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Tag: OpenSSH

ProxyCommand: la piccola stringa che apre una porta per gli exploit

Nella giornata di ieri è stata pubblicata CVE-2025-61984 una falla in OpenSSH, che permette potenzialmente l’esecuzione di comandi sul client quando ProxyCommand viene usato con nomi utente contenenti caratteri di controllo (per esempio newline). Alcuni flussi di input in OpenSSH non eliminavano correttamente caratteri di controllo inseriti nei nomi utente. Un attaccante può sfruttare questo comportamento costruendo un nome utente contenente, ad esempio, un newline seguito da una stringa che dovrebbe essere interpretata come comando. Quando quel nome utente viene inserito nella stringa invocata dal ProxyCommand, alcune shell non si fermano all’errore di sintassi introdotto dal newline e continuano l’esecuzione: la riga

Allarme RCE su OpenSSH 9.6: Exploit Venduto sul Dark Web, Sistemi a Rischio!

Un nuovo exploit per OpenSSH 9.6 è disponibile in vendita sul rinomato forum underground “BreachForums”. L’exploit in questione permette l’esecuzione remota di codice (RCE) sulla versione 9.6 di OpenSSH. OpenSSH è un componente critico utilizzato per la gestione remota sicura dei server, questo tipo di exploit è estremamente pericoloso perché consente a un attaccante di eseguire codice arbitrario su un sistema remoto senza autorizzazione. Modalità di vendita Un venditore identificato con l’alias “303” ha pubblicato un annuncio sul dark web, dichiarando di avere a disposizione un exploit RCE per OpenSSH 9.6. Secondo l’annuncio, l’exploit permette l’esecuzione di codice arbitrario su un sistema

OpenSSH: Una RCE eseguita come Root mette a rischio 14 milioni di istanze su Linux

Una recente vulnerabilità critica in OpenSSH, identificata come CVE-2024-6387, potrebbe permettere l’esecuzione di codice remoto non autenticato con privilegi root su sistemi Linux basati su glibc. Questa falla risiede nel componente server di OpenSSH (sshd) ed è dovuta a una race condition nel gestore dei segnali. La vulnerabilità è stata introdotta nuovamente in ottobre 2020 nella versione 8.5p1 di OpenSSH, risolvendo in parte un problema risalente a 18 anni fa (CVE-2006-5051). Dettagli della Vulnerabilità La vulnerabilità riguarda le versioni di OpenSSH tra 8.5p1 e 9.7p1. Essa consente agli attaccanti di eseguire codice arbitrario con privilegi elevati, compromettendo completamente il sistema. Questo problema

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