Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Crowdstriker 970×120
Redhotcyber Banner Sito 320x100px Uscita 101125
Digital Crime: la detenzione e diffusione abusiva dei codici di accesso ai sistemi informatici

Digital Crime: la detenzione e diffusione abusiva dei codici di accesso ai sistemi informatici

16 Maggio 2024 07:36

Art.615-quater c.p. : Chiunque al fine di procurare a sé o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno, abusivamente si procura, riproduce, diffonde, comunica o consegna codici , parole chiave o altri mezzi idonei all’accesso ad un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ,o comunque fornisce indicazioni o istruzioni idonee al predetto scopo, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa sino a euro 5.164. La pena è della reclusione da uno a due anni e della multa da euro 5.164 a euro 10.329 se ricorre taluna delle circostanze di cui ai numeri 1)e 2) del quarto comma dell’art.617-quater.

Il contenuto della norma

            La riuscita dell’intrusione nel sistema dipende  sovente dall’impiego di passwords, sottratte o scoperte con facilità. Per tali ragioni, il legislatore è intervenuto anche in questo ambito  sanzionando la detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici .

La norma intende tutelare tutti quei mezzi che consentono di accedere ad un sistema, considerando tali i codici e le parole chiave. Alla stessa pena soggiace chi si procura, riproduce, diffonde, comunica o  consegna codici o parole chiave. E’ punita, altresì, la divulgazione di informazioni tecniche riservate che, pur non consistendo direttamente nella comunicazione o consegna del codice di accesso, svelino il metodo attraverso il quale si possa raggiungere il medesimo scopo.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

            La disposizione contempla anche la punizione per chi consente ad altri di compiere le azioni sopra elencate, fornendo istruzioni tecniche su come ottenere i codici. Tuttavia, il reato non sussiste se tali comportamenti non generano un beneficio personale o per altri, o se in ogni caso non causano danni a terzi.

            Il secondo comma  prevede sanzioni più severe se il fatto è posto a danno “di un sistema informatico o telematico utilizzato dallo Stato o da altro ente pubblico o da impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità” o è commesso “da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, ovvero con abuso della qualità di operatore del sistema” (n.2 quarto comma art.617-quater ).

Cosa dice la giurisprudenza

La norma ha dato seguito a diversi interventi giurisprudenziali volti a chiarirne il contenuto e la latitudine.

Si è a tal riguardo precisato come non configuri il reato de quo il possesso di un decodificatore di segnali satellitari e di schede per la ricezione degli stessi(cosiddette pic-card o smart- card), atteso che con tali strumenti non si viola alcun domicilio informatico, protetto da misure di sicurezza, ma si utilizzano irregolarmente servizi di trasmissione o comunicazione ad accesso condizionato, contravvenendo in tal modo a disposizioni sul diritto d’autore di cui all’art.6 del D.Lgs 15 novembre 2000 n.373, sanzionato solo in via amministrativa prima dell’entrata in vigore della legge 7 febbraio 2003 n.22 (Cass., Sez.V, sent.22319/03; in senso contrario Cass., Sez.V, sent. n.24847/02; Cass. Sez. V,sent. n.4389/98).

Al contrario rientra nella previsione della norma la condotta di colui che si procuri abusivamente il numero seriale di un apparecchio telefonico cellulare appartenente ad altro soggetto, poiché attraverso la corrispondente modifica del codice di un ulteriore apparecchio (cosiddetta clonazione) è possibile realizzare un illecita connessione alla rete di telefonia mobile, che  costituisce un sistema telematico protetto, anche con riferimento alle banche concernenti i dati esteriori delle comunicazioni,gestite mediante tecnologie informatiche. Ne consegue che l’acquisto consapevole a fini di profitto di un telefono cellulare predisposto per l’accesso alla rete di telefonia mediante i codici di altro utente(clonato) integra il delitto di ricettazione(art.648 c.p.), di cui costituisce reato presupposto quello ex art.615- quater c.p.( Cass., Sez.II, sent. n.36288/00).

            Quanto alle differenze con il reato di uso illecito di carte di credito o di pagamento (art.12 del D.L.3 maggio 1991,n.143,convertito nella legge 5 luglio 1991,n. 197) è stato chiarito che rientra nella previsione dell’art.12 e non in quella dell’art.615 – quater la condotta di chi procede a ricaricare il cellulare utilizzando indebitamente codici relativi a carte di credito fraudolentemente sottratte da altri a chi le deteneva legittimamente, dovendosi ritenere che,ai sensi del citato art. 12, la scheda prepagata sia un documento analogo alle carte di credito o di pagamento,che abilita alla prestazione dei sevizi telefonici. Nel caso di specie, la Corte ha escluso la configurabilità del reato di ricettazione, dal momento che l’imputato non aveva ricevuto denaro o cose provenienti da reato, ma aveva semplicemente numeri di codici fornitigli da altri soggetti; inoltre, ha pure escluso la sussistenza dei delitti di accesso abusivo ad un sistema informatico e di detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici nonché di frode informatica, in quanto non vi era stata alcuna condotta diretta ad introdursi abusivamente nel sistema informatico del gestore del servizio telefonico e neppure alterazione del funzionamento del medesimo sistema al fine di conseguire un ingiusto profitto (Cass., Sez.II, sent. n.32440/00).

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • codici di accesso
  • digital crime
  • giurisprudenza
  • legge
  • normative
  • Password
  • sicurezza informatica
  • utenze
Immagine del sito
Avvocato penalista e cassazionista, noto anche come docente di Diritto Penale dell'Informatica, ha rivestito ruoli chiave nell'ambito accademico, tra cui il coordinamento didattico di un Master di II Livello presso La Sapienza di Roma e incarichi di insegnamento in varie università italiane. E' autore di oltre cento pubblicazioni sul diritto penale informatico e ha partecipato a importanti conferenze internazionali come rappresentante sul tema della cyber-criminalità. Inoltre, ha collaborato con enti e trasmissioni televisive, apportando il suo esperto contributo sulla criminalità informatica.

Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
Il Cybercrime cerca Dipendenti Infedeli. Aumento delle richieste nelle underground
Redazione RHC - 27/12/2025

La comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…

Immagine del sitoCyberpolitica
La guerra dell’energia invisibile: come la Cina controlla il cuore dell’IA occidentale
Redazione RHC - 27/12/2025

Nella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…

Immagine del sitoInnovazione
Non mangiano, dormono e sbagliano: i soldati della Cina al confine saranno robot
Redazione RHC - 26/12/2025

Il confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…

Immagine del sitoCultura
Dal Game of Life al simbolo degli hacker: la vera storia del Glider
Massimiliano Brolli - 26/12/2025

La cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…