
“Tutte le agenzie entro 30 giorni di calendario dall’emanazione di questa direttiva, identificheranno l’uso o la presenza di prodotti a marchio Kaspersky su tutti i sistemi informativi federali… Entro 60 giorni di calendario dall’emanazione di questa direttiva, le agenzie dovranno sviluppare e fornire al DHS un piano d’azione dettagliato per rimuovere e interrompere l’uso presente e futuro di tutti i prodotti a marchio Kaspersky”
Ha riportato recentemente il governo degli Stati Uniti D’America all’interno della “Binding Operational Directive 17-01” emessa dal Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS).
Questo anche sulla scia delle dichiarazioni di Eugene Kaspersky, CEO dell’omonima società, il quale si è rifiutato di prendere una posizione in relazione al Cremlino, per la sua invasione dell’Ucraina, che ha dato fuoco alla comunità della sicurezza informatica internazionale.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Kaspersky, è un marchio ben noto in tutto il mondo ed è sempre stato ossessionato dalle sue origini, anche se si è adoperato per rimuovere i legami con il governo russo, incluso lo spostamento della sua infrastruttura principale dalla Russia alla Svizzera.
Dobbiamo anche dire, che da qualche tempo gli hacktivisti filo-ucraini stanno indagando sui legami dell’azienda con il Cremlino.
“Sono sicuro che troverai relazioni interessanti in questo codice. Gloria all’Ucraina”
ha twittato NB65 un paio di giorni fa.

RHC aveva anticipato recentemente della fuga dei dati, ma ha cercato di analizzarla per comprendere effettivamente cosa contenesse al suo interno. Si tratta di un indice di informazioni disponibili online, inclusi markup HTML, script JavaScript, fogli di stile CSS e binari/librerie.
Pertanto sembra che NB65 abbia utilizzato un crawler sui sottodomini per trovare tutti gli indirizzi associati a kaspersky-labs.com e in seguito li abbia estratti per ottenere informazioni pubblicamente disponibili.

Sembrerebbe quindi che non ci sia nessun codice sorgente dalla pubblicazione di NB65, ma solo un web scraping dei sottodomini rilevati in chissà quale DNS.
Ma i dubbi di molte stati nazionali potrebbero essere sensate, in quanto un antivirus che gira a livello kernel, al quale viene mandato un aggiornamento che contiene un malware, potrebbe generare un attacco in supply chain.
Quindi la paura non è infondata di una violazione massiva delle PDL, ma che di fatto non è assolutamente differente da una violazione delle infrastrutture di aggiornamento massivo, come avvenuto con Solarwinds o Kaseya , effettuata da altri gruppi hacker Russi.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

VulnerabilitàÈ stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…
CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…