Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Attacco informatico all’ospedale Fatebenefratelli, di Milano. I sistemi sono in tilt

Redazione RHC : 2 Maggio 2022 11:20

Un attacco informatico si stia consumando in queste ore un attacco informatico all’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

L’allarme è scattato domenica mattina con una serie di malfunzionamenti ai portali per la gestione del pronto soccorso, oltre ad essere ravvisate difficoltà nelle normali attività di gestione degli ospedali.

Tutto questo ha portato l’AREU, una agenzia regionale di emergenza a dirottare in caso di urgenze i pazienti del Fatebenefratelli verso il Policlinico di Milano come pronto soccorso, anche se questo ultimo non sta ravvisando un picco improvviso.


Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program! Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Nel mentre, tutto procede, seppur lentamente con “carta e penna”, riportandoci indietro a qualche decennio quando gli elaboratori informatici non erano ancora presenti negli ospedali facendoci sempre ricordare che la “business continuity” oggi, è diventata una materia che non si può più dimenticare.

Il sistema di gestione del pronto soccorso è andato in crisi mentre i dottori ipotizzano ad un “attacco hacker”.

La regione ha riportato in una nota di ieri all’ASST (Aziende Socio Sanitarie Territoriali):

“Si comunica che a causa di problemi tecnici all’infrastruttura informatica aziendale, i giorni 2 e 3 maggio 2022 il Pronto Soccorso e i Punti Prelievo dei presidi ospedalieri dell’ASST Fatebenefratelli Sacco (Sacco, Fatebenefratelli, Buzzi e Melloni) non saranno in grado di accettare gli accessi dei pazienti. Per analoghe motivazioni potranno esserci gravi disagi anche nell’erogazione delle prestazioni ambulatoriali negli ospedali e nelle prestazioni presso le sedi territoriali. Ci scusiamo per il disagio”.

Per poi riportare in una nuova nota:

“L’attacco hacker sui server dei siti Fatebenefratelli e Sacco ha avuto conseguenze su tutte le sedi aziendali (Buzzi, Melloni e 33 sedi territoriali) e su tutti i sistemi aziendali attaccando anche i servizi di base “nonostante l’accrescimento delle misure di sicurezza poste in essere negli ultimi mesi. Intanto è iniziato il lavoro di ripristino che però “non ha al momento tempi definibili”. Sul posto si trovano anche i tecnici dei servizi di sicurezza informatica regionali e la polizia postale. Di certo”, spiega la nota, “sarà presentata denuncia formale”.

Anche il portale dell’Asst è fuori uso almeno da domenica sera. Impossibile consultare le informazioni su reparti, medici, specialità è servizi.

Ricordiamo che se la notizia dell’attacco hacker risulti corretta, non sarebbe la prima volta che gli ospedali italiani sono stati presi di mira dalla criminalità informatica.

Noi di RHC ne avevamo parlato prima di questa ondata di attacchi informatici dicendo che la sanità italiana sarebbe divenuta la gallina dalle uova d’oro riportando dopo che tutto era stato previsto, senza però fare nulla. Ora possiamo dire che il trend è in costante aumento, dato che di recente è stata colpita la ASP Messina che ha portato alla pubblicazione di dati sensibili dei pazienti e dei lavoratori dell’ospedale.

Lista degli ospedali italiani recentemente colpiti sono:

Sicuramente gli ospedali italiani dovranno essere i primi ad essere “bonificati” dal punto di vista cyber, in quanto dei disservizi prolungati possono mettere a rischio non solo i dati dei pazienti, ma anche la loro stessa vita.

Vista la tipologia di disservizio, tutto lascia pensare ad un attacco ransomware. Al momento all’interno dei più conosciuti data-leak-site (DLS) delle cyber-gang, non ci sono tracce di informazioni relative all’incidente, sinonimo che con buona probabilità se ne stia parlando privatamente all’interno dei backend.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...

Hackers nordcoreani a libro paga. Come le aziende hanno pagato stipendi a specialisti IT nordcoreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...

Mi Ami, Non mi Ami? A scusa, sei un Chatbot!

Le persone tendono a essere più comprensive nei confronti dei chatbot se li considerano interlocutori reali. Questa è la conclusione a cui sono giunti gli scienziati dell’Universit&#x...