Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Vulnerabilità nei siti web di Intel: 270.000 dipendenti a rischio

Redazione RHC : 26 Agosto 2025 22:14

Un attacco alle risorse interne di Intel ha dimostrato che le vulnerabilità possono essere trovate non solo nei processori, ma anche nei siti web aziendali. Un ricercatore di sicurezza ha scoperto quattro diversi modi per ottenere dati su oltre 270.000 dipendenti Intel: dai database delle risorse umane e dai contatti alle informazioni sui fornitori e sui processi di produzione.

Tutte le vulnerabilità individuate sono già state risolte, ma il fatto stesso che sono state rilevate dimostra quanto possa essere fragile l’infrastruttura interna anche dei più grandi attori del mercato.

Il primo problema è stato riscontrato nel servizio per ordinare i biglietti da visita per i dipendenti di Intel India. Il sito era basato su Angular e utilizzava la Microsoft Authentication Library. L’autore è riuscito a bypassare l’autorizzazione aziendale modificando la funzione getAllAccounts, che restituiva un array vuoto in assenza di login. Dopo la sostituzione, i dati venivano caricati senza un account e le richieste API non richiedevano una vera autenticazione. Di conseguenza, una chiamata poteva scaricare quasi un gigabyte di file JSON con informazioni personali sui dipendenti di tutto il mondo, dal nome e dalla posizione al telefono aziendale e all’email.


Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Il secondo punto debole era il portale di Gestione Gerarchica, utilizzato per strutturare i gruppi di prodotti e i responsabili dei reparti. Il codice conteneva credenziali hardcoded, con crittografia AES di base, facilmente aggirabile: la chiave stessa era presente sul lato client. Inoltre, sono stati trovati accessi diretti Basic Auth per i servizi amministrativi. Dopo aver sostituito la variabile isAuthenticated e simulato i ruoli nelle risposte di Microsoft Graph, il sito si è aperto con diritti di amministratore completi, consentendo di visualizzare le richieste di servizio e le informazioni sui prodotti, comprese quelle non ancora presentate pubblicamente.

    Il terzo sito, Product Onboarding, correlato al processo di aggiunta di nuovi prodotti al sistema Intel ARK, conteneva dettagli ancora più sensibili. Il suo codice conteneva diversi set di login e token contemporaneamente: da un’API per la collaborazione con il personale all’accesso a GitHub, dove erano archiviati i repository interni. Formalmente, alcune delle funzioni erano protette da VPN , ma bypassando il login e imitando i ruoli necessari, il ricercatore ha ottenuto un set completo di funzionalità amministrative.

    Il quarto punto di accesso è SEIMS, un portale per lo scambio di documentazione ambientale e tecnica con i fornitori. In questo caso, la vulnerabilità risiedeva in un errore di verifica del token di base. Il sito accettava la stringa “Non autorizzato” (con un errore di ortografia) come token Bearer valido e consentiva di impersonare qualsiasi dipendente. Sostituendo l’ID utente con un ID utente arbitrario, era possibile aggirare l’autorizzazione, aprire report su prodotti e contratti con i partner e accedere a materiale riservato.

    Un rapporto su tutte le vulnerabilità rilevate è stato presentato a Intel nell’autunno del 2024. L’azienda non ha pagato una ricompensa per tali scoperte, poiché la sua infrastruttura web è stata a lungo considerata al di fuori dell’area del programma bug bounty. L’unica risposta è stata una notifica automatica di ricezione delle lettere, ma le correzioni sono state implementate entro 90 giorni. Nell’agosto del 2025, lo specialista ha pubblicato un rapporto dettagliato, sottolineando che Intel aveva comunque esteso la politica di bug bounty per includere servizi e siti web.

    Il caso è indicativo: le vulnerabilità a livello hardware portano fama e centinaia di migliaia di dollari, ma i portali web aziendali con accesso diretto a enormi quantità di dati non possono essere meno preziosi per gli aggressori.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Buon compleanno Windows 95: 30 anni per un sistema che ha cambiato i PC per sempre!
    Di Redazione RHC - 26/08/2025

    Il 24 agosto 2025 ha segnato i 30 anni dal lancio di Windows 95, il primo sistema operativo consumer a 32 bit di Microsoft destinato al mercato di massa, che ha rivoluzionato in modo significativo il ...

    STAGERSHELL: quando il malware non lascia tracce. L’analisi di Malware Forge
    Di Sandro Sana - 26/08/2025

    All’inizio del 2025 un’organizzazione italiana si è trovata vittima di un’intrusione subdola. Nessun exploit clamoroso, nessun attacco da manuale. A spalancare la porta agli ...

    Nessun Miracolo! L’Università Pontificia Salesiana cade vittima del ransomware
    Di Redazione RHC - 26/08/2025

    Nella notte del 19 agosto l’infrastruttura informatica dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) è stata vittima di un grave attacco informatico che ha reso temporaneamente in...

    Stai pianificando il passaggio da Windows a Linux? Allora passa, APT36 è già lì ad aspettarti!
    Di Redazione RHC - 25/08/2025

    APT36, noto anche come Transparent Tribe, ha intensificato una nuova campagna di spionaggio contro organizzazioni governative e di difesa in India. Il gruppo, legato al Pakistan, è attivo almeno ...

    Malware Forge: Nasce il laboratorio di Malware Analysis di Red Hot Cyber
    Di Redazione RHC - 25/08/2025

    Nasce una nuova stella all’interno dell’ecosistema di Red Hot Cyber, un progetto pianificato da tempo che oggi vede finalmente la sua realizzazione. Si tratta di un laboratorio allȁ...