
Redazione RHC : 29 Agosto 2025 09:00
Negli ultimi mesi, come anticipato più volte su Red Hot Cyber, è emerso un nuovo fronte nello scenario del phishing aziendale: attacchi tramite Microsoft Teams in cui i malintenzionati si spacciano per personale IT o help desk. Approfittando delle funzionalità base della piattaforma, come la comunicazione esterna consentita per default, gli aggressori ingaggiano gli utenti con messaggi, chiamate o richieste di condivisione schermo, spesso inserendosi in modo insospettabile nella chat di Teams. L’efficacia di queste tattiche è cresciuta parallelamente all’adozione diffusa di Teams come strumento primario di lavoro collaborativo.
I danni possono concretizzarsi quando la vittima, convinta di aiutare un tecnico interno, accede alla condivisione o all’uso di strumenti di controllo remoto (come Quick Assist, AnyDesk o strumenti RMM). Questo consente agli attaccanti di installare malware, compromettere endpoint, disabilitare protezioni e avanzare lateralmente nella rete aziendale. Una campagna, denominata VEILDrive, ha mostrato come l’attaccante abbia sfruttato un account precedentemente compromesso per inviare messaggi di phishing attraverso Teams e ottenere così l’accesso iniziale.

Un modus operandi frequentemente osservato prevede un’email bombing, ovvero un’inondazione di mail in breve tempo – anche migliaia in pochi minuti – per creare un senso d’urgenza e spingere le vittime a cercare aiuto tecnico.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference! Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Gli aggressori sfruttano questo pretesto per contattarli via Teams. In questo contesto, le vittime ricevono messaggi da domini .onmicrosoft.com non verificati ma che includono parole come “helpdesk”, “IT” o “support”, aumentando il rischio di confusione.
Gli aggressori iniziano talvolta compromettendo account Teams interni o creando tenant Entra ID autonomi, spesso usando domini .onmicrosoft.com, soprattutto in assenza di configurazioni personalizzate. Le differenze tra account personali, licenze di prova e tenant aziendali influiscono poi sui log generati e sulle funzionalità disponibili.
Il phishing in chat one-to-one sfrutta la semplicità con cui, via Teams, si può cercare utenti esterni e inviare loro messaggi, abilità supportata dall’interfaccia della piattaforma. Anche se Microsoft attiva avvisi in caso di messaggi esterni o sospetti, questi possono essere aggirati in fasi successive dell’attacco.

I log di Microsoft 365 offrono tracce importanti per l’investigazione: eventi come ChatCreated, MessageSent, UserAccepted e TeamsImpersonationDetected permettono di ricostruire le conversazioni sospette, identificare clic sugli avvisi di comunicazione esterna, e persino rilevare tentativi di impersonificazione.
In caso di chiamate vocali (vishing), Teams non mostra avvisi sul lato vittima e i log rimangono limitati, generando soltanto eventi come ChatCreated e MessageSent, rendendo difficile distinguere queste chiamate dalle chat testuali. Inoltre, la condivisione dello schermo può essere abilitata facilmente se l’utente ci casca, mentre il controllo remoto è bloccato di default ma può essere attivato tramite policy, aumentando la superficie di attacco.
Per contrastare questa minaccia, Team AXON propone una logica di rilevamento basata su UEBA, arricchita con scoring e contesto: vengono identificati chat esterni inusuali, domini .onmicrosoft.com, pattern con keyword sospette (es. helpdesk), uso di caratteri non-ASCII (emoji), e picchi di TIMailData legati a email bombing. L’analisi considera anche eventi come UserAccepted, risposte dell’utente, o l’aggiunta di membri ai thread

Completano il quadro le soluzioni tecniche: l’impiego di un sistema di Endpoint Detection and Response (EDR) combinato con antivirus di nuova generazione (Next-Gen AV) è raccomandato. Questi strumenti possono bloccare comportamenti anomali, intercettare applicazioni malevole e sostenere le attività investigative post-evento.
Redazione
Il 18 novembre 2025, alle 11:20 UTC, una parte significativa dell’infrastruttura globale di Cloudflare ha improvvisamente cessato di instradare correttamente il traffico Internet, mostrando a milion...

Questo è il quinto di una serie di articoli dedicati all’analisi della violenza di genere nel contesto digitale, in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza co...

18 novembre 2025 – Dopo ore di malfunzionamenti diffusi, l’incidente che ha colpito la rete globale di Cloudflare sembra finalmente vicino alla risoluzione. L’azienda ha comunicato di aver imple...

La mattinata del 18 novembre 2025 sarà ricordata come uno dei blackout più anomali e diffusi della rete Cloudflare degli ultimi mesi. La CDN – cuore pulsante di milioni di siti web, applicazioni e...

La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...