Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
UtiliaCS 970x120
UtiliaCS 320x100
Un nuovo Exploit Poc consente Privilege Excalation su Linux utilizzando il demone udisksd

Un nuovo Exploit Poc consente Privilege Excalation su Linux utilizzando il demone udisksd

Redazione RHC : 7 Luglio 2025 11:40

E’ stato sviluppato un proof-of-concept (PoC) di un exploit per una falla critica che consente l’escalation dei privilegi locali, interessando varie distribuzioni Linux principali, come Fedora e SUSE. La vulnerabilità, monitorata con il codice CVE-2025-6019, consente agli utenti non privilegiati di ottenere l’accesso root sfruttando il demone udisksd e la sua libreria backend libblockdev, creando significativi rischi per la sicurezza dei sistemi multiutente e degli ambienti condivisi.

La vulnerabilità sfrutta una vulnerabilità fondamentale nel modo in cui il demone udisksd elabora le richieste di comunicazione D-Bus dagli utenti del gruppo allow_active. Quando i sistemi correttamente configurati ricevono operazioni relative al disco tramite chiamate D-Bus, il demone presuppone erroneamente che la sola appartenenza al gruppo fornisca un’autorizzazione sufficiente per operazioni sensibili.

Ricordiamo che il demone udisksd è un componente di sistema su Linux responsabile della gestione dei dispositivi di archiviazione (dischi rigidi, SSD, chiavette USB, CD/DVD, ecc.). Questo PoC consente agli aggressori di aggirare i controlli di sicurezza previsti ed eseguire operazioni privilegiate con permessi di root.


Byte The Silence

Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il vettore di attacco si concentra sulla gestione impropria dell’autorità dell’utente durante le comunicazioni interprocesso tramite D-Bus. I ricercatori di sicurezza hanno scoperto che il demone udisksd non riesce a convalidare adeguatamente il contesto dell’utente che effettua l’invocazione, affidandosi invece esclusivamente a controlli dei privilegi basati sul gruppo.

Secondo l’analisi di SecureLayer7, questo difetto di progettazione crea un percorso sfruttabile in cui le chiamate D-Bus possono essere manipolate per innescare operazioni privilegiate non autorizzate. L’analisi statica del codice sorgente di udisks2 e libblockdev ha rivelato diversi pattern preoccupanti nel percorso di escalation dei privilegi. Il flusso di esecuzione vulnerabile segue il seguente schema: udisks_daemon_handle_mount → polkit_check → blkdev_mount.

Immagine dell’esecuzione dell’exploit dal blog di securelayer7.net

Questa sequenza consente agli utenti non privilegiati di far sì che udisksd esegua operazioni di montaggio con permessi di root, aggirando di fatto il modello di sicurezza previsto. Il processo di exploit richiede una sofisticazione tecnica minima, il che lo rende particolarmente pericoloso. Gli aggressori necessitano solo dell’appartenenza al gruppo allow_active e della capacità di eseguire comandi udisksctl.

La prova di concetto dimostra che un semplice comando come udisksctl mount -b /dev/loop0 può causare operazioni di montaggio controllate da root da parte di utenti non root, portando potenzialmente alla compromissione dell’intero sistema. La vulnerabilità interessa un’ampia gamma di distribuzioni Linux che implementano udisks2 e libblockdev nei loro ambienti desktop. I sistemi Fedora e SUSE sono particolarmente vulnerabili a causa delle loro configurazioni predefinite, che spesso includono utenti nel gruppo allow_active per le funzionalità desktop.

Il problema della sicurezza è particolarmente preoccupante per gli ambienti di elaborazione condivisi, i sistemi multiutente e qualsiasi distribuzione in cui la separazione dei privilegi è fondamentale. I responsabili della distribuzione hanno risposto con aggiornamenti di sicurezza che risolvono la vulnerabilità principale attraverso diversi meccanismi. La correzione principale prevede una verifica basata sull’UID più rigorosa, anziché basarsi esclusivamente sull’appartenenza al gruppo. Il codice aggiornato ora richiede sia l’appartenenza al gruppo che un contesto UID appropriato prima di consentire operazioni privilegiate.

Gli amministratori di sistema dovrebbero aggiornare immediatamente i pacchetti udisks2 e libblockdev alle versioni corrette. Le organizzazioni dovrebbero inoltre verificare le autorizzazioni basate sui gruppi e implementare regole polkit più rigorose per prevenire vulnerabilità simili.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Mentre Papa Francesco è Vivo e continua il suo ministero, la disinformazione Galoppa
Di Redazione RHC - 26/10/2025

Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, ...

Immagine del sito
BreachForums rinasce ancora dopo l’ennesima chiusura dell’FBI
Di Redazione RHC - 26/10/2025

Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta esser...

Immagine del sito
Blackout internet di 3 giorni a Caponago: una volpe ha morso e distrutto la fibra ottica
Di Redazione RHC - 25/10/2025

Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggia...

Immagine del sito
RCE critica in Microsoft WSUS sfruttata attivamente. CISA avverte: rischio imminente
Di Redazione RHC - 25/10/2025

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice ...

Immagine del sito
Niente carne, niente ossa, solo codice! Il primo presentatore AI arriva da Channel 4
Di Redazione RHC - 24/10/2025

Lunedì 20 ottobre, Channel 4 ha trasmesso un documentario completo condotto da un presentatore televisivo creativo integralmente dall’intelligenza artificiale. “Non sono reale. Per la prima volta...