
Redazione RHC : 16 Giugno 2025 11:25
Due membri democratici del Congresso hanno chiesto una revisione completa del programma chiave Common Vulnerabilities and Exposures (CVE) del Government Accountability Office (GAO), citando l’interruzione dei finanziamenti federali e le potenziali minacce all’intero ecosistema di sicurezza informatica che sostiene il sistema.
I deputati Bennie Thompson e Zoe Lofgren hanno inviato una lettera al revisore generale Eugene Dodaro esprimendo preoccupazione per il fatto che il taglio dei finanziamenti potrebbe paralizzare il flusso di informazioni fondamentali sulle minacce informatiche, da cui dipendono sia il settore privato sia le agenzie governative.
Il finanziamento per il programma CVE è terminato nell’aprile 2025. La situazione è stata temporaneamente salvata dall’agenzia CISA, che ha stanziato fondi per 11 mesi. Tuttavia, la sostenibilità futura del programma rimane incerta. In questo contesto, i membri del Congresso hanno chiesto un’analisi dell’efficacia di tutte le iniziative governative a sostegno del CVE e del National Vulnerability Database (NVD).
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La lettera si concentra in particolare sulla collaborazione tra diverse agenzie governative, tra cui il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) (che include il CISA), e sul ruolo del National Institute of Standards and Technology (NIST), responsabile della gestione dei database sulle vulnerabilità. Gli autori della lettera sottolineano che programmi come CVE sono un pilastro degli sforzi per ridurre i rischi informatici a livello globale. Senza tali sistemi per il rilevamento tempestivo e la diffusione di informazioni sulle vulnerabilità, aziende ed enti governativi sono vulnerabili agli attacchi.
Nel frattempo, anche la situazione alla CISA è tutt’altro che stabile. L’agenzia ha registrato licenziamenti, anche ai vertici. Diversi funzionari di alto rango hanno lasciato l’agenzia negli ultimi mesi. Queste perdite di personale coincidono con una crisi di bilancio: l’amministrazione di Donald Trump ha proposto tagli massicci ai finanziamenti dell’agenzia.
La situazione relativa agli eventi CVE non è solo una questione tecnica, ma un indicatore dell’atteggiamento dello Stato nei confronti della sicurezza informatica in generale.
Non solo le aziende IT, ma anche la protezione delle infrastrutture critiche del Paese dipendono dalla salvaguardia e dal funzionamento stabile di questo programma. Se controversie di bilancio e crisi di gestione continueranno a minacciarne l’esistenza, ciò potrebbe creare un vuoto pericoloso nel sistema globale di risposta alle vulnerabilità.
In questo clima di incertezza sul futuro del National Vulnerability Database (NVD) statunitense, l’Europa dovrebbe cogliere l’occasione per accelerare lo sviluppo e il rafforzamento del proprio sistema: l’EU Vulnerability Database (EUVD), promosso da ENISA. Attualmente, questa piattaforma in fase embrionale è più una dichiarazione d’intenti che una reale infrastruttura operativa, ancora lontana dall’efficienza, dalla diffusione e dalla maturità del database gestito dal NIST negli Stati Uniti. L’assenza di un’alternativa pienamente europea mette a rischio la capacità del continente di rispondere rapidamente alle minacce informatiche in caso di blackout o rallentamenti da parte del sistema americano.
Per una questione di sovranità tecnologica e sicurezza nazionale, è cruciale che l’Unione Europea investa risorse significative nel potenziamento dell’EUVD, rendendolo il punto di riferimento centrale per tutte le agenzie, CERT e aziende europee. Questo permetterebbe di ridurre la dipendenza strategica dagli Stati Uniti in un settore chiave come quello della gestione delle vulnerabilità, e garantirebbe una risposta più coordinata, resiliente e autonoma alle minacce cyber, soprattutto in uno scenario geopolitico sempre più instabile.
Redazione
Microsoft Teams riceverà un aggiornamento a dicembre 2025 che consentirà di monitorare la posizione dei dipendenti tramite la rete Wi-Fi dell’ufficio. Secondo la roadmap di Microsoft 365 , “quan...

Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, ...

Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta esser...

Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggia...

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice ...