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Autore: RedWave Team

Reti WiFi Guest: Segmentare senza isolare è come mettere porte senza pareti.

Come avrete ormai capito nella nostra Rubrica WiFi su RedHotCyber, abbiamo intrapreso un viaggio tecnico e pratico nel mondo delle reti wireless, partendo dalla loro origine storica fino ad arrivare agli attacchi reali che colpiscono quotidianamente utenti e infrastrutture. Dopo aver esplorato: abbiamo iniziato ad analizzare anche le prime contromisure, come l’introduzione dei sistemi AAA combinati ai captive portal, utili a regolamentare l’accesso e tracciare gli utenti. Con questo articolo vogliamo fare un passo in più: andare oltre la semplice segmentazione delle reti e affrontare un aspetto spesso trascurato ma fondamentale, ovvero l’isolamento del traffico locale a livello Layer 2. Perché, come

AAA + Captive Portal: La combo perfetta per una rete WiFi a prova di attacco

In questo articolo della nostra Rubrica WiFI parleremo dell’’implementazione di un sistema di autenticazione AAA come il captive portal:  Abbinata a un captive portal rappresenta il primo livello di controllo per una rete WiFi aperta. Questo approccio consente di gestire in modo sicuro l’accesso degli utenti, stabilire regole di navigazione e monitorare l’utilizzo della rete. Come funziona nel dettaglio Quando il client si collega ad una rete con Captive Portal il Network Access Controller (NAC), verifica se l’utente fa parte di quelli autenticati o con permessi alla navigazione. Se è così il client può navigare, altrimenti avviene il redirect dell’utente verso il

WI-FI da incubo in Hotel a 4 Stelle! Ecco cosa abbiamo scoperto in un weekend da paura

Durante un recente soggiorno in un bellissimo Hotel**** nella splendida Toscana, uno dei membri del nostro team ha vissuto un’esperienza IT a dir poco “agghiacciante”. Nonostante l’ambiente elegante e l’accoglienza impeccabile, il servizio Wi-Fi dell’hotel era vergognoso: il captive portal funzionante a singhiozzi, connessioni instabili e nessuna policy di sicurezza applicata. Come mostrato nello screen il captive, richiede diversi dati ed in fondo fa notare che la connessione avviene tramite “un’equa distribuzione della banda internet disponibile..” Parte un messaggio nella chat di gruppo che fa scoppiare lo sfogo generale: il collega toscano che sottolinea quanto sia difficile sensibilizzare le aziende nella sua

Falso Mito: Se uso una VPN, sono completamente al sicuro anche su reti WiFi Aperte e non sicure

Molti credono che l’utilizzo di una VPN garantisca una protezione totale durante la navigazione, anche su reti WiFi totalmente aperte e non sicure. Sebbene le VPN siano strumenti efficaci per crittografare il traffico e impedire l’intercettazione dei dati, non sono in grado di poterci proteggere da tutti i rischi. Nell’articolo riportato qui sotto, spieghiamo in maniera dettagliata come funziona una VPN (Virtual Private Network) . L’articolo tratta in modo approfondito le VPN , analizzando come funziona e quali vantaggi specifici offre. Vengono descritti i diversi tipi di VPN, i criteri per scegliere la soluzione migliore, e le best practices per implementare in

Collegarsi a Wi-Fi pubblici? Anche con HTTPS non sei al sicuro! Scopriamolo con questo tutorial

Molte persone credono che accedere esclusivamente a siti HTTPS sia sufficiente per garantire la sicurezza durante la navigazione su reti Wi-Fi non protette. Spoiler: anche questa convinzione è un falso senso di sicurezza.  HTTPS: un passo avanti, ma non infallibile HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure) utilizza protocolli di crittografia come TLS per proteggere la comunicazione tra il browser e il sito web, garantendo riservatezza e integrità dei dati.  Sebbene HTTPS offra quindi una protezione significativa rispetto a HTTP. In questo articolo della nostra Rubrica WiFi, mostreremo come questa protezione da sola non è sufficiente soprattutto in ambienti non sicuri come le reti

Falsi Miti: Se non faccio pagamenti o login online, sono davvero al sicuro?

Spesso si pensa che, per evitare i pericoli online, basti non effettuare pagamenti o non inserire credenziali durante la navigazione. Questo approccio, seppur apparentemente prudente, è profondamente sbagliato per diverse ragioni — soprattutto quando si utilizzano reti aperte, come i WiFi pubblici. Uno: I dati possono essere intercettati comunque Anche senza compiere azioni “sensibili”, come l’accesso ad account o l’inserimento di carte di credito, i nostri dispositivi e le nostre connessioni trasmettono continuamente dati. Su reti non protette, come quelle WiFi aperte, questi dati possono essere intercettati con estrema facilità. Tra le informazioni più esposte ci sono: Due: La sicurezza non dipende

Proteggere il WiFi nascondendo il nome? Si tratta di una falsa sicurezza

La sicurezza, soprattutto quando si parla di reti WiFi, è spesso oggetto di fraintendimenti e luoghi comuni. In questa serie di articoli della nostra Rubrica WiFI, vogliamo sfatare alcuni dei falsi miti più diffusi. Offrendo spiegazioni chiare, dati concreti e consigli pratici. L’obiettivo è aiutarti a muoverti con maggiore consapevolezza nel mondo delle connessioni senza fili In ogni articolo affronteremo un mito, ne analizzeremo le origini, presenteremo evidenze tecniche e concluderemo con le nostre considerazioni e suggerimenti. Cominciamo da uno dei più comuni: nascondere il nome della rete (SSID) è davvero un modo efficace per aumentare la sicurezza? Come Funziona: Nascondere la

Reti WiFi Aperte: Un Terreno Fertile per il Cybercrime 

Oggigiorno il proliferare di dispositivi portatili, indossabili o comunque Smart hanno reso indispensabile lo scambio di dati, l’accesso alle risorse e la navigazione in rete.  Questo approfondimento della Rubrica sul Wi-Fi vuole porre l’accento su una categoria di reti ampiamente diffusa. Hotel, aeroporti, sale congressi, aziende pubbliche e private, ospedali etc. offrono la possibilità di rimanere connessi all’interno delle loro strutture attraverso le così dette reti aperte ( spesso definite Reti Guest) Le reti WiFi aperte, pur essendo utili per la comodità e l’accessibilità che offrono, rappresentano una delle minacce più significative nel panorama della sicurezza informatica. La loro mancanza di protezione

Il WiFi: Dalle Origini di Marconi alla Rete Senza Fili che Conosciamo Oggi

Oggi, viviamo in un mondo in cui il WiFi è una necessità fondamentale, ma come è nata questa tecnologia che ormai diamo per scontata? Come si è poi sviluppata per diventare la rete che adesso usiamo tutti i giorni? In questo articolo andremo ad esplorare le origini e l’evoluzione del WiFi. Analizzeremo sia le tecnologie che lo hanno reso possibile, sia le minacce che lo accompagnano.  Questo articolo è il primo della nostra “Rubrica sul WiFi”, dove ci addentreremo nei meccanismi e nelle tecniche di attacco, illustrando le migliori strategie per proteggere la nostra connessione wireless. Benvenuti in un mondo senza fili… e

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