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Categoria: Cultura

La sindrome di Asperger. Tra hacker, artisti, geni e scienziati. (prima puntata)

Autore: Daniela FarinaData Pubblicazione: 22/12/2021 Prima puntata Seconda puntata Terza puntata Sull’Independent, il fondatore di Wikileaks racconta cosa è stato per lui essere un hacker e fra tutte le dichiarazioni di Julian Assange ne spicca in particolare una la seguente: “I am all hackers are a little big autistic“ Ma la sindrome di Asperger esiste ancora? Scopriamo, insieme, che cosa è, come si manifesta e come si può aiutare chi è affetto da tale sindrome. A tal proposito affronteremo l’argomento in 3 puntate. Nel 2013 con la pubblicazione del “nuovo Manuale statistico e diagnostico delle malattie mentali, DSM 5”, la sindrome di

La guerra informatica della Corea del Nord e il suo esercito cyber (prima parte)

Autore: Olivia Terragni Data Pubblicazione: 13/12/2021 Di notte, in Corea del Nord si accende solo un punto luminoso, la città di Pyongyang. Forse a causa del buio che la circonda riusciamo a capire così poco per comprendere cosa stia accadendo. E’ difficile credere che a Pyongyang si trovi un esercito hacker – in grado di compromettere le reti di computer in tutto il mondo – quando solo una piccola frazione (1%) dei nordcoreani ha accesso a Internet. Eppure qui vengono individuati e addestrati hacker come nell’ex blocco sovietico – ha sottolineato NewYorker – veniva fatto con ​​gli olimpionici. Solo che la risorsa

Le chat che si eliminano su WhatsApp, possono mettere a rischio i bambini.

Purtroppo la privacy dipende sempre da quale punto la vogliamo inquadrare. WhatsApp sarà presto in grado di scambiare messaggi che si auto eliminano dopo un giorno. Tuttavia, una caratteristica di sicurezza così utile è fonte di preoccupazione per le organizzazioni che lavorano per proteggere i diritti dei bambini, scrive The Guardian. WhatsApp ha introdotto i messaggi che scompaiono l’anno scorso: per impostazione predefinita. Tuttavia, il 6 dicembre 2021, il messenger ha offerto agli utenti opzioni aggiuntive: i messaggi possono scomparire dopo 24 ore o 90 giorni. Inoltre, gli utenti possono abilitare la funzione di scomparsa dei messaggi predefinita per le nuove chat.

Una scuola superiore italiana, forma gli “hacker buoni”. Intervista ad Alessandro Vannini

Autore: Massimiliano Brolli Data Pubblicazione: 9/12/2021 In questo periodo di grandi violazioni, in questa lotta impari, dove al crimine informatico basta “una piccola svista” da parte di una grande organizzazione, per poter arrecare danni catastrofici alla sua infrastruttura informatica, occorre una strategia a livello di paese. Il problema è che “una piccola svista”, potrebbe anche esserci e sarebbe come dire, svolgere una battaglia ad armi pari con il cybercrime. Ma le violazioni che costantemente vengono riportate (dove si conoscono i vettori di attacco), fanno comprendere che non si tratta di una “piccola svista”, ma di una vera carenza di competenze e di

Gli hacker famosi: Albert Gonzalez, chiamato Soupnazi

Nato da genitori cubani nel 1981, Albert Gonzalez ha frequentato la South Miami High School di Miami, in Florida. E’ stato accusato dell’acquisizione e la rivendita di oltre 180 milioni di carte di pagamento tra il 2005 e il 2007 e della più grande frode della storia. Gonzalez e la sua banda di criminali informatici, hanno utilizzato delle SQL Injection per distribuire backdoor su diverse infrastrutture al fine di lanciare attacchi di sniffing dei pacchetti (in particolare, ARP Spoofing) che gli hanno permesso di rubare dati dalle reti aziendali interne. Il 25 marzo 2010 Gonzalez è stato condannato a 20 anni di

Quello che dobbiamo sapere sulle password oggi.

Non useresti una serratura antiquata per proteggere la porta del tuo ufficio: perché allora ti affidi ad una serratura antiquata per proteggere i tuoi dati? Le aziende si affidano ancora sulle sole password. Questo è un errore che potrebbe portare a gravi violazioni dei dati ed è un approccio oggi completamente sbagliato ed obsoleto. Le password non sono protezione Come sappiamo, le password non sono una misura di sicurezza efficace per mantenere i dati nei sistemi al sicuro nel moderno panorama delle minacce. Questo richiede una protezione più forte. Queste 10 statistiche mostrano chiaramente che le password non sono l’ultimo grido nella

Prima ancora di WhatsApp, c’erano gli SMS. Facciamo un tuffo nella loro storia.

Autore: Laura Primiceri Data Pubblicazione: 25/11/2021 Fonte: https://blog.uniontel.it/2021/11/25/sms-e-mms-tbt/ Dire SMS riporta alla memoria un turbinio di ricordi, eppure non si tratta di una tecnologia “morta”. Tutti i nostri smartphone mandano e ricevono SMS, siamo noi che siamo cambiati e non li utilizziamo quasi più. Questo servizio sembra ormai appartenere al passato. Il loro uso è stato ripensato, passando da metodo di comunicazione “universale” a canale preferenziale per le notifiche pratiche di tutti i giorni. Sostanzialmente, sono tornati alle loro origini. Ci arriveremo, ora partiamo dalla storia. Quando sono nati gli SMS? A che bisogno rispondevano? Chi li ha inventati? Gli SMS (acronimo

Hacker famosi: Mafia Boy, il mago del DDoS

Oggi conosceremo un altro grande black hacker del passato. Parleremo di Michael Calce, noto ai più come Mafiaboy, uno degli hacker più famosi e ricercati al mondo. Si tratta di un hacker canadese, che ha effettuato numerose attività di hacking contro importanti multinazionali negli anni 2000 quando aveva l’età di 14 anni. L’infanzia Michael Calce è nato nel 1984, nell’isola occidentale di Montreal, in Quebec. Quando aveva cinque anni, i suoi genitori si separarono e visse con sua madre dopo che lei aveva vinto una lunga battaglia per l’affidamento. Ogni due fine settimana, Michael soggiornava nell’appartamento di suo padre a Montreal anche

Impiegati del Pentagono, scoperti con materiale di abusi sui bambini.

Proprio ieri abbiamo parlato della “chat dell’orrore”, nella quale dei padri di bambini, si scambiano video che ritraevano i membri delle loro famiglie, soprattutto i propri figli, ripresi mentre subivano abusi in momenti intimi. Oggi, altra notizia che arriva dagli Stati Uniti, dove degli investigatori federali statunitensi hanno scoperto che decine di dipendenti e appaltatori del Pentagono con nulla osta di sicurezza di alto livello, hanno scaricato materiale pedopornografico. Questo è quanto riporta il The Guardian, dicendo che un portavoce del Pentagono ha affermato che: “il dipartimento della difesa prende sul serio tali questioni ma non commenta casi specifici”. La preoccupazione del

Spacewar! La storia del primo videogioco creato dagli hacker del MIT.

In questa avvincente a storia, ci catapulteremo nel 1959 al Tech model Railroad Club dell’MIT ed incontreremo Steve Russel. Steve è stato uno tra i primi hacker e scrisse uno tra i primi videogioci della storia, il primo munito di un Gamepad collegato. Il Tech Model Railroad Club Il Tech Model Railroad Club dell’MIT, era un club esclusivo, come abbiamo già visto, al cui interno vi erano personaggi speciali e bizzarri. Di solito non erano alti, non erano atletici, molti di loro indossavano gli occhiali e avevano più probabilità di avere una regolo in tasca piuttosto che un biglietto con dedica da

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