
Da febbraio 2024, il Chrome Web Store ha iniziato a distribuire componenti aggiuntivi dannosi per il browser, camuffati da utili utility, ma in realtà utilizzati per rubare dati, dirottare sessioni ed eseguire codice arbitrario. Questi componenti aggiuntivi sono creati da un gruppo sconosciuto e sono rivolti a utenti che cercano strumenti di produttività, servizi VPN, piattaforme bancarie e crittografiche, nonché strumenti per l’analisi e la creazione di contenuti multimediali.
Secondo il team di DomainTools Intelligence, gli aggressori stanno creando siti web falsi che sembrano servizi reali come DeepSeek, Manus, DeBank, FortiVPN e Site Stats. Queste pagine reindirizzano gli utenti a estensioni false nel Chrome Web Store che sembrano svolgere le funzioni promesse. Tuttavia, oltre a questo, rubano cookie, login e password, iniettano pubblicità, reindirizzano il traffico verso risorse dannose e interferiscono con il contenuto delle pagine web utilizzando la manipolazione del DOM.
Il pericolo è aggravato dal fatto che queste estensioni si assegnano privilegi eccessivi nel file manifest.json. Ciò consente loro di accedere a tutti i siti visitati dall’utente, scaricare codice arbitrario da server remoti, utilizzare WebSocket per instradare il traffico e persino aggirare la protezione della Content Security Policy tramite il gestore di eventi “onreset” incorporato negli elementi DOM temporanei.
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Non si sa ancora esattamente come gli utenti arrivino su pagine dannose, ma si presume che vengano utilizzati schemi standard: phishing, pubblicità e link sui social network. DomainTools ha scoperto che i siti contengono spesso tracker di Facebook, che potrebbero indicare una promozione tramite piattaforme Meta: pagine, gruppi e campagne pubblicitarie.
Nonostante gli sforzi di Google per rimuovere le estensioni dannose dal suo store, i criminali informatici dispongono ancora di un’infrastruttura molto vasta: oltre 100 siti falsi ed estensioni correlate. Grazie ai siti web e all’inserimento nell’archivio delle estensioni ufficiale, gli aggressori possono comparire nei risultati di ricerca sia su Internet sia all’interno dello stesso Chrome Web Store, creando l’illusione di legittimità.
Si consiglia agli utenti di scaricare componenti aggiuntivi solo da sviluppatori affidabili, di leggere attentamente le recensioni, di analizzare le autorizzazioni richieste e di evitare estensioni il cui nome o logo ricorda prodotti popolari ma presenta piccole differenze.
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