Redazione RHC : 27 Ottobre 2021 09:21
Lo strumento L0phtCrack, Il decennale strumento di controllo e ripristino delle password del famoso gruppo hacker L0pht, è ora finalmente disponibile per tutti in licenza open source.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
In breve, L0phtCrack è nato nel 1997 da un gruppo di hacker chiamato L0pht Heavy Industries. In particolare, la creazione dello strumento è attribuita a Peiter C. Zatko (con l’alias Mudge che parlò al senato degli Stati Uniti D’America della sicurezza di internet), il quale in seguito ha lavorato per la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), Google e, recentemente con Twitter.
L0phtCrack funge da strumento per valutare la sicurezza della password e recuperare le password perse tramite attacco di forza bruta, attacco del dizionario, attacco tramite rainbow table e altre tecniche.
Gli sviluppatori hanno continuato a mantenerlo aggiornato nel tempo, sebbene con molteplici cambiamenti rispetto alla sua origine. Ora, Christien Rioux (con l’alias ‘DilDog’ su Twitter) ha annunciato il rilascio in licenza open source, menzionando la necessità di manutentori e contributori attivi nel progetto.
L’ultima versione di L0phtCrack, la versione 7.2.0, è ora disponibile su GitLab.
Commentando questa decisione, Chris Wysopal, uno dei collaboratori di L0pht, ha dichiarato che Il team originale ha scoperto che ci voleva troppo tempo per supportare gli utenti con le modifiche del codice, ma non c’erano abbastanza entrate per assumere dipendenti a tempo pieno o addirittura dipendenti a contratto.
Pertanto, gli sviluppatori originali si aspettano ora una calorosa partecipazione da parte della comunità per l’espansione dell’ambito di questo strumento e della manutenzione.
Il gruppo hacker, si aspetterebbe anche un coinvolgimento di OWASP o simili, in modo da incentivare, coinvolgere e motivare. Ad esempio, lo strumento potrebbe essere “collegato” alla scansione delle vulnerabilità per la password e il controllo della rete.
Ma ricordiamoci anche, che in giro ci sono strumenti quali hashcat, altro strumento per il cracking delle password da tempo open source, utilizzato nelle attività di hacking quotidianamente da moltissime persone.
Secondo un nuovo rapporto del gruppo per i diritti umani Amnesty International, pubblicato dopo quasi due anni di ricerche sulla situazione, la Cambogia resta un punto caldo sulla mappa mondiale della...
Hunters International, il gruppo responsabile di uno dei più grandi attacchi ransomware degli ultimi anni, ha annunciato ufficialmente la cessazione delle sue attività. In una dichiarazione ...
I ricercatori di Okta hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...
Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...
La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006