Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
LECS 320x100 1
Cosa sono i Rootkit? Alla scoperta di una delle minacce più insidiose

Cosa sono i Rootkit? Alla scoperta di una delle minacce più insidiose

Autore: Sandro Sana
21 Agosto 2024 10:35

I rootkit sono una delle minacce informatiche più insidiose e complesse nel panorama della sicurezza digitale. Il termine “rootkit” deriva dall’unione di due parole: “root”, che in sistemi Unix e Linux si riferisce all’utente con i massimi privilegi, e “kit”, che indica un insieme di strumenti software. Un rootkit, quindi, è un insieme di strumenti progettati per garantire l’accesso privilegiato a un sistema informatico, rimanendo al contempo nascosto agli occhi dell’utente e dei software di sicurezza.

Come Funzionano i Rootkit?

I rootkit operano infiltrandosi nel sistema operativo o in altre componenti fondamentali del software, mascherando la loro presenza e consentendo a un attaccante di mantenere il controllo del sistema per un periodo prolungato. Questa capacità di operare nell’ombra è ciò che rende i rootkit particolarmente pericolosi. Possono essere utilizzati per:

  1. Sottrarre dati sensibili: come informazioni personali, credenziali di accesso e dati finanziari.
  2. Installare altri tipi di malware: fungendo da “porta d’ingresso” per altri software dannosi come trojan, virus e spyware.
  3. Compromettere l’integrità del sistema: manipolando file di sistema, processi e registri in modo che le attività del rootkit non vengano rilevate.

Livelli di Infiltrazione

I rootkit possono operare a diversi livelli del sistema:

  • Livello utente: Interagiscono con le applicazioni e i processi dell’utente, sono più facili da individuare e rimuovere rispetto agli altri tipi.
  • Livello kernel: Operano a livello del kernel del sistema operativo, cioè il nucleo centrale che gestisce le risorse del computer. Questi rootkit sono particolarmente pericolosi perché hanno il controllo totale del sistema.
  • Livello boot: Attaccano il sistema durante la fase di avvio, prima ancora che il sistema operativo venga caricato. Sono tra i più difficili da rilevare e rimuovere.

Differenza tra Rootkit e Altri Tipi di Malware


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Per comprendere appieno cosa distingue i rootkit dagli altri malware, è utile confrontarli con altre tipologie di software dannosi:

  • Virus: I virus si diffondono replicandosi in altri programmi o file. Possono danneggiare i dati, rallentare le prestazioni del sistema o causare malfunzionamenti, ma generalmente non cercano di nascondere la loro presenza come fanno i rootkit.
  • Trojan: I trojan (o trojan horse) si presentano come software legittimi, ma nascondono funzionalità malevole. Come i rootkit, possono fornire accesso remoto al sistema, ma non necessariamente cercano di mantenere questo accesso nascosto nel tempo.
  • Worm: I worm sono malware che si diffondono autonomamente attraverso reti informatiche, senza bisogno di attaccare file specifici. Anche se possono compromettere la sicurezza del sistema, non sono progettati per nascondere la loro attività a livello di sistema come fanno i rootkit.
  • Spyware: Questo tipo di malware è progettato per spiare l’attività dell’utente, raccogliendo dati senza il suo consenso. Anche se spesso opera in modo nascosto, la sua finalità principale è la raccolta di informazioni piuttosto che il controllo persistente del sistema.

La principale differenza tra un rootkit e gli altri tipi di malware risiede quindi nella sua capacità di nascondere la propria presenza e di garantire un accesso continuato e invisibile al sistema, spesso a livello di kernel o boot. Questo lo rende estremamente difficile da rilevare e rimuovere rispetto agli altri tipi di malware, che possono essere più facilmente identificati attraverso scansioni antivirus o rilevamento di anomalie nel comportamento del sistema.

Conclusioni

I rootkit rappresentano una delle minacce più avanzate e subdole nel campo della sicurezza informatica. La loro capacità di rimanere nascosti mentre garantiscono l’accesso privilegiato al sistema li rende particolarmente pericolosi. La difesa contro i rootkit richiede strumenti avanzati di rilevamento e una conoscenza approfondita delle dinamiche del sistema operativo. Per questo motivo, è essenziale che le organizzazioni e gli utenti privati adottino pratiche di sicurezza rigorose, mantenendo i propri sistemi aggiornati e utilizzando software di protezione avanzati per minimizzare il rischio di infezione.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • cybersecurity
  • kernel
  • Malware
  • root
  • rootkit
Immagine del sito
Sandro Sana

Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab e direttore del Red Hot Cyber PodCast. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro ISACA. Fa parte del Comitato Scientifico del Competence Center nazionale Cyber 4.0, dove contribuisce all’indirizzo strategico delle attività di ricerca, formazione e innovazione nella cybersecurity.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…

Immagine del sitoInnovazione
Non mangiano, dormono e sbagliano: i soldati della Cina al confine saranno robot
Redazione RHC - 26/12/2025

Il confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…

Immagine del sitoCultura
Dal Game of Life al simbolo degli hacker: la vera storia del Glider
Massimiliano Brolli - 26/12/2025

La cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…

Immagine del sitoCybercrime
EDR Nel mirino: i forum underground mettono in vendita NtKiller
Redazione RHC - 25/12/2025

All’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…