Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Fortinet 970x120px
UtiliaCS 320x100
ChaiLdr: un caricatore di shellcode che sfida gli antivirus

ChaiLdr: un caricatore di shellcode che sfida gli antivirus

Autore: Sandro Sana
6 Aprile 2024 08:50

ChaiLdr è un progetto open source che mira a creare un caricatore di shellcode che possa evitare il rilevamento da parte dei software antivirus (AV) e dei sistemi di rilevamento e risposta agli endpoint (EDR). Il shellcode è un codice binario che viene eseguito direttamente nella memoria di un processo, senza passare da un file eseguibile.

Questo codice può essere usato per vari scopi, come l’ottenimento di privilegi, la creazione di backdoor, l’esfiltrazione di dati o l’esecuzione di comandi remoti. Tuttavia, il shellcode è anche uno strumento molto usato dagli hacker e dai malware per compromettere i sistemi informatici. Per questo motivo, i software antivirus e gli EDR cercano di rilevare e bloccare il shellcode, analizzando il suo comportamento, il suo flusso di esecuzione e le sue chiamate alle funzioni di sistema.

Come funziona ChaiLdr?

ChaiLdr cerca di eludere queste tecniche di rilevamento, utilizzando una serie di trucchi e stratagemmi. Ecco alcune delle sue caratteristiche principali:

  • Syscalls Indirette: Utilizza SysWhispers3 per eseguire syscalls in modo indiretto e meno rilevabile. Le syscalls sono le chiamate alle funzioni di basso livello del sistema operativo, che possono essere monitorate dagli EDR per identificare il shellcode. ChaiLdr usa un metodo che genera il codice delle syscalls a runtime, senza usare le librerie standard di Windows, e le esegue tramite un’istruzione di salto indiretto.
  • Iniezione QueueUserAPC: Metodo di iniezione di codice per eseguire shellcode in un processo target. ChaiLdr usa la funzione QueueUserAPC per inserire il shellcode nella coda dei messaggi asincroni di un processo, che verrà eseguito quando il processo entrerà in uno stato di attesa. Questo metodo è meno sospetto di altri metodi di iniezione, come WriteProcessMemory o VirtualAllocEx.
  • Staging Shellcode HTTP/S: Recupera lo shellcode da un server remoto tramite protocollo HTTP/S. ChaiLdr usa la funzione WinHttpOpen per stabilire una connessione con un server web, da cui scarica lo shellcode in una zona di memoria allocata. Questo metodo permette di ridurre le dimensioni del caricatore e di nascondere lo shellcode fino al momento dell’esecuzione.
  • Ritardo nell’Esecuzione: Implementa un ritardo nell’esecuzione per eludere la rilevazione basata sul tempo. ChaiLdr usa la funzione Sleep per inserire una pausa prima di eseguire lo shellcode, in modo da confondere le analisi che misurano il tempo di esecuzione del codice sospetto.
  • Camuffamento IAT: Nasconde le chiamate alle API di Windows per evitare il rilevamento. ChaiLdr usa la funzione LoadLibraryA per caricare le librerie di Windows necessarie, ma non le importa staticamente nel suo codice. In questo modo, la tabella di importazione delle API (IAT) del caricatore rimane vuota, e le chiamate alle API vengono risolte dinamicamente tramite la funzione GetProcAddress.
  • Hashing API: Utilizza l’hashing delle API per mascherare le chiamate alle funzioni di sistema. ChaiLdr usa un algoritmo di hashing per calcolare il valore hash dei nomi delle API, e poi lo confronta con i valori hash delle funzioni esportate dalle librerie di Windows. In questo modo, evita di usare le stringhe dei nomi delle API, che potrebbero essere rilevate dagli AV.

Quali sono le prospettive future di ChaiLdr?


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

ChaiLdr è un progetto ancora in fase di sviluppo e l’autore prevede di aggiungere altre funzionalità in futuro, come la rimozione delle librerie CRT e l’implementazione di tecniche più avanzate per l’evasione degli EDR.

Il progetto è disponibile sotto licenza MIT, che permette a chiunque di usarlo, modificarlo e distribuirlo liberamente. Tuttavia, il progetto ha anche una natura potenzialmente pericolosa, in quanto potrebbe essere usato da malintenzionati per diffondere malware o attaccare sistemi informatici. Per questo motivo, l’autore avverte che il progetto è solo a scopo didattico e di ricerca, e che non si assume alcuna responsabilità per l’uso che ne viene fatto.

Considerazioni etiche

Progetti come ChaiLdr pongono delle questioni etiche importanti, in quanto mostrano come sia possibile sfruttare le vulnerabilità dei sistemi informatici e come sia difficile difendersi dagli attacchi informatici. Da un lato, si potrebbe sostenere che questi progetti hanno un valore educativo e di ricerca, in quanto contribuiscono a migliorare la conoscenza delle tecniche di sicurezza informatica e a stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni di difesa.

Dall’altro lato, si potrebbe criticare il fatto che questi progetti rendono disponibili al pubblico degli strumenti potenzialmente dannosi, che potrebbero essere usati da hacker, criminali o terroristi per violare la privacy, rubare dati sensibili o sabotare infrastrutture critiche. Inoltre, si potrebbe mettere in dubbio la legalità di questi progetti, in quanto potrebbero violare le leggi sulla proprietà intellettuale, sulla protezione dei dati o sulla sicurezza nazionale.

Di fronte a queste questioni etiche, non esiste una risposta univoca o definitiva. Si tratta di bilanciare i pro e i contro di questi progetti, tenendo conto dei principi etici, delle norme legali e delle conseguenze pratiche. In ogni caso, è importante che gli autori di questi progetti siano consapevoli delle responsabilità che assumono e che agiscano con trasparenza, integrità e rispetto. Inoltre, è fondamentale che gli utenti di questi progetti siano informati dei rischi e delle implicazioni che comportano e che li usino con prudenza, etica e legalità.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • Malware
  • ofuscamento
  • shellcode
Immagine del sito
Sandro Sana

Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab e direttore del Red Hot Cyber PodCast. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro ISACA. Fa parte del Comitato Scientifico del Competence Center nazionale Cyber 4.0, dove contribuisce all’indirizzo strategico delle attività di ricerca, formazione e innovazione nella cybersecurity.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
EDR Nel mirino: i forum underground mettono in vendita NtKiller
Redazione RHC - 25/12/2025

All’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…

Immagine del sitoInnovazione
Le botnet robot stanno arrivando! Gli umanoidi propagano malware autonomo
Redazione RHC - 24/12/2025

prima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…

Immagine del sitoCybercrime
Webrat: quando la voglia di imparare sicurezza informatica diventa un vettore d’attacco
Redazione RHC - 24/12/2025

C’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…

Immagine del sitoCybercrime
Cloud sotto tiro: la campagna PCPcat compromette 59.128 server in 48 ore
Redazione RHC - 24/12/2025

Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…