Redazione RHC : 17 Dicembre 2021 07:05
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti riferisce che il cittadino russo di 41 anni Oleg Koshkin è stato condannato a due anni di carcere per aver “nascosto” malware dai software antivirus.
Koshkin è stato arrestato in California nel 2019 ed è stato in custodia da allora. Nell’estate di quest’anno, è stato riconosciuto colpevole di aver creato malware, che è stato utilizzato dalla botnet Kelihos per nascondere i payload ed eludere il rilevamento degli antivirus.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Secondo l’indagine, Koshkin gestiva i siti Web come Crypt4U.com, Crypt4U.net, fud.bz, fud.re, che promettevano di elaborare qualsiasi malware (botnet, Trojan di accesso remoto, keylogger, info-stealer, miner) in modo che quasi nessun software antivirus potesse rilevarlo.
Gli investigatori hanno precedentemente notato che Koshkin forniva un “servizio importante” che consentiva ad altri criminali informatici di infettare migliaia di computer in tutto il mondo.
È stato sottolineato che il cryptor di Koshkin era “uno strumento essenziale per alcuni dei criminali informatici più distruttivi del mondo, inclusi gli operatori di ransomware”.
Koshkin è stato arrestato poco dopo l’arresto di Pyotr Levashov, l’operatore della rete bot Kelihos, che viveva in Estonia.
Levashov è stato arrestato a Barcellona e poi estradato negli Stati Uniti, dove si è dichiarato colpevole. Levashov è stato recentemente condannato a 33 mesi di carcere e tre anni sotto sorveglianza dopo il suo rilascio. Da quando Levashov è stato arrestato in Spagna nel 2017 ed è stato in custodia da allora, ha già scontato la sua pena.
Le forze dell’ordine scrivono che Levashov ha utilizzato cryptor dal 2014 al 2017 (fino al suo arresto) e ha pagato a Koshkin circa 3.000 dollari al mese per i suoi servizi. Si sottolinea che solo negli ultimi quattro mesi Kelihos è riuscito a infettare circa 200.000 computer in tutto il mondo.
Gli autori della minaccia collegati all’operazione ransomware Play hanno sfruttato una vulnerabilità zero-day in Microsoft Windows prima della sua correzione, avvenuta l’8 aprile 20...
È stata individuata una campagna di phishing mirata agli utenti SPID dal gruppo del CERT-AgID, che sfrutta indebitamente il nome e il logo della stessa AgID, insieme al dominio recentemente regis...
Nel mondo del cybercrime organizzato, Darcula rappresenta un salto di paradigma. Non stiamo parlando di un semplice kit di phishing o di una botnet mal gestita. Darcula è una piattaforma vera e p...
Cloudflare afferma di aver prevenuto un numero record di attacchi DDoS da record nel 2024. Il numero di incidenti è aumentato del 358% rispetto all’anno precedente e del 198% ris...
Il gigante delle telecomunicazioni sudcoreano SK Telecom ha sospeso le sottoscrizioni di nuovi abbonati in tutto il paese, concentrandosi sulla sostituzione delle schede SIM di 25 milioni di...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006