Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
I server VMware ESXi compromessi, ora possono essere ripristinati gratuitamente, con l’ausilio di uno script della CISA

I server VMware ESXi compromessi, ora possono essere ripristinati gratuitamente, con l’ausilio di uno script della CISA

Redazione RHC : 8 Febbraio 2023 12:56

Gli esperti del Department of Homeland Security Cybersecurity and Infrastructure Protection Agency (DHS CISA) degli Stati Uniti hanno preparato uno script per ripristinare i server VMware ESXi che sono stati crittografati a seguito dei recenti attacchi ransomware ESXiArgs.

Come abbiamo riportato, per quanto riguarda l’Italia, le analisi del team di Red Hot Cyber hanno identificato solo 20 server crittografati, che poi sono calati a 16 nella giornata di ieri.

Tutto questo a causa di un attacco che ha coinvolto i server VMware ESXi, i quali sono stati violati dal nuovo ransomware ESXiArgs come parte di una campagna di hacking su larga scala. 




Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. 
Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
 Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. 
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Gli aggressori hanno sfruttato una vulnerabilità vecchia di due anni (monitorata come CVE-2021-21974) che consentiva loro di eseguire comandi remoti su server vulnerabili attraverso il servizio OpenSLP (porta 427). 

Allo stesso tempo, gli sviluppatori di VMware hanno sottolineato che gli hacker sicuramente non hanno utilizzato alcuna vulnerabilità zero-day e OpenSLP dopo il 2021 è generalmente disabilitato per impostazione predefinita.

Cioè, gli aggressori hanno preso di mira prodotti che erano “significativamente obsoleti”, e di questi dalle nostre analisi ne risultavano parecchi compromessi (oltre 2000, poi arrivati a circa 3000). Infatti, secondo CISA, circa 2.800 server sono stati violati a livello mondiale con un picco in Francia.

Poco dopo l’inizio degli attacchi, Enes Sonmez, CTO di Yöre Grup, ha pubblicato un’ampia guida in cui ha descritto un metodo che consente agli amministratori VMware di decrittografare i server interessati, recuperando gratuitamente le loro macchine virtuali, senza pagare il riscatto di 2 bitcoin.

Il fatto è che sebbene molti dispositivi siano stati crittografati, si può affermare che la campagna dannosa nel suo complesso non ha avuto successo: gli aggressori non sono riusciti a crittografare i file flat in cui sono archiviati i dati del disco virtuale.

Tuttavia, il metodo descritto da Sonmez e dai suoi colleghi per il ripristino di macchine virtuali da file flat non crittografati si è rivelato troppo complicato per molti. Pertanto, gli esperti CISA hanno preparato uno script speciale per il ripristino dei server interessati, con il quale dovrebbero esserci molti meno problemi, poiché automatizza l’intero processo.

“Questo strumento funziona ripristinando i metadati della macchina virtuale da dischi virtuali che non sono stati crittografati da malware

spiegano gli esperti.

Su GitHub è inoltre stata pubblicata una guida dettagliata all’utilizzo di questo script. 

CISA incoraggia gli amministratori a rivedere e studiare lo script prima di iniziare il recupero per capire come funziona ed evitare possibili complicazioni.

Si consiglia inoltre vivamente di eseguire prima un backup dei file, per evitare di incorrere ad una ulteriore compromissione.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Servizi RDP esposti nel mirino! Una botnet di 100.000 IP scandaglia la rete
Di Redazione RHC - 11/10/2025

Negli Stati Uniti, una vasta campagna coordinata tramite botnet sta prendendo di mira i servizi basati sul protocollo Remote Desktop Protocol (RDP). Un pericolo notevole è rappresentato dalla scala e...

Lombardia nel mirino! Attenzione ai messaggi di phishing averte la Polizia Postale
Di Redazione RHC - 11/10/2025

Un’ondata di messaggi di phishing sta colpendo in questi giorni numerosi cittadini lombardi. Le email, apparentemente inviate da una società di recupero crediti, fanno riferimento a presunti mancat...

Zero-Day in Oracle E-Business Suite sotto attacco: Clop Sfrutta il CVE-2025-61882
Di Redazione RHC - 10/10/2025

La scorsa settimana, Oracle ha avvisato i clienti di una vulnerabilità zero-day critica nella sua E-Business Suite (CVE-2025-61882), che consente l’esecuzione remota di codice arbitrario senza aute...

Gli hacker etici italiani primi sul podio all’European Cybersecurity Challenge 2025
Di Redazione RHC - 09/10/2025

Dal 6 al 9 ottobre 2025, Varsavia è stata teatro della 11ª edizione della European Cybersecurity Challenge (ECSC). In un confronto serrato tra 39 team provenienti da Stati membri UE, Paesi EFTA, can...

1000 POS di negozi USA e UK violati e messi all’asta: “accesso totale” a 55.000 dollari
Di Redazione RHC - 09/10/2025

Un nuovo annuncio pubblicato su un forum underground è stato rilevato poco fa dai ricercatori del laboratorio di intelligence sulle minacce di Dark Lab e mostra chiaramente quanto sia ancora attivo e...