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Tag: africa

25.000 Chilometri, è il nuovo cavo sottomarino Seacom2.0 per collegare Europa, Africa e Asia

Seacom, operatore africano di infrastrutture sottomarine, ha annunciato il lancio di Seacom 2.0, un sistema di cavi internazionali progettato per collegare Europa, Medio Oriente, Africa e Asia. Il progetto prevede un tracciato lungo 25.000 chilometri (15.534 miglia), dotato di 48 coppie di fibre ottiche, con 20 punti di atterraggio distribuiti in 15 paesi. Secondo la società, il nuovo cavo risponde alla domanda crescente di servizi per l’intelligenza artificiale, il cloud e il trasferimento di dati in tempo reale. Seacom dichiara che la rete potrebbe ridurre i costi di connettività fino al 300%, favorendo lo sviluppo di servizi cloud, fintech e dell’ecosistema tecnologico

Spionaggio digitale made in China: APT41 sfrutta SharePoint per infiltrarsi nei governi africani

Il gruppo informatico APT41, collegato alla Cina, ha lanciato una nuova operazione di spionaggio contro i servizi IT governativi in Africa, una svolta inaspettata per una regione precedentemente considerata un obiettivo improbabile. Gli specialisti di Kaspersky Lab hanno identificato l’attacco dopo aver rilevato attività sospette sulle workstation di un’organizzazione non identificata. Gli aggressori hanno utilizzato strumenti di amministrazione remota ed eseguito comandi per garantire la disponibilità dei loro server di controllo all’interno della rete compromessa. Successivamente è stato rivelato che il punto di ingresso era un host non rintracciabile, dove il framework Impacket, inclusi i moduli Atexec e WmiExec, veniva avviato nel

Crescita della criminalità informatica in Africa: sfide e soluzioni

La criminalità informatica, secondo l’Interpol, rappresenta ormai oltre il 30% dei reati denunciati in Africa occidentale e orientale, e il suo aumento è particolarmente significativo nel resto del continente. Ha citato dati relativi al 2024 affermando che: Per avere una comprensione più approfondita della criminalità informatica in Africa, bisogna analizzare il modo in cui gli hacker utilizzano strumenti open source offensivi per eseguire attacchi informatici contro le società finanziarie del continente. Tra le principali sfide che le forze dell’ordine africane devono affrontare, vi sono la mancanza di cooperazione tra le nazioni, l’inadeguatezza dei quadri giuridici e la carenza di infrastrutture per la

Ransomware in Africa: 50.000 attacchi ransomware in un anno! Sudafrica ed Egitto in testa

Secondo quanto riportato da Security Insider il 28 giugno, l’Interpol ha pubblicato di recente l’”Africa Cyber ​​Threat Assessment Report 2025″, che mostra come la percentuale di crimini informatici commessi in Africa sul totale dei crimini continui ad aumentare. Due terzi degli Stati membri africani intervistati hanno dichiarato che la criminalità informatica rappresenta una percentuale medio-alta di tutti i reati, raggiungendo il 30% nell’Africa occidentale e orientale. Le frodi online, in particolare gli attacchi di phishing, rappresentano il tipo di reato informatico più frequentemente segnalato in Africa, mentre restano diffusi anche il ransomware, la compromissione delle e-mail aziendali e la sextortion digitale. Neal

Operazione Serengeti in Africa: 1.000 hacker criminali arrestati e 193 milioni di dollari di danni!

Le forze dell’ordine africane hanno annunciato l’operazione Serengeti, durante la quale sono state arrestate più di 1.000 persone sospettate di coinvolgimento in attività di criminalità informatica. L’importo totale del danno finanziario causato è stimato a 193 milioni di dollari. L’operazione è stata coordinata da Interpol e Afripol ed è stata effettuata tra il 2 settembre e il 31 ottobre 2024. È stato riferito che il Serengeti “prendeva di mira principalmente i criminali associati a ransomware, attacchi BEC (compromissione della posta elettronica aziendale), estorsione digitale e frode online”. Distrutte 134.089 infrastrutture informatiche In totale, le autorità di 19 paesi africani hanno arrestato 1.006 sospetti e

Emergenza Internet in Africa: Cavi sottomarini danneggiati e connessioni interrotte

Nuovi danni ai cavi sottomarini che forniscono internet ai Paesi africani hanno sollevato nuovi timori sulla vulnerabilità delle reti del continente. Il danno segna la terza interruzione diffusa dall’inizio dell’anno. Gli utenti di Internet in Kenya, Uganda, Tanzania e Ruanda hanno registrato diversi livelli di interruzione tra domenica e lunedì a seguito dei tagli a due cavi sottomarini, EASSy (East Africa Submarine System) e Seacom. Secondo Cloudflare, un’azienda statunitense che si occupa di dati internet, le interruzioni hanno causato disagi anche in Mozambico, Malawi e Madagascar. L’autorità per le comunicazioni del Kenya ha dichiarato che il processo di recupero è iniziato, anche

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