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Tag: attacchi informatici

Zero Tollerance in Office! Microsoft bloccherà i link esterni in Excel per sicurezza

Microsoft continua a impegnarsi per contrastare i meccanismi potenzialmente pericolosi in Office e Windows annunciando nuove restrizioni in Excel. A partire da ottobre 2025, Microsoft adotterà misure drastiche per isolare Excel da fonti potenzialmente pericolose. La nuova policy di blocco dei collegamenti esterni a determinati tipi di file diventerà attiva per impostazione predefinita e raggiungerà tutti gli utenti di Excel in un’implementazione in più fasi che sarà completata entro luglio 2026. Ciò significa che tutte le cartelle di lavoro che fanno riferimento a tali formati smetteranno di aggiornare i dati o genereranno un errore #BLOCKED, eliminando un vettore di attacco precedentemente utilizzato

Mr Robot Insegna: un Raspberry Pi con supporto 4G usato dagli hacker per accedere alla rete di una banca

E’ stato segnalato da Group-IB che un Raspberry Pi con supporto 4G e’ stato sfruttato dal gruppo di pirati informatici UNC2891, conosciuto anche con il nome di LightBasin, al fine di superare le misure di sicurezza e accedere alla rete della banca. Attraverso la connessione allo stesso switch di rete del bancomat, il computer a scheda singola ha creato un varco nella rete interna della banca, permettendo ai malfattori di operare in modo laterale ed installare delle backdoor. I ricercatori, che hanno individuato la violazione durante l’esame di operazioni sospette sul sistema informatico della banca, hanno rilevato che l’attacco era finalizzato ad

Ti “vibra” l’E-mail! Una falla “hot” su Lovense espone le email degli utenti

La piattaforma Lovense che si è da tempo ritagliata una nicchia di mercato grazie ai sex toy controllati tramite app (tra cui modelle come Lush, Gush e Kraken), è affetta da un bug di sicurezza che consente di ottenere l’indirizzo email di chiunque utilizzando il nickname pubblico. La falla riguarda sia gli utenti abituali che le modelle che usano Lovense in streaming e show. Poiché i nickname sulla piattaforma sono spesso pubblici su forum o social media, gli aggressori possono facilmente abbinare i dati di accesso a indirizzi email reali, creando il rischio di doxxing e stalking. La vulnerabilità è stata scoperta

Nuovi Attacchi di Phishing tramite Falso Meeting su Zoom vogliono rubare le credenziali aziendali

Un attacco di phishing che imita una riunione urgente su Zoom viene utilizzato dai criminali informatici per rubare credenziali aziendali, utilizzando un’interfaccia falsificata così realistica che è quasi impossibile distinguerla da una vera videoconferenza. Cofense, l’azienda che ha scoperto la campagna, afferma di utilizzare un oggetto dell’email allarmante come “Situazione critica – Riunione di emergenza”, per indurre i destinatari a cliccare immediatamente sul link. Dopo aver cliccato sul link, l’utente vede quella che sembra una connessione alla riunione. Per un po’, vede persino una finta animazione di “partecipazione alla riunione” e un’interfaccia video con immagini di partecipanti che si suppone siano già

Il tuo smart TV ti sta spiando? La mancata sicurezza e le vulnerabilità critiche nei dispositivi IoT

I dispositivi intelligenti in rete non sono più semplici aiutanti, ma potenziali nemici. Con ogni nuovo termostato o TV connesso a Internet, si apre una nuova falla nell’infrastruttura digitale delle nostre case. Questo ci ricorda una nuova minaccia scoperta nei termostati WiFi Network Thermostat X-Series, ampiamente diffusi. La vulnerabilità è considerata critica: sulla scala CVSS, ha ricevuto 9,8 punti su 10 ed è monitorata con il CVE-2025-7742. Se un dispositivo di questo tipo è connesso a Internet, è indifeso. Ma anche dietro un firewall, può essere utilizzato come punto di accesso a una rete aziendale o industriale. La CISA ha sottolineato che

Zero-click exploit: la nuova frontiera invisibile degli attacchi informatici

Negli ultimi anni, la cybersecurity ha visto emergere minacce sempre più sofisticate, capaci di compromettere dispositivi e dati personali senza che l’utente compia alcuna azione. Tra queste, i cosiddetti zero-click exploit rappresentano una delle forme di attacco più insidiose e difficili da rilevare. Questi exploit permettono agli hacker di prendere il controllo di un dispositivo semplicemente inviando un messaggio o interagendo con il sistema in modi invisibili all’utente. A differenza degli attacchi tradizionali, che richiedono qualche tipo di interazione – come cliccare un link o aprire un allegato – i zero-click exploit sfruttano vulnerabilità nascoste all’interno di software o protocolli di comunicazione.

Obiettivo: La tua Voce! Scattered Spider mira ai VMware ESXi clonando le voci degli impiegati

Il gruppo Scattered Spider ha intensificato i suoi attacchi agli ambienti IT aziendali, prendendo di mira gli hypervisor VMware ESXi di aziende statunitensi nei settori della vendita al dettaglio, dei trasporti e delle assicurazioni. Questi attacchi non sfruttano le vulnerabilità software tradizionali, ma dimostrano invece una padronanza di tecniche di ingegneria sociale che consentono loro di bypassare anche i sistemi più sicuri. Secondo il Google Threat Intelligence Group, la fase iniziale dell’attacco si basa sull’impersonare un dipendente aziendale in una conversazione con il servizio di supporto IT. L’aggressore riesce a modificare la password dell’utente in Active Directory, ottenendo così l’accesso iniziale alla

DDoS ancora contro l’Italia. NoName057(16) colpisce altri 6 obiettivi italiani

Gli hacker di NoName057(16) continuano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private Che cos’è un attacco Distributed Denial of Service Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tipo di attacco informatico in cui vengono inviate una grande quantità di richieste a un server o a un

SharePoint e CrowdStrike: due facce della stessa fragilità digitale

Negli ultimi giorni il panorama digitale globale è stato scosso da un bug di sicurezza informatica che ha colpito i server Microsoft SharePoint on-premise, esponendo migliaia di organizzazioni ad Attacchi informatici. Non si tratta di crisi realizzate nel giro di pochi giorni, ma di segnali che rivelano una fragilità sistemica, maturata nel tempo, dentro infrastrutture digitali sempre più interconnesse. Due episodi completamente differenti, ma emblematici, che mostrano come la sicurezza non sia un’opzione tecnica, ma un elemento di equilibrio tra controllo, cultura e governance. Un bug grave e silenzioso Gli attacchi che hanno sfruttato Microsoft SharePoint hanno avuto caratteristiche ben precise. Non

Coyote, il trojan che fa la storia! Sfruttati i sistemi per i disabili per violare i conti bancari

Una nuova variante del trojan bancario Coyote ha iniziato a utilizzare un metodo insolito per tracciare gli utenti Windows: gli aggressori hanno imparato a utilizzare il sistema Microsoft UI Automation (UIA), progettato per le persone con disabilità, per tracciare le visite ai siti di banking e di scambio di criptovalute. Questo consente al malware di raccogliere dati riservati, inclusi login e password, bypassando al contempo i moderni strumenti di sicurezza. La piattaforma UIA è stata progettata per consentire alle tecnologie assistive, come gli screen reader, di interagire con gli elementi dell’interfaccia utente di Windows. Le applicazioni compatibili con UIA creano un cosiddetto

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