Redazione RHC : 1 Marzo 2024 18:45
Brave ha presentato il suo assistente AI dal nome “Leo”, che è in grado di eseguire la maggior parte delle attività tipicamente gestite dai chatbot, ma con una maggiore enfasi sul mantenimento della privacy.
Il nuovo prodotto è già disponibile nella versione Android del browser Brave nell’ultimo aggiornamento 1.63, nonché nelle versioni desktop del browser, tra cui Windows, Linux e macOS. Il supporto iOS dovrebbe essere aggiunto un po’ più tardi.
Leo è in grado di eseguire un’ampia gamma di attività, tra cui riassumere informazioni su pagine Web e video, rispondere a domande sui contenuti presentati, tradurre pagine, scrivere codice, trascrivere clip video o audio e generare contenuto di testo.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Per chiamare l’assistente su un dispositivo mobile, basta aprire il menu del browser premendo il pulsante “⋮” e selezionare “Leo”. Nelle versioni desktop, digita semplicemente la tua richiesta nella barra degli indirizzi del browser e seleziona “Fai una domanda a Leo”.
Brave afferma che “Leo” si distingue dagli altri assistenti IA per la sua capacità di fornire risposte pertinenti e di alta qualità con meno errori grazie all’uso di diversi modelli linguistici avanzati come Mixtral 8x7B, Claude Instant e Llama 2 13B, che è Mixtral per impostazione predefinita.
Come accennato in precedenza, per impostazione predefinita l’assistente risponde utilizzando il modello AI avanzato di Mixtral, ma nella versione gratuita funziona lentamente.
Una volta scaduto il limite, l’assistente chiede all’utente di abbonarsi, oppure di passare a un modello gratuito più semplice, che, tra l’altro, funziona molto più velocemente rispetto alla versione di prova di Mixtral.
L’emergere di strumenti di intelligenza artificiale sui dispositivi mobili ha sollevato preoccupazioni sulla privacy dei dati, poiché questi strumenti spesso vengono eseguiti in background, monitorando tutte le interazioni dell’utente con contenuti e servizi.
Brave afferma che Leo è fondamentalmente diverso a questo riguardo, poiché incorpora rigorose misure di sicurezza che garantiscono la privacy consentendo allo stesso tempo di utilizzare tutta la potenza degli strumenti di intelligenza artificiale.
Tra le misure di sicurezza segnalate dagli sviluppatori ci sono le seguenti:
Come già accennato in apertura, la versione mobile di “Leo” è attualmente disponibile solo su Android. La versione iOS dovrebbe essere rilasciata entro poche settimane. Le versioni desktop, come notato in precedenza, dovrebbero funzionare per tutti gli utenti.
L’assistente AI “Leo” dimostra che le tecnologie di intelligenza artificiale e la protezione della privacy non si contraddicono a vicenda. Inoltre, la loro combinazione apre nuove possibilità per gli utenti, rendendo i prodotti più utili e più sicuri. Si tratta di un passo importante verso un uso responsabile dell’intelligenza artificiale a beneficio della società.
Innovazioni come queste forniscono un prezioso contributo alla definizione di un futuro più trasparente ed etico nel campo dell’intelligenza artificiale.
Il 66% dei docenti italiani afferma di non essere formato per insegnare l’IA e la cybersecurity. Se consideriamo le sole scuole pubbliche, la percentuale aumenta drasticamente al 76%. La domand...
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha partecipato questa mattina, alla Loggia dei Mercanti di Ancona, all’incontro “La cybersicurezza per lo sviluppo so...
Microsoft vuole rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti su Windows. L’azienda ha annunciato una nuova piattaforma di orchestrazione degli aggiornamenti che punta a trasfo...
Internet sta diventando giorno dopo giorno una vasta rete di sorveglianza. Di particolare preoccupazione è il fatto che le nuove tecnologie abbinate all’intelligenza artificiale ...
Nelle ultime settimane, Fortinet con il supporto di Red Hot Cyber, hanno dato vita a un progetto entusiasmante che ci è sempre stato a cuore: portare la cultura della cybersecurity nelle scuole p...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006