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Fine delle Broken Access Control? Scoperte 15 CVE con strumenti di AI

Redazione RHC : 29 Luglio 2024 08:03

Palo Alto Networks sta sviluppando tecnologie di sicurezza che usano l’intelligenza artificiale. Nel 2023, i ricercatori dell’azienda hanno creato uno strumento automatizzato per il rilevamento delle vulnerabilità BOLA (Broken Object-Level Authorization). Questo strumento è stato applicato al progetto open source Easy!Appointments, dove sono state identificate 15 vulnerabilità.

Easy!Appuntments è una popolare app per la gestione e la pianificazione degli appuntamenti che si sincronizza con Google Calendar e CalDAV. Le vulnerabilità scoperte hanno consentito agli utenti con privilegi limitati di visualizzare e modificare gli appuntamenti creati da utenti più privilegiati, come amministratori e fornitori di servizi.

Tutte le vulnerabilità classificate da CVE-2023-3285 a CVE-2023-3290 e da CVE-2023-38047 a CVE-2023-38055 sono state risolte nella versione 1.5.0. Le organizzazioni sono fortemente incoraggiate ad aggiornare Easy!Appuntments a questa versione o successiva.


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Tra i problemi rilevati: la possibilità di creare ed eliminare utenti privilegiati, modificare le impostazioni di sistema e gestire i dati di altri utenti. Ad esempio, la vulnerabilità CVE-2023-38049 consente a un utente con privilegi limitati di modificare o eliminare gli appuntamenti creati da un amministratore.

Lo strumento di rilevamento delle vulnerabilità si basa sull’uso dell’intelligenza artificiale. Ciò consente di identificare in modo efficace le vulnerabilità BOLA difficili da rilevare manualmente a causa della complessità della logica delle moderne applicazioni web.

BOLA (Broken Object-Level Authorization), noto anche come IDOR (Insecure Direct Object References), è un tipo comune di vulnerabilità nelle API e nelle applicazioni web moderne. Si colloca al primo posto nella Top 10 delle API OWASP ed è al quarto posto tra le vulnerabilità segnalate più frequentemente sulla piattaforma HackerOne.

BOLA si verifica quando un’applicazione non verifica se l’utente dispone dei diritti necessari per accedere, modificare o eliminare un oggetto. Ciò potrebbe portare alla fuga di dati, alla modifica dei dati o persino al completo controllo dell’account.

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