
ChatGPT accusa un uomo di un crimine inesistente e viola il GDPR: il caso esplode in tribunale!
Il norvegese Arve Hjalmar Holmen è rimasto scioccato da un messaggio di ChatGPT in cui l’intelligenza artificiale lo accusava ingiustamente di un crimine ai danni dei suoi tre figli. Allo stesso tempo, il testo conteneva informazioni reali sul suo luogo di residenza e sulla sua famiglia, il che aumentava la drammaticità della situazione. L’incidente è diventato oggetto di reclamo legale — L’organizzazione per i diritti umani noyb ha presentato un reclamo all’autorità norvegese per la protezione dei dati, sostenendo che OpenAI ha violato l’Articolo numero 5 del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). L’obiettivo principale del reclamo è che i dati personali, anche se










