Gli specialisti di GitHub parlano delle due vulnerabilità di NPM.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Banner Ancharia Desktop 1 1
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
Gli specialisti di GitHub parlano delle due vulnerabilità di NPM.

Gli specialisti di GitHub parlano delle due vulnerabilità di NPM.

18 Novembre 2021 07:27

La società madre di npm (Node Package Manager), GitHub, ha segnalato due gravi vulnerabilità identificate nel gestore di pacchetti JavaScript nell’ottobre-novembre di quest’anno.

Il primo è il più grave dei bug, che i ricercatori della sicurezza informatica hanno segnalato agli sviluppatori tramite il programma di bug bounty di GitHub all’inizio di novembre. Tale bug consente a un utente malintenzionato di pubblicare una nuova versione di qualsiasi pacchetto npm utilizzando un account senza la corretta autorizzazione.

La vulnerabilità derivava dall’incoerenza nell’autorizzazione e nei controlli dei dati tra diversi microservizi che elaborano le richieste in npm.

“In questa architettura, il servizio di autorizzazione verifica correttamente l’autorizzazione dell’utente per i pacchetti in base ai dati passati nei percorsi url della richiesta”.

Ha spiegato Mike Hanley, Chief Security Officer di GitHub.

“Ma esiste una incoerenza nel servizio di pubblicazione che dà la possibilità a un pacchetto non autorizzato di pubblicare nuove versioni di software. Abbiamo affrontato questo problema garantendo la coerenza tra i servizi di pubblicazione e autorizzazione per consentire che lo stesso pacchetto venga utilizzato sia per l’autorizzazione che per la pubblicazione”.

Gli sviluppatori scrivono che non ci sono prove di sfruttamento di questo bug al momento.

Ma allo stesso tempo, gli esperti ammettono che non è possibile escludere categoricamente lo sfruttamento attivo per gli scarsi dati di telemetria a disposizione.

La seconda vulnerabilità era relativa alla fuga dei nomi dei pacchetti npm privati ​​(ma non del loro contenuto), avvenuta attraverso il server di replica npmjs.com, da cui i servizi di terze parti ricevono i dati.

La perdita ha interessato le librerie npm private create prima del 20 ottobre.

“Durante la manutenzione del database che mantiene la replica pubblica di npm su replicate.npmjs.com, sono stati creati record che potrebbero rivelare i nomi dei pacchetti privati”

spiega Hanley.

“Per un breve periodo, questo ha permesso ai consumatori di replicate.npmjs.com di apprendere i nomi dei pacchetti privati ​​dai post pubblicati nel feed pubblico delle modifiche. Nessun’altra informazione, compreso il contenuto di questi pacchetti privati, era di fatto disponibile.”

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Sbarca sul Dark Web DIG AI! Senza Account, Senza costi e … senza nessuna censura
Redazione RHC - 21/12/2025

Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Immagine del sito
Il cloud USA può diventare un’arma geopolitica? Airbus inizia a “cambiare rotta”
Redazione RHC - 21/12/2025

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Immagine del sito
Kimwolf, la botnet che ha trasformato smart TV e decoder in un’arma globale
Redazione RHC - 20/12/2025

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Immagine del sito
35 anni fa nasceva il World Wide Web: il primo sito web della storia
Redazione RHC - 20/12/2025

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Immagine del sito
ATM sotto tiro! 54 arresti in una gang che svuotava i bancomat con i malware
Redazione RHC - 20/12/2025

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…