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La sicurezza informatica nel 2025: un panorama di minacce in costante evoluzione e come difendersi

Redazione RHC : 17 Aprile 2025 15:30

Il Global Threat Report 2025 di CrowdStrike ha tracciato l’evoluzione e anticipato le sfide per la sicurezza informatica, ponendo attenzione sulla necessità di un ripensamento radicale delle strategie difensive tradizionali. Su questo e molto altro si confronterà un panel di esperti e aziende al CrowdTour, il 5 giugno a Milano.

Il Global Threat Report 2025 di CrowdStrike ha recentemente fotografato un panorama globale delle minacce informatiche in evoluzione. Nel 2024, la rapidità con cui gli attaccanti sono riusciti a sfruttare le vulnerabilità per insidiarsi nei sistemi è cresciuta, con un breakout timeminimo registrato di appena 51 secondi.

I cybercriminali, sempre più rapidi, sofisticati e organizzati, sfruttano le vulnerabilità degli ambienti cloud, le debolezze umane e tecnologie emergenti, prima tra tutte l’intelligenza artificiale generativa, per colpire le aziende ovunque e in ogni settore mettendo in luce l’esigenza non più trascurabile di mettere in pratica strategie di difesa più articolate.

L’intelligenza artificiale generativa: l’arma nelle mani degli attaccanti


Protagonista dell’indagine di CrowdStrike l’adozione su larga scala nel 2024 della GenAI da parte degli attaccanti informatici. L’AI ha notevolmente migliorato la qualità degli attacchi, in termini di automazione e scalabilità, generazione automatica di contenuti e di social engineering sempre più precisi. Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa sono stati usati infatti per scrivere e-mail di phishing più credibili, creare profili falsi, realizzare contenuti manipolatori e automatizzare la creazione di malware.


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Sono stati osservati in particolare gruppi nordcoreani, primo tra tutti FAMOUS CHOLLIMA, responsabile di aver utilizzato tecniche di social engineering per supportare la creazione di profili LinkedIn falsi, testi e risposte più credibili da utilizzare durante i colloqui di lavoro, utilizzando strumento di Gen AI. Con queste tecniche è stato possibile per questi criminali ingannare i recruiter, farsi assumere all’interno di grandi aziende come sviluppatori di software e tecnici IT e poi spedire i laptop aziendali in dotazione presso “Laptop farms” situate in paesi specifici per ottenere un IP pubblico di provenienza “trusted” (es. USA) e, una volta ottenuto l’accesso alle reti aziendali, installare strumenti di gestione remota (RMM) e estensioni del browser malevole per esfiltrare dati o eseguire altre attività malevole.

Le nuove frontiere dello spionaggio: la Cina e il cloud nel mirino

Il report ha posto anche l’attenzione su un aumento significativo dell’attività malevola associata alla Cina, cresciuta del 150% su scala globale e fino al 300% in settori come finanza, media, manifattura, industria e ingegneria.

Anche il cloud è diventato un bersaglio privilegiato, poiché responsabile della creazione di superfici di attacco sempre più estese, ma anche di configurazioni spesso errate e vulnerabilità non patchate.

Gli attaccanti hanno sfruttato identità compromesse e l’exploitation of trust relationship, ovvero abusi dei rapporti di fiducia, per muoversi lateralmente e mantenere l’accesso alle risorse cloud. Sono aumentate le intrusioni SaaS, in particolare su piattaforme come Microsoft 365, spesso finalizzate a esfiltrare dati ai fini di estorsione o di accesso a terze parti.

Quali strategie difensive adottare in azienda

CrowdStrike non si limita ad analizzare l’evoluzione delle minacce nel corso del 2024, ma propone una serie di riflessioni, raccomandazioni e best practices per le organizzazioni:

  • Proteggere l’intero ecosistema delle identità adottando MFA resistenti al phishing, implementando politiche di accesso forti e utilizzando strumenti di rilevamento delle minacce alle identità integrati con piattaforme XDR
  • Eliminare i gap di visibilità cross-domain: modernizzando le strategie di rilevamento e risposta con soluzioni XDR e SIEM di nuova generazione, svolgendo threat hunting proattivo e utilizzando intelligence sulle minacce
  • Difendere il cloud come infrastruttura core: utilizzare CNAPP con capacità CDR, eseguire audit regolari per scoprire configurazioni errate e vulnerabilità non patchate
  • Dare priorità al patching dei sistemi critici e utilizzare strumenti come Falcon Exposure Management per concentrarsi sulle vulnerabilità ad alto rischio
  • Adottare un approccio basato sull’intelligence, integrare l’intelligence nelle operazioni di sicurezza, avviare programmi di consapevolezza degli utenti e svolgere esercitazioni di tabletop e red/blue teaming.

Appuntamento con il CrowdTour 2025 il prossimo 5 giugno a Milano

L’evento annuale di CrowdStrike farà tappa il prossimo 5 giugno presso PARCO Center Milano per un pomeriggio di full immersion nella cybersecurity.

L’azienda offrirà a professionisti, decision maker e aziende l’opportunità di confrontarsi direttamente con esperti internazionali, esplorare casi di successo e approfondire le più recenti innovazioni in ambito protezione degli endpoint, delle identità e delle infrastrutture cloud. L’evento rappresenterà anche un momento di networking per chi affronta quotidianamente le sfide della sicurezza, e di condivisione di esperienze reali, utile per lo sviluppo di strategie efficaci contro minacce tradizionali ed emergenti. Trovate tutte le informazioni sull’agenda e la possibilità di registrarsi a questo link.

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La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

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