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Un Terabit al Secondo: Streaming, Sport e Innovazione Spingono l’Italia al Top

Redazione RHC : 16 Gennaio 2025 14:14

Non sono solo gli appassionati di calcio ad aver vissuto un’emozionante serata di sport in occasione del recupero della 19a giornata di Serie A che ha visto l’Inter affrontare il Bologna in un’avvincente sfida trasmessa in esclusiva su DAZN.

Namex, l’hub Internet di Roma e principale IXP dell’Italia centrale e meridionale ha infatti registrato per la prima volta il traguardo di traffico Internet pari a 1 terabit al secondo, considerato una milestone per tutti i punti di interscambio nel Mondo.

Per comprendere appieno la portata di questo dato, va sottolineato come oggi esistano circa 900 IXP mondiali e solo meno del 10% superino il Terabit/s.

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In quasi trent’anni di interconnessione a Roma, il traffico di NAMEX è passato da 1 Gigabit al secondo nel Settembre 2004 ai 100 Gigabit del 2020 ai 1000 Gigabit (1 Terabit) del 2024. Il traffico è cresciuto di 1000 volte in 20 anni e di 10 volte negli ultimi 4 anni e l’IXP NAMEX ROMA è passato da 4 a 255 reti interconnesse in questi 30 anni.

Questo dato conferma come NAMEX abbia contribuito alla crescita digitale del centro-sud Italia convincendo i grandi content internazionali a credere in una presenza nella capitale, oltre a quella più ovvia a Milano. Questo ha permesso all’Italia di crescere e avere una rete più efficiente, accessibile e scalabile e per alcuni versi più economica. Negli ultimi dieci anni, il divario di traffico tra Roma e Milano s Roma e Milano, in termini di traffico, si è ridotto drasticamente. Si è passati da una quota dell’8% a circa il 40%. Nel 2016 per Roma transitavano 30 Gbps rispetto agli 390 Gbps di Milano; oggi, il rapporto è 1Terabit di Roma contro 2,5 Terabit di Milano” commenta Maurizio Goretti, Direttore Generale di Namex. “La capitale mostra dunque un progresso straordinario nel colmare la distanza con il centro Nord del Paese dal punto di vista dell’interconnessione digitale e questo facilita e giustifica gli investimenti miliardari in nuovi data center e in cavi sottomarini che approdino sulla costa laziale.”

Questo traffico è cambiato negli anni, di pari passo con i cambiamenti sociali: da una rete quasi primordiale, che scambiava email e accedeva al web 1.0, si è passati attraverso una pandemia che ha rappresentato un punto di svolta per il traffico Internet, specialmente negli IXP. Con l’introduzione delle misure di confinamento e la diffusione del lavoro da remoto, dell’e-learning e del distanziamento sociale, si è registrato un aumento senza precedenti della domanda di servizi online. Gli IXP hanno registrato picchi di traffico eccezionali, con incrementi che in alcune regioni sono arrivati al 40-60% in più rispetto ai periodi pre-pandemia. In questo periodo, l’infrastruttura delle reti e degli IXP ha dimostrato di essere resiliente, ma la crescita del traffico ha costretto molti di loro a espandere rapidamente la capacità.

Con l’avvento di servizi di streaming come Netflix, YouTube e Amazon Prime Video, il traffico Internet negli IXP ha subito un cambiamento radicale. Le CDN e i content provider sono diventati dominanti, poiché video in alta definizione hanno iniziato a costituire la maggior parte del traffico.

Negli ultimi anni, servizi di live streaming come DAZN o Amazon Prime, che trasmettono eventi sportivi in diretta, inclusi campionati di calcio come la UEFA Champions League, hanno aggiunto una nuova dimensione alla gestione del traffico negli IXP. Gli eventi sportivi dal vivo richiedono la disponibilità di una grande quantità di banda in tempo reale, e il traffico generato è estremamente concentrato in brevi finestre di tempo, come confermato dal dato registrato proprio ieri sera.

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