
I ricercatori di Proofpoint hanno scoperto una nuova campagna in cui gli aggressori utilizzano l’infrastruttura compromessa di una società di media statunitense per distribuire il framework SocGholish (noto anche come FakeUpdates) sui siti web di notizie statunitensi.

La società di media senza nome fornisce contenuti video e pubblicità alle principali testate giornalistiche. L’azienda serve diverse aziende negli Stati Uniti.
Un utente malintenzionato rintracciato da Proofpoint come TA569 ha iniettato codice dannoso in un file JavaScript sicuro che viene caricato dai siti web dei notiziari.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo file dannoso viene utilizzato per installare SocGholish.
Il framework SocGholish infetta i visitatori di un sito compromesso con malware camuffato da falsi aggiornamenti del browser forniti come archivi ZIP (come Chrome.Urdate.zip) tramite false notifiche di aggiornamento.
Il malware è stato installato sui siti Web di oltre 250 testate giornalistiche statunitensi, alcune delle quali tra le principali testate giornalistiche.
Sebbene il numero totale di media interessati sia attualmente sconosciuto, Proofpoint afferma di essere a conoscenza dei media interessati a New York, Boston, Chicago, Miami, Washington DC e altri paesi.
Secondo gli esperti, la situazione deve essere attentamente monitorata, poiché TA569 reinfetta gli stessi oggetti diversi giorni dopo che sono stati ripristinati.
In precedenza, è stata scoperta una campagna di distribuzione del ransomware Magniber che utilizzava aggiornamenti di Windows falsi.
Gli archivi ZIP dannosi scaricati contengono file JavaScript che avviano l’infezione da malware.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…