Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Banner Ancharia Mobile 1
Sui firewall di Palo Alto Networks, rilevata una Remote Code Execution da 9,8 di score.

Sui firewall di Palo Alto Networks, rilevata una Remote Code Execution da 9,8 di score.

11 Novembre 2021 11:50

È stata identificata una vulnerabilità nei firewall di Palo Alto Networks utilizzando GlobalProtect VPN che potrebbe essere sfruttata da un utente non autorizzato per eseguire codice arbitrario su dispositivi vulnerabili con privilegi di super utente.

La CVE-2021-3064 ha ottenuto un punteggio di 9.8 su CVSS e interessa PAN-OS 8.1. fino all’8.1.17.

“La catena delle vulnerabilità consiste in un metodo per aggirare i controlli effettuati da un server web esterno e un buffer overflow basato su stack. L’uso di una catena di vulnerabilità è stato dimostrato e consente di eseguire codice in remoto su firewall sia fisici che virtuali”

hanno spiegato gli esperti della società di sicurezza delle informazioni Randori, che ha scoperto la vulnerabilità.

La vulnerabilità è correlata a un buffer overflow che si verifica durante l’analisi dell’input dell’utente. Per sfruttare con successo questa vulnerabilità, un utente malintenzionato deve utilizzare un metodo chiamato HTTP Request Smuggling e avere accesso di rete al dispositivo tramite la porta 443 del servizio GlobalProtect.

Gli utenti sono fortemente incoraggiati a correggere la vulnerabilità il prima possibile. Come misura di mitigazione, Palo Alto Networks consiglia di abilitare le firme delle minacce per gli ID 91820 e 91855 nel traffico destinato al portale GlobalProtect e alle interfacce del gateway.I dettagli tecnici di CVE-2021-3064 non verranno rilasciati per 30 giorni per impedire agli aggressori di utilizzare la vulnerabilità per eseguire attacchi.

Sequenza temporale

  • 26-10-2020: Randori ha iniziato la ricerca iniziale su GlobalProtect.
  • 19/11/2020: Randori ha scoperto la vulnerabilità di buffer overflow;.
  • 20-11-2020: Randori ha scoperto la vulnerabilità di HTTP smuggling capability;
  • 1/12/2020: Randori ha iniziato l’uso della vulnerabilità come parte della piattaforma Red Team di Randori;
  • 2021-09-22: La vulnerabilità del buffer overflow è stata divulgata da Randori a PAN.
  • 2021-10-11: La capacità di smuggling capability HTTP è stata rivelata da Randori a PAN.
  • 2021-11-10: PAN ha rilasciato patch e un bollettino sulla sicurezza che assegna la vulnerabilità CVE-2021-3064;
  • 2021-11-10: pubblicazione del report.


B939cf 9267e6c5e50b4019a1514f27546075f1 Mv2

Per sfruttare questa vulnerabilità, un utente malintenzionato deve avere accesso di rete al dispositivo sulla porta del servizio GlobalProtect (porta predefinita 443).

Poiché il prodotto interessato è un portale VPN, questa porta è spesso accessibile tramite Internet. Sui dispositivi con ASLR abilitato (come sembra essere il caso nella maggior parte dei dispositivi hardware), lo sfruttamento è difficile ma possibile.

Sui dispositivi virtualizzati (firewall della serie VM), lo sfruttamento è significativamente più semplice a causa della mancanza di ASLR e Randori prevede che emergeranno exploit pubblici.

I ricercatori di Randori non hanno sfruttato il buffer overflow per ottenere l’esecuzione controllata del codice su alcune versioni di dispositivi hardware con CPU del piano di gestione basate su MIPS a causa della loro architettura big endian, sebbene l’overflow sia raggiungibile su questi dispositivi e possa essere sfruttato per limitare la disponibilità dei servizi.

B939cf D7c6ec63354e40b88deb7409d6cba353 Mv2

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…

Immagine del sitoInnovazione
Le botnet robot stanno arrivando! Gli umanoidi propagano malware autonomo
Redazione RHC - 24/12/2025

prima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…

Immagine del sitoCybercrime
Webrat: quando la voglia di imparare sicurezza informatica diventa un vettore d’attacco
Redazione RHC - 24/12/2025

C’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…

Immagine del sitoCybercrime
Cloud sotto tiro: la campagna PCPcat compromette 59.128 server in 48 ore
Redazione RHC - 24/12/2025

Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…

Immagine del sitoInnovazione
Piergiorgio Perotto, L’inventore del P101, Spiega il Perché l’Italia è Destinata ad Essere Un Perenne Follower
Massimiliano Brolli - 24/12/2025

Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…