS 9,8), scoperto da The Shadowserver Foundation. Il bug critico riguarda l’iniezione di comandi, che consente agli aggressori non autenticati di eseguire comandi arbitrari su un dispositivo vulnerabile. Allo stesso tempo, il CERT taiwanese conferma che gli hacker stanno già sfruttando attivamente il bug

Saldi nelle underground per le Botnet. Affitti a partire da 99 Dollari!

I criminali informatici utilizzano sempre più spesso le botnet, reti di dispositivi infetti che consentono loro di sferrare attacchi massicci come DDoS. Uno studio condotto dagli esperti di Kaspersky Digital Footprint Intelligence ha dimostrato che il costo per affittare o acquistare tali reti sul mercato nero parte da 99 dollari, rendendole accessibili a un’ampia gamma di aggressori. Le botnet sono formate da dispositivi infettati da malware e consentono attacchi automatizzati su larga scala. Ad esempio, la botnet Mirai scansiona Internet alla ricerca di dispositivi IoT vulnerabili che utilizzano password standard, li cattura e li include nella sua rete. Nella prima metà del 2024, gli

Zergeca: La Botnet Che Minaccia Linux e Altri Sistemi Operativi con Attacchi DDoS e Funzionalità Avanzate

I ricercatori del team di sicurezza XLab hanno recentemente scoperto una nuova botnet nel cyberspazio, Zergeca, che si distingue per le sue capacità avanzate e rappresenta una seria minaccia per milioni di dispositivi digitali. Zergeca è in grado non solo di sferrare attacchi DDoS, ma anche di svolgere molte altre funzioni dannose. Il 20 maggio 2024, XLab ha rilevato un file ELF sospetto nella directory “/usr/bin/geomi” sulla piattaforma Linux di uno dei suoi clienti. Questo file, compresso utilizzando un UPX modificato, è rimasto a lungo inosservato dai programmi antivirus. Dopo l’analisi i ricercatori hanno scoperto che si tratta di una botnet implementata a Golang. E dato che la sua infrastruttura C2 utilizzava la

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