Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Flowmon, il software di monitoraggio di rete è afflitto da una vulnerabilità critica

Sandro Sana : 27 Aprile 2024 17:14

La falla di sicurezza, identificata come CVE-2024-2389, permette agli aggressori di eseguire comandi di sistema arbitrari sulle macchine che ospitano il software.

Che cos’è Flowmon e perché è importante?

Flowmon è una soluzione di monitoraggio delle prestazioni di rete che supporta le aziende nell’ottimizzare le loro infrastrutture, nell’individuare e prevenire le anomalie, nel controllare il traffico e nel proteggere i dati. Oltre 1.500 aziende in tutto il mondo usano il software, tra cui importanti organizzazioni come Vodafone, Orange, KBC e l’Università di Oxford.

Flowmon usa una tecnologia chiamata NetFlow, che permette di raccogliere e analizzare i dati sul flusso del traffico di rete, offrendo informazioni dettagliate sulle prestazioni, i problemi e le minacce.

Qual è la vulnerabilità scoperta e come funziona?


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
Ascoltando i nostri Podcast
Seguendo RHC su WhatsApp
Seguendo RHC su Telegram
Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.


La vulnerabilità, identificata come CVE-2024-2389, è stata scoperta da un ricercatore di sicurezza indipendente, che ha segnalato il problema a Progress Software, la società che sviluppa e distribuisce Flowmon. Si tratta di una vulnerabilità di iniezione di comandi del sistema operativo, che permette a un utente non autenticato di accedere al sistema tramite l’interfaccia di gestione di Flowmon e di eseguire comandi di sistema arbitrari.

Questo significa che un attaccante potrebbe, ad esempio, leggere, modificare o cancellare file, installare malware, cambiare le impostazioni di rete o ottenere l’accesso a root. Questo tipo di vulnerabilità è particolarmente pericoloso perché può consentire agli aggressori di ottenere dati sensibili e configurazioni di rete, facilitando attacchi più ampi e potenzialmente distruttivi.

Come si può prevenire o mitigare il rischio?

Il problema riguarda le versioni di Flowmon precedenti alla 11.1.14 e alla 12.3.5. Progress Software ha prontamente informato gli utenti della vulnerabilità il 4 aprile, sollecitando gli amministratori di sistema ad aggiornare alle versioni più recenti, che includono le correzioni necessarie.

L’aggiornamento è fortemente raccomandato, in quanto elimina la possibilità di sfruttare la vulnerabilità. Inoltre, è stato rilasciato un exploit proof-of-concept che dimostra come un attaccante possa sfruttare questa vulnerabilità per piantare una webshell e scalare i privilegi a root.

È importante notare che, nonostante la gravità della vulnerabilità, non ci sono stati rapporti di sfruttamento attivo al momento della pubblicazione. Tuttavia, questo non significa che il rischio sia nullo, e le aziende devono essere vigili e pronte a reagire rapidamente quando vengono identificate vulnerabilità critiche come questa, per proteggere i propri dati e quelli dei loro clienti.

Quali sono le implicazioni e le lezioni da trarre da questo incidente?

Questo incidente mette in luce l’importanza di mantenere i sistemi aggiornati e di seguire le migliori pratiche di sicurezza informatica. Le vulnerabilità di software possono essere scoperte in qualsiasi momento e da chiunque, e possono avere conseguenze gravi se non vengono risolte tempestivamente.

Le aziende che utilizzano Flowmon, o qualsiasi altra soluzione di monitoraggio di rete, devono assicurarsi di applicare le patch di sicurezza non appena disponibili, di monitorare costantemente le attività anomale e di implementare misure di difesa a più livelli, come firewall, antivirus e backup. Inoltre, devono educare i propri dipendenti e clienti sull’importanza della sicurezza informatica e sulle buone pratiche da seguire, come usare password forti e uniche, evitare di cliccare su link o allegati sospetti e segnalare qualsiasi incidente o sospetto di violazione.

Conclusione

La sicurezza informatica è una sfida sempre più rilevante e urgente per le aziende di tutti i settori e le dimensioni. L’incidente di Flowmon dimostra che nessun sistema è immune dalle minacce e che la prevenzione, il rilevamento e il recupero sono aspetti fondamentali di una strategia di sicurezza efficace. Le aziende devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri dati e quelli dei propri clienti, e di investire nelle soluzioni e nelle competenze necessarie per farlo.

Solo così potranno garantire la continuità del business, la fiducia dei consumatori e la conformità alle normative in un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso. CVE-2024-2389 è un promemoria severo che la sicurezza informatica è una responsabilità continua e che la minaccia di attacchi cibernetici è sempre presente. Gli aggiornamenti tempestivi e la consapevolezza delle minacce sono essenziali per difendersi da potenziali compromissioni.

Sandro Sana
Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab e direttore del Red Hot Cyber PodCast. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro ISACA. Fa parte del Comitato Scientifico del Competence Center nazionale Cyber 4.0, dove contribuisce all’indirizzo strategico delle attività di ricerca, formazione e innovazione nella cybersecurity.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Se Flash è morto, ecco a voi l’SVG Assassino! Il phishing 2.0 è in alta definizione
Di Redazione RHC - 05/09/2025

I criminali informatici hanno lanciato una nuova ondata di attacchi che utilizzano file SVG per distribuire pagine di phishing. Gli esperti di VirusTotal hanno segnalato che gli aggressori si spaccian...

Supercomputer: l’Italia al sesto e decimo posto nella classifica TOP500 del 2025
Di Redazione RHC - 05/09/2025

Il mondo dei supercomputer è entrato nell’era dell’exascale computing. La classifica TOP500 di giugno per il 2025 ha registrato tre sistemi americani ai vertici, un debutto clamoroso dall’Europ...

16 miliardi di credenziali rubate da Apple, Meta e Google in vendita per 121.000 dollari
Di Redazione RHC - 05/09/2025

Il team di Darklab, la community di esperti di threat intelligence di Red Hot Cyber, ha individuato un annuncio sul marketplace del dark web “Tor Amazon”, l’analogo criminale del celebre e-comme...

Dal Commodore 64 a GitHub! Il BASIC di Gates e Allen diventa open source dopo 48 anni
Di Redazione RHC - 04/09/2025

Microsoft ha ufficialmente reso pubblico il codice sorgente della sua prima versione di BASIC per il processore MOS 6502, che per decenni è esistito solo sotto forma di fughe di notizie, copie da mus...

Nuova Campagna MintsLoader: Buovi Attacchi di Phishing tramite PEC sono in corso
Di Redazione RHC - 04/09/2025

Dopo una lunga pausa estiva, nella giornata di ieri il CERT-AgID ha pubblicato un nuovo avviso su una nuova campagna MintsLoader, la prima dopo quella registrata lo scorso giugno. Rispetto alle preced...