Redazione RHC : 16 Luglio 2025 10:53
Cloudflare ha registrato un netto calo degli attacchi DDoS nel secondo trimestre del 2025, bloccandone 7,3 milioni, rispetto ai 20,5 milioni segnalati nel primo trimestre. Nonostante il calo complessivo degli attacchi, la quota di incidenti estremi è aumentata significativamente.
Nel secondo trimestre, Cloudflare ha registrato una media di 71 attacchi ipervolumetrici al giorno, portando il totale a oltre 6.500. Questi attacchi, caratterizzati da un’intensità estrema, sono diventati particolarmente evidenti nel contesto del calo generale. Un incidente di questo tipo ha raggiunto il picco di 7,3 terabit al secondo e 4,8 miliardi di pacchetti al secondo in meno di un minuto. Questi picchi di traffico sono accompagnati non solo da attacchi di forza bruta, ma anche da tecniche più subdole, come la scansione delle vulnerabilità in background, che consente agli aggressori di aggirare le difese standard.
Il numero di attacchi L3/L4 è diminuito dell’81% rispetto al primo trimestre, attestandosi a 3,2 milioni, mentre gli attacchi HTTP sono aumentati del 9%, raggiungendo quota 4,1 milioni. Oltre il 70% degli attacchi HTTP proveniva da botnet note. I metodi più frequentemente utilizzati si basavano sul sovraccarico tramite protocolli DNS, TCP SYN e UDP.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
I criminali informatici hanno preso di mira più spesso le aziende di telecomunicazioni e i fornitori di servizi, seguiti dai settori di Internet, dei servizi IT e del gioco d’azzardo. Le regioni più colpite sono state Cina, Brasile, Germania, India, Corea del Sud, Turchia, Hong Kong, Vietnam, Russia e Azerbaigian. La maggior parte degli attacchi ha avuto origine da Indonesia, Singapore, Hong Kong, Argentina e Ucraina.
Di particolare rilievo è l’aumento degli attacchi che superano la soglia dei 100 milioni di pacchetti al secondo, con un aumento del 592% rispetto al trimestre precedente. Anche gli attacchi ransomware sono aumentati del 68%. In questi casi, gli aggressori minacciano di lanciare un attacco DDoS o ne stanno già eseguendo uno, chiedendo poi un compenso per fermarlo.
Cloudflare sottolinea che gli attacchi di grandi dimensioni stanno diventando sempre più frequenti. Su 100 attacchi HTTP, sei superano un milione di richieste al secondo e su 10.000 attacchi L3/L4, cinque superano 1 terabit al secondo, con un aumento del 1.150% in un trimestre.
L’azienda ha anche segnalato l’attività della botnet DemonBot , che prende di mira i sistemi Linux, principalmente i dispositivi IoT vulnerabili. Il malware sfrutta porte aperte e password deboli per ingaggiare i dispositivi in attacchi DDoS su larga scala a livello UDP, TCP e applicazione. DemonBot è controllato tramite server di comando e controllo ed è in grado di generare enormi quantità di traffico, attaccando servizi di gaming, hosting e aziendali.
La diffusione di tali minacce è associata a problemi tipici: scarsa sicurezza dei dispositivi IoT, porte SSH aperte e software obsoleto. Tali vulnerabilità, in combinazione con tecniche come attacchi TCP riflessi, amplificazione DNS e burst di traffico ingannevoli, vengono sempre più analizzate nei report di Cloudflare sulla sicurezza delle minacce e delle API.
Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un d...
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...