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Tag: stati uniti d’america

WhatsApp bandito dal Congresso USA: troppo rischioso per la cybersecurity

A causa di potenziali problemi di sicurezza, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha vietato l’installazione e l’uso di WhatsApp su tutti i dispositivi appartenenti al personale del Congresso. Il divieto si applica ai telefoni cellulari, ai computer portatili, ai computer desktop e a tutti i browser web utilizzati sui dispositivi governativi. Tuttavia, i membri del Congresso possono continuare a usare WhatsApp sui propri dispositivi personali, che, in base alle norme vigenti, non possono essere utilizzati per riunioni informative riservate e strutture protette. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti è la camera bassa del Congresso degli Stati Uniti, composta da

Connessi e vulnerabili: come mettere in sicurezza OT e ICS nel 2025

In una realtà interconnessa come quella odierna, la sicurezza informatica non riguarda solo la protezione delle informazioni. Oggi la maggior parte dei devices e degli strumenti fisici viene in qualche modo connessa in rete. Che sia per il suo funzionamento strutturale o per attività di manutenzione o monitoraggio da remoto, tutti gli strumenti sono ormai connessi e interdipendenti. Questa realtà, se da un lato ne ha aumentato la produttività e l’efficienza, anche e soprattutto in ambito industriale, dall’altro ha ampliato le minacce su cui intervenire per attenuarne la probabilità di accadimento e l’impatto. Tanti sono i framework e i lavori già noti

Zuckerberg elimina le regole: esplosione di odio e molestie su Meta. Il Sondaggio

Da gennaio 2025, i social network Meta sono diventati meno sicuri: questa è la conclusione a cui sono giunti gli autori di un sondaggio su larga scala che ha coinvolto 7.000 utenti di Facebook, Instagram e Threads. Lo studio è stato condotto tra i rappresentanti dei cosiddetti “gruppi protetti”, ovvero persone discriminate per razza, etnia, disabilità, religione, casta, orientamento sessuale, genere, identità di genere o gravi malattie. L’età media degli intervistati è di 50 anni. Il sondaggio, condotto da tre organizzazioni indipendenti: UltraViolet, All Out e GLAAD, ha chiesto agli utenti se si sentissero al sicuro da contenuti dannosi sulle piattaforme Meta a seguito delle

CVE a rischio estinzione: il sistema che protegge il mondo cyber sta per crollare. Nel mentre l’Europa?

Due membri democratici del Congresso hanno chiesto una revisione completa del programma chiave Common Vulnerabilities and Exposures (CVE) del Government Accountability Office (GAO), citando l’interruzione dei finanziamenti federali e le potenziali minacce all’intero ecosistema di sicurezza informatica che sostiene il sistema. I deputati Bennie Thompson e Zoe Lofgren hanno inviato una lettera al revisore generale Eugene Dodaro esprimendo preoccupazione per il fatto che il taglio dei finanziamenti potrebbe paralizzare il flusso di informazioni fondamentali sulle minacce informatiche, da cui dipendono sia il settore privato sia le agenzie governative. CVE tra tagli, CISA e fondi per 11 mesi Il finanziamento per il programma CVE è terminato nell’aprile

Indipendenza Digitale: La Danimarca vuole dire addio a Microsoft: è l’inizio della rivoluzione digitale europea?

Il governo danese ha annunciato che eliminerà gradualmente i prodotti Microsoft Office a favore di LibreOffice. La Ministra per la Digitalizzazione Caroline Stage ha spiegato che la ragione principale di questa decisione è il desiderio di sovranità digitale, e non solo la scelta a favore dell’open source. In Europa, questo termine sta acquisendo importanza e riflette la volontà dei paesi dell’UE di controllare le proprie infrastrutture e i propri dati digitali. Sicurezza, politica, economia e interesse pubblico sono tra i fattori che hanno influenzato il percorso verso l’indipendenza digitale. I leader europei si chiedono chi controlli i dati dei cittadini, chi stabilisca le regole di

Si è spento John Young. Fondatore di Cryptome e pioniere della Trasparenza Digitale

John Young, architetto newyorkese e attivista per la libertà d’informazione, è morto all’età di 87 anni. È stato il fondatore di Cryptome, una piattaforma che ha anticipato i tempi in materia di divulgazione di documenti governativi riservati, molto prima che emergessero WikiLeaks o il caso Snowden. Dal 1996, Cryptome ha pubblicato migliaia di documenti, spesso imbarazzanti per governi e agenzie di intelligence, riguardanti sorveglianza, sicurezza nazionale e diritti civili. Nato nel 1937, Young ha lavorato come architetto nella città di New York, ma ha trovato la sua vocazione nel combattere l’opacità governativa. Con una posizione netta contro il segreto di Stato, ha

Criptovalute e AI nel mirino degli Stati Uniti: La nuova task force anti-frode è operativa

La commissione per i titoli e gli scambi degli Stati Uniti (SEC) ha annunciato la creazione una nuova unità: la Cyber ​​and Emerging Technologies Unit (CETU). La nuova entità, guidata da Laura D’Allaird, sostituirà l’attuale unità dedicata alle criptovalute e alla sicurezza informatica e si concentrerà sulla lotta alle frodi nel settore delle risorse digitali e sulla protezione degli investitori al dettaglio. La CETU comprenderà circa 30 specialisti in frodi e avvocati provenienti da tutta la SEC. Secondo una dichiarazione del presidente ad interim Mark T. Uyeda, l’agenzia collaborerà con il Cryptocurrency Working Group, presieduto dal commissario Hester Peirce. L’obiettivo principale del CETU è

Dall’altra parte della Politica: L’Influenza della Cina sulle Abitudini Digitali degli Americani

Daneel Kutsenko, studente del terzo anno di liceo in una periferia del Maryland, non aveva mai dedicato particolare attenzione alla Cina. Tuttavia, il mese scorso, con il governo degli Stati Uniti pronto a vietare TikTok per motivi di sicurezza nazionale, ha deciso di scaricare RedNote, un’altra app cinese per la condivisione di video. Per Kutsenko, questa esperienza ha aperto una nuova prospettiva sulla Cina. Guardando i contenuti su Xiaohongshu, un social cinese simile a Instagram, ha scoperto uno spaccato di vita cinese che gli è sembrato vibrante e spensierato. L’approccio di Kutsenko riflette un fenomeno più ampio. Nonostante le crescenti restrizioni e

Gli USA esagerano sugli attacchi cinesi, alimentando tensioni

Negli Stati Uniti è emersa una nuova ondata di “teoria della minaccia cinese”, che ha enfatizzato gli attacchi informatici su larga scala contro le aziende di telecomunicazioni e le infrastrutture americane. Gli Stati Uniti hanno ripetutamente ripetuto queste accuse, diffondendo false accuse e percezioni errate sulla Cina, allo scopo di servire i propri interessi politici, riporta il China Daily. Di seguito la traduzione dell’articolo “Gli Stati Uniti esagerano la minaccia degli attacchi informatici cinesi e questo non farà che aumentare le tensioni”. Uno Storytelling creato ad arte contro la Cina Il 3 gennaio, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha rilasciato

USA e Sorveglianza Globale : Alla Scoperta Della Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act

La privacy negli Stati Uniti è un tema di dibattito costante, soprattutto nell’era digitale. La Corte Suprema ha avuto un ruolo centrale nell’interpretazione del Quarto Emendamento, che protegge i cittadini da perquisizioni e sequestri irragionevoli. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia, la sorveglianza di massa si è evoluta, sollevando interrogativi sul bilanciamento tra sicurezza nazionale e diritti individuali. In questo contesto, il Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) e, in particolare, la sua Sezione 702, introdotta con il FISA Amendments Act del 2008, sono strumenti legislativi controversi che influenzano la privacy negli USA e nelle sue zone di influenza. Ma cosa vuol dire tutto

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