
Non è raro trovare nei videogiochi delle citazioni a delle innovazioni del mondo dell’Information Technology.
Ada Lovelace (il primo programmatore della storia), ha dato il nome al robot di follaut 4, ma anche il famoso Creeper, il mostro di Minecraft, prende il nome dal primo worm informatico della storia, del quale parleremo oggi, con questo articolo.
Ma sempre oggi scopriremo anche Reaper, il software creato per eliminare le infezioni create da Creaper, ritenuto da molti il primo software antivirus della storia.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La caratteristica più importante di un virus informatico è la sua capacità di auto-replicarsi (in un certo senso ogni programma autoreplicante può essere chiamato virus).
L’idea di programmi autoreplicanti può essere fatta risalire al 1949, quando il matematico John von Neumann immaginò computer specializzati o automi autoreplicanti, che potevano costruire copie di se stessi e trasmettere la loro programmazione alla loro progenie.

Il matematico e pioniere dell’informatica John von Neumann
Se un virus informatico ha la capacità di auto replicarsi su una rete di computer, ad esempio Internet, viene chiamato worm.
Non è noto chi abbia creato il primo programma autoreplicante al mondo, ma è chiaro che il primo worm al mondo (il cosiddetto Creeper worm) è stato creato dall’ingegnere della BBN Robert (Bob) H. Thomas intorno al 1970.
La società BBN Technologies (originariamente Bolt, Beranek e Newman) era un’azienda ad alta tecnologia, con sede a Cambridge, in Massachusetts, che ha svolto un ruolo estremamente importante nello sviluppo delle reti a commutazione di pacchetto (tra cui ARPANET e Internet).
Un certo numero di noti luminari del computer hanno lavorato alla BBN, tra cui Robert Kahn , JCR Licklider , Marvin Minsky, Ray Tomlinson, ecc. Tra di loro c’era il ricercatore Robert H. (Bob) Thomas, che lavorava in un piccolo gruppo di programmatori che stavano sviluppando un sistema di time sharing chiamato TENEX, che girava su un Digital Equipment Corporation PDP-10.

Il DEC PDP-10
Il primo modello del PDP-10 (KA10), aveva una grande configurazione: delle unità disco e stampante, DECtapes e grandi armadi di memoria con nastri a 9 tracce. Appena sopra il pannello di controllo e sotto l’unità DECtape, si trova il lettore/perforatrice di nastri di carta.
Chiariamoci, il Creeper non era un vero worm, ma era in realtà un programma sperimentale autoreplicante, non destinato a danneggiare, ma a dimostrare che un programma potesse replicarsi in maniera autonoma.
Creeper era scritto in assembly PDP-10, girava sul vecchio sistema operativo Tenex (Tenex è il sistema operativo che ha visto i primi programmi di posta elettronica, SNDMSG e READMAIL, oltre all’uso del simbolo “@” sugli indirizzi di posta elettronica), e usava l’ARPANET (predecessore dell’attuale Internet) per infettare altri computer DEC PDP-10 che eseguono il TENEX.
Creeper, una volta che aveva “infettato” un altro computer, scriveva il seguente messaggio “I’M THE CREEPER : CATCH ME IF YOU CAN”, ovvero “sono il Creeper, prendimi se puoi”.

Un modulo continuo con la stampa di Creeper
Il Creeper, subito dopo aver mostrato il messaggio di testo, iniziava a stampare un file (come riportato sopra), ma poi si fermava fino a quando non trovava un altro sistema Tenex, sul quale aprire una nuova connessione, trasferirsi sull’altra macchina e quindi ricominciare tutto da capo. Insomma, ben diverso dagli attuali ransomware, non è vero?
Il programma raramente si è replicato da solo, piuttosto si è “spostato” da un sistema all’altro, tentando di rimuoversi dai sistemi precedenti mentre si propagava in avanti, quindi Creeper non ha installato più istanze di se stesso su diversi obiettivi e probabilmente è ritornato sulle stesse macchine più di una volta.
Le tecniche sviluppate in Creeper sono state successivamente utilizzate nel McROSS “Multi-computer Route Oriented Simulation System”, un simulatore di traffico aereo, per consentire a parti della simulazione di muoversi attraverso la rete.
Non è chiaro quanti danni (se presenti) il Creeper abbia effettivamente causato. La maggior parte delle fonti afferma che il worm era poco più di un fastidio. Alcune fonti affermano che Creeper si è replicato così tante volte, che ha spiazzato altri programmi, ma l’entità del danno non è specificata. Ad ogni modo, è stato subito rivelato il problema chiave, ovvero il controllo di questi programmi malevoli.
Il programma Creeper ha portato a ulteriori lavori, inclusa una versione di un collega di Thomas, Ray Tomlinson (l’inventore della posta elettronica), che non solo si è mosso attraverso la rete, ma si è anche replicato.
Ma per completare questo Creeper “potenziato”, è stato creato il programma Reaper, che si muoveva attraverso la rete, replicandosi, cercando di trovare delle copie di Creeper attive e quindi disconnetterle.
Quindi, se Creeper è stato il primo worm, allora Reaper è stato il primo software antivirus.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeÈ stata scoperta una serie di vulnerabilità nel popolare ecosistema di distributori automatici di cibo per animali domestici Petlibro. Nel peggiore dei casi, queste vulnerabilità consentivano a un aggressore di accedere all’account di qualcun altro,…
CybercrimeNel corso della prima metà di dicembre, un’azienda cinese impegnata nell’assemblaggio di dispositivi per Apple è stata colpita da un attacco informatico avanzato che potrebbe aver esposto informazioni sensibili legate a una linea produttiva. L’episodio…
Cyber ItaliaUn post apparso su BreachForums, noto forum underground frequentato da attori della cybercriminalità informatica, ipotizza una presunta compromissione dei sistemi del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano (MEF). La segnalazione effettuata da un membro della…
CybercrimeAnalisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…
HackingQuesto articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…