Redazione RHC : 19 Maggio 2022 13:42
Non c’è mai fine al male, soprattutto quando si parla di social network abbinati a minorenni e a comportamenti sessuali.
Ne parlammo diverso tempo fa, quando la IWF (Internet Watch Foundation), un’organizzazione senza scopo di lucro con sede in Inghilterra la cui missione è “eliminare le immagini di abusi sessuali sui minori online”, pubblicò una analisi sui “predatori online” e sulla tipologia di abuso sessuale prevalente.
L’ambito della relazione ha riguardato l’intero 2020 e riportò che le ragazze tra 11 e 13 anni sono a rischio dei predatori online e proprio intorno a quel periodo che accaddero i fatti che sono venuti alla luce oggi.
![]() Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
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In un articolo de “La Repubblica” uscito oggi, viene riportato che un ragazzo di 22 anni, ha adescato una bambina di 10 anni su TikTok chiedendogli il suo numero di telefono.
Una volta che la bambina gli ha fornito il suo numero, ha proceduto a contattarla su WhatsApp chiedendole delle foto a contenuto erotico.
Premesso che occorrerebbe comprendere cosa la bambina abbia capito, la piccola non l’ha fatto e non ha inviato nulla al 22enne.
Ma il ragazzo dai bollenti e “pedofili” spiriti ha inviato alla bambina dei contenuti in cui veniva ritratto nudo e senza veli in atteggiamenti hard.
La cosa è continuata per 6 giorni, ma poi la mamma della bambina è intervenuta denunciando il fatto alle autorità. I fatti sono accaduti tra fine giugno ed inizio luglio del 2020.
Risulta quindi fondamentale per tutti i genitori che offrono smartphone e tablet ai loro figli, predisporre tali device di un software di “parental control” oltre a monitorare costantemente le loro chat e le loro attività online.
Occorre far capire loro, senza entrarci in conflitto, che non si tratta di “sfiducia” nei loro confronti, ma si tratta di protezione contro i malintenzionati e che come un cattivo si può incontrare per strada, un cattivo è possibile incontrarlo anche su internet.
Prestiamo quindi sempre massima attenzione.
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