Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

La privacy? Serve proprio a chi non ha nulla da nascondere. Vediamo perché.

Stefano Gazzella : 22 Novembre 2022 08:36

Autore: Stefano Gazzella

Chi è solito contestare – spesso con eccessi che sfociano in un vero e proprio surreale negazionismo – il diritto alla privacy soprattutto in relazione alle attività di sorveglianza condotte in ambito pubblico, fa ricorso ad una frase di stile secondo la quale se non si ha nulla da nascondere non si deve avere alcun problema ad essere sotto controllo.

In risposta si può sempre scomodare la nota frase di Snowden: “Arguing that you don’t care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don’t care about free speech because you have nothing to say.”, ma è possibile andare oltre e offrirsi al confront.


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    Magari, ragionando con argomentazioni a contrario, per cui invece è proprio chi non ha nulla da nascondere ad avere le migliori ragioni per temere le invasioni della propria privacy. E al contrario, chi ha molto da nascondere ben poco si cura della privacy e delle sue regole.

    Infatti, chi ha qualcosa da nascondere tendenzialmente può fare ben poco affidamento al concetto di protezione dei dati personali che può regolamentare – e dunque: rendere lecito – gli accessi e non costituisce un impedimento tout court.

    Il concetto di protezione del dato non comporta un diritto di tipo proprietario né tantomeno può garantire in modo assoluto che l’interessato possa non conferire alcun dato di sé. Prevede che l’impiego dei dati sia conforme a determinati principi e in sicurezza, tutelando proprio la lecita circolazione. Componente che contrasta con l’esigenza di chi invece vuole esclusivamente celare un segreto e dunque escluderne radicalmente ogni possibilità di circolazione.

    Anche nell’approssimata declinazione del diritto a non rendere pubblico o accessibile un dato, la privacy poco giova a chi “ha qualcosa da nascondere” il quale svolge – in quanto interessato – un’autonoma valutazione dei rischi potendo lui soltanto prevedere gli impatti negativi che spesso sono celati nel movente della resistenza e del contrasto ad ogni possibilità di accesso ai propri segreti.

    Insomma, sembra che se questa privacy fosse strutturata per difendere chi ha qualcosa da nascondere, sarebbe piuttosto imperfetta e disfunzionale. Chi invece non ha nulla da nascondere ha un’aspettativa ed un affidamento proprio sulla liceità dei trattamenti svolti sui propri dati e ha molto da temere, ad esempio, sugli effetti distorsivi o dannosi derivanti da attività sproporzionate e illecite.

    Per concludere: anche i “puri di cuore” che non hanno nulla da nascondere subiscono impatti rilevanti di compressione dell’autonomia individuale per essere assoggettati ad una sorveglianza persistente ed invasiva. Spesso, in modo non percepito e indotto progressivamente.

    Con tanto di applausi scroscianti che venerano gli entusiasmi del tecnocontrollo sregolato o le derive della mercificazione digitale. Fra le pieghe delle narrazioni distopiche che oramai seguono il suono di pifferai che hanno saputo spostare la sede della propria fiaba da Hamelin alla Silicon Valley. O direttamente, nel web o all’interno di qualche metaverso.

    Stefano Gazzella
    Privacy Officer e Data Protection Officer, specializzato in advisoring legale per la compliance dei processi in ambito ICT Law. Formatore e trainer per la data protection e la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Giornalista pubblicista, fa divulgazione su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

    Lista degli articoli
    Visita il sito web dell'autore

    Articoli in evidenza

    Come previsto, il bug di WinRAR è diventato un’arma devastante per i cyber criminali
    Di Redazione RHC - 12/08/2025

    Come era prevedibile, il famigerato bug scoperto su WinRar, viene ora sfruttato attivamente dai malintenzionati su larga scala, vista la diffusione e la popolarità del software. Gli esperti di ES...

    Basta Dazi per 90 Giorni! Cina e USA raggiungono un accordo economico temporaneo
    Di Redazione RHC - 12/08/2025

    Il Governo della Repubblica Popolare Cinese (“Cina”) e il Governo degli Stati Uniti d’America (“USA”), secondo quanto riportato da l’agenzia di stampa Xinhua ...

    Microsoft sotto accusa in California per la fine del supporto di Windows 10
    Di Redazione RHC - 12/08/2025

    In California è stata intentata una causa contro Microsoft, accusandola di aver interrotto prematuramente il supporto per Windows 10 e di aver costretto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi...

    James Cameron: l’IA può causare devastazione come Skynet e Terminator
    Di Redazione RHC - 10/08/2025

    “Il sistema di difesa militare Skynet entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Comincerà ad autoistruirsi imparando a ritmo esponenziale e diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno...

    Gli EDR vanno ancora offline! Crescono le minacce con i figli di EDRKillShifter
    Di Redazione RHC - 10/08/2025

    Un nuovo strumento per disabilitare i sistemi EDR è apparso nell’ambiente dei criminali informatici , che gli esperti di Sophos ritengono essere un’estensione dell’utility ED...