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Tag: CTI

11,8 Milioni Di Dollari è la cifra record che Google da ai cacciatori di bug: ecco chi ha incassato di più!

Google ha dichiarato di aver pagato 11,8 milioni di dollari di ricompensa a 660 ricercatori di sicurezza nel 2024 per le vulnerabilità da loro scoperte. Secondo l’azienda, dal lancio del primo Vulnerability Reward Program (VRP) nel 2010, Google ha pagato oltre 65 milioni di dollari in premi per bug ai ricercatori. L’anno scorso, Google ha modificato il suo sistema di ricompense, offrendo ai ricercatori fino a 151.515 dollari nell’ambito di Google VRP e Cloud VRP, fino a 300.000 dollari nell’ambito di Mobile VRP e fino a 250.000 dollari per vulnerabilità critiche nel browser Chrome. Di conseguenza, nel 2024, gli esperti che hanno segnalato vulnerabilità

Ma che data breach, mi hanno solo fregato le analisi del sangue!

Si sa, il settore sanitario si conferma essere decisamente fuzzy per quanto riguarda l’aspetto della gestione dei dati personali. Soprattutto quando si parla di sicurezza, pressoché ogni istruttoria del Garante Privacy si trova ad affrontare l’affermazione all’interno delle memorie difensive relative a delle “difficoltà organizzative”. Le quali sono più che comprensibili durante il corso dell’emergenza Covid, ma oramai non è che possono fondare una scusa sempiterna, distorcendo il tempo alla pari di un wormhole a comando simile al buco portatile della ACME. Eppure, il sottotesto drammatico ricorrente è un qui salviamo vite, non c’è tempo per la privacy. Falsa argomentazione, perpetrata per

Jaguar Land Rover nel mirino: un Threat Actor rivendica la pubblicazione di dati riservati!

Il mondo della cybersecurity potrebbe essere di fronte a un nuovo possibile attacco che avrebbe colpito una delle icone dell’automotive britannico. Jaguar Land Rover (JLR), il prestigioso produttore di veicoli di lusso, sarebbe stato menzionato in un presunto Data Breach rivendicato da un cybercriminale noto come “Rey”, che affermerebbe di aver ottenuto e pubblicato dati aziendali altamente sensibili. Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’. Dettagli del post nel Forum Underground Secondo quanto riportato

Wallbleed: La Falla Del Great Firewall Cinese che ha Svelato Molto Sul Suo Funzionamento

Nel 2021, un team di ricercatori composto da scienziati e specialisti della sicurezza informatica ha scoperto una vulnerabilità nel Great Firewall cinese, denominata Wallbleed (che deriva dal famigerato problema Heartbleed in OpenSSL). Per studiare il funzionamento interno del firewall è stata sfruttata una vulnerabilità legata alla fuga di dati. Nonostante il nome, gli esperti sottolineano che il problema non ha nulla a che fare con l’Heartbleed originale. La vulnerabilità è anche legata alla lettura fuori dai limiti, ma grazie a questo aiuto i ricercatori sono riusciti a rivelare solo 125 byte alla volta. Ricordiamo che il “Grande Firewall Cinese” è apparso alla fine degli anni ’90

Alla scoperta degli attacchi informatici più comuni. Il 95% degli attacchi avviene per errore umano!

Nel panorama digitale odierno, le aziende affrontano ogni giorno minacce informatiche sempre più sofisticate e frequenti. Nel 2023, il numero di attacchi gravi a livello globale è aumentato di un ulteriore 12% rispetto all’anno precedente, con il 95% degli incidenti in cui l’errore umano gioca un ruolo determinante. È quindi fondamentale conoscere i principali tipi di attacco informatico e adottare misure di sicurezza efficaci. Di seguito esaminiamo gli attacchi più comuni – dal phishing al malware, dal ransomware agli attacchi DDoS, dalle tecniche di man-in-the-middle allo sfruttamento di vulnerabilità, fino al social engineering – spiegando come funzionano e come difendersi. Phishing: la

X va Offline per un Attacco DDoS di Dark Storm. Elon Musk: “Gruppo Numeroso e Coordinato”

X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, nella giornata di oggi è rimasta offline per diverso tempo. Secondo Downdetector.com, X ha riscontrato per la prima volta problemi diffusi intorno alle 5:40 ET di lunedì. Alcuni utenti hanno affermato di non essere riusciti a caricare i post di X o di aver ricevuto messaggi di errore come “Qualcosa è andato storto. Prova a ricaricare”. X ha poi ripreso il servizio nella tarda mattinata di oggi, ma è sembrato che abbia subito nuovamente delle interruzioni intorno alle 10:00 ET, raggiungendo il picco con 40.000 segnalazioni di problemi, e alle 13:00 ET e

Microsoft svela un attacco shock: 1 milione di PC infettati da malware nascosto negli ADS

Microsoft ha rivelato che negli ultimi mesi quasi 1 milione di dispositivi Windows sono stati colpiti da una sofisticata campagna di malvertising. Credenziali, criptovalute e informazioni riservate sono state rubate dai computer degli utenti infetti. Secondo i ricercatori, la campagna è iniziata a dicembre 2024, quando degli aggressori sconosciuti hanno iniziato a distribuire link attraverso i quali venivano caricati annunci pubblicitari. Microsoft sostiene che i siti che ospitavano gli annunci pubblicitari erano piattaforme di streaming pirata che ospitavano contenuti illegali. Il rapporto dell’azienda cita due di questi domini: movies7[.]net e 0123movie[.]art. “I siti di streaming installavano redirector dannosi per generare entrate dalle piattaforme di

Crazyhunter: il nuovo ransomware con il “Sistema di Annientamento Dati Tridimensionale”

Nelle ricognizioni nel mondo dell’underground e dei gruppi criminali svolte dal laboratorio di intelligence delle minacce DarkLab di Red Hot Cyber, ci siamo imbattuti all’interno di un Data Leak Site di una cyber gang mai monitorata prima: Crazyhunter. Con un’identità distinta e un manifesto che lo pone in contrasto con altri attori della scena cybercriminale, Crazyhunter si presenta come un’operazione sofisticata che punta sulla velocità di attacco, la distruzione dei dati e un sistema di branding criminale altamente strutturato. Dalle informazioni raccolte sul loro Data Leak Site (DLS), disponibile nella rete Tor, il gruppo sembra adottare un approccio metodico e aggressivo, mirato

Siti Italiani Presi di Mira! Il Deface di !FAKESITE e il Lato Oscuro dell’Hacktivismo

Negli ultimi giorni, diversi siti web italiani sono stati presi di mira da un attacco di defacement, una tecnica utilizzata per modificare il contenuto di una pagina web senza il consenso del proprietario. Tra i siti colpiti figurano: Questi attacchi sono stati rivendicati dal gruppo denominato !FAKESITE, che ha lasciato la propria firma sulle pagine defacciate, accompagnata da un messaggio provocatorio e un elenco di pseudonimi di presunti membri del collettivo. Di seguito quanto gli hacktivisti hanno riportato all’interno dei siti: Cos’è un Deface? Il defacing è una forma di hacking che consiste nell’alterare il contenuto di un sito web, sostituendo la

Sorbonne Université nel mirino di Funksec: il gruppo ransomware rivendica un attacco

Il gruppo ransomware Funksec rivendica un attacco alla Sorbonne Université di Parigi, riportando di aver sottratto 20 GB di dati sensibili. Secondo le informazioni pubblicate sul loro Data Leak Site (DLS), i cybercriminali dichiarano di essere in possesso di documenti riservati, credenziali e piani strategici dell’ateneo. Al momento, non è possibile confermare la veridicità di queste affermazioni, poiché l’organizzazione non ha ancora pubblicato alcun comunicato ufficiale in merito all’incidente. Tuttavia, Funksec avrebbe fissato un ultimatum di 12 giorni, minacciando di rendere pubblici i dati il 19 marzo 2025, qualora non venisse soddisfatta una richiesta – presumibilmente un riscatto in criptovaluta. Analisi del

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