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Giorno: Novembre 12, 2021

Polyanin e Vasinskyi sono i criminali informatici di REvil/Sodinokibi.

WASHINGTON, 9 novembre. /TASS/. Il Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti ha inserito nella lista dei ricercati il ​​cittadino russo Yevgeniy Polyanin con l’accusa di crimini informatici, secondo una dichiarazione sul sito web dell’FBI. “Si ritiene che Polyanin si trovi in ​​Russia, forse a Barnaul, ed è uno dei tanti affiliati ransomware Sodinokibi/REvil” si legge nella dichiarazione. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato in precedenza che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro il cittadino russo Yevgeniy Polyanin e il cittadino ucraino Yaroslav Vasinskyi con l’accusa di coinvolgimento in crimini informatici contro società americane e manipolazioni illegali

Le hacker girl più famose di sempre: Kimberley Vanvaeck chiamata Gigabyte.

Gigabyte, è lo pseudonimo di Kimberley Vanvaeck, un’hacker belga nota per aver scritto moltissimi malware di fascia alta, oltre che per una lunga controversia con la società di sicurezza Sophos. Gigabyte, quando aveva appena 18 anni e frequentava l’ultimo anno di liceo, è esplosa sui titoli di molti giornali scrivendo il malware Sharpei, il primo che prendeva di mira il Framwork Microsoft . NET. L’infanzia Kimberly Vanvaeck è nata a Mechelen, in Belgio, nel 1984, una città a pochi chilometri a nord di Bruxelles. Iniziò a programmare giovanissima. A 6 anni già usava e programmava il suo “Commodore 64”, prestato da un

Segnali positivi dalle scuole: un tema di un piccolo delle scuole medie, lettore di RHC.

Autore: @Mememan Data Pubblicazione: 11/11/2021 Riceviamo e volentieri pubblichiamo, un tema che un nostro giovane lettore che si firma @Mememan, ha inviato in redazione. È un alunno di una scuola media di Roma e questo tema lo ha scritto dopo aver ricevuto le tre classiche tracce dal suo professore. Una delle tracce poneva la domanda sulla tecnologia, ed il nostro giovane lettore ha scelto questa. Noi di RHC lo abbiamo letto e vi invitiamo a farlo anche voi, perché forse non è poi cosi tutto perduto come sembra il panorama della consapevolezza cyber in Italia, qualche speranza di miglioramento possiamo ancora intravederla.

Infettati i macOS con backdoor 0-day tramite siti di notizie ad Hong Kong.

I black hacker dal governo hanno utilizzato siti di notizie politiche a Hong Kong per infettare i computer macOS con una backdoor, sfruttando un insieme di due vulnerabilità, inclusa una precedentemente sconosciuta. Gli attacchi sono iniziati almeno nell’agosto 2021. La prima nel bundle è una vulnerabilità legata all’esecuzione di codice in modalità remota in WebKit (CVE-2021-1789, risolta il 5 gennaio 2021) e la seconda è una vulnerabilità legata all’escalation dei privilegi locali nel componente del kernel XNU (CVE-2021-30869 , risolta il 23 settembre 2021). Con il loro aiuto, gli aggressori hanno ottenuto i privilegi di superutente dei macOS attaccati e hanno scaricato

Infrastrutture critiche: da 9 mesi un APT all’interno dell’australiana SunWater.

Per nove mesi, i black hacker hanno avuto accesso ai server contenenti dati di clienti di una compagnia idrica nel Queensland, in Australia. SunWater è una società idrica statale australiana, proprietaria di 19 grandi dighe, 80 stazioni di pompaggio e 2.575 chilometri di condotte. Secondo il rapporto finanziario annuale dei revisori pubblicato nel Queensland Audit Office, SunWater è stato violato entro nove mesi, durante i quali gli aggressori sono riusciti a sfuggire al rilevamento. Sebbene il rapporto stesso non citi il ​​nome della società, i giornalisti di ABC Australia hanno confermato che si trattava di SunWater. Gli hacker hanno avuto accesso ai

Un Apple 1 con case in Koa, venduto per 500.000 dollari.

Agli albori della Apple, 200 computer Apple-1 sono stati progettati da Steve Wozniak e assemblati e testati da Steve Jobs, Patty Jobs (sua sorella) e Daniel Kottke a casa dei Jobs. 175 di loro sono stati venduti per 666,66 dollari, una cifra che ha soddisfatto l’amore di Wozniak. 50 di questi 175 sono stati venduti a Paul Terrell, che possedeva un primo negozio di informatica a Mountain View, in California, chiamato ByteShop. Terrell era apparentemente scontento del fatto che la macchina fosse arrivata in kit, ma Steve Jobs è riuscito a fare un po’ di magia di marketing convincendolo che poteva trarre

La storia della Super utente! Questa è la storia di root

In principio c’era il Verbo… i computer, prima di passare all’era del transistor, erano macchine ciclopiche, pesanti, affamate di elettricità, le quali utilizzavano la valvole termoionica o tubi sottovuoto per funzionare, e quindi eseguire capacità di calcolo ridottissime. Parliamo ad esempio dell’ENIAC, del 1945, il primo computer general-purpose digitale creato per consentire di risolvere problemi sul calcolo delle curve balistiche dei proiettili. L’Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC) Pensate che questo gigantesco computer occupava lo spazio di 1800 piedi quadrati e consumava circa 150 kilowatt di potenza e si narra che la prima volta che venne acceso, tutte le luci di un

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