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Tag: cybercrime

REvil: Condannati ma poi liberi. Il caso giudiziario più controverso di sempre

Vi ricordate della famigerata cyber gang REvil? Il gruppo di hacker russi responsabile di alcuni dei più devastanti attacchi ransomware agli albori di questa minaccia globale, noti per pubblicare le loro “imprese” criminali sul celebre forum underground “Happy Blog”. Il Tribunale Dzerzhinsky di San Pietroburgo ha condannato altri quattro partecipanti al caso del gruppo di hacker REvil (alias Sodinokibi), secondo quanto riportato dai media. A tutti i condannati sono state inflitte pene detentive effettive, ma gli imputati sono stati rilasciati, avendo già scontato integralmente la pena in custodia cautelare, durante le indagini e il processo. Le attività di REvil cessarono a gennaio 2022,

E’ giallo sull’Attacco Informatico in Alto Adige. Sembra essere un disservizio del Power Center

E’ giallo relativamente al presunto attacco informatico avvenuto tra le notte del 23 e il 24 giugno in Alto Adige: dalle prime ore di martedì, infatti, si sono registrati problemi diffusi a sistemi cruciali – dalla Protezione civile alle centrali del traffico, dai Vigili del Fuoco al servizio radio della Provincia – a cui le autorità hanno fatto seguire una denuncia di cyber­attacco da parte del presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher. Secondo quanto ricostruito, l’intrusione informatica, classificata come ransomware, avrebbe avuto l’obiettivo di bloccare l’infrastruttura IT e poi avanzare una richiesta di riscatto. Tuttavia, grazie all’intervento immediato del piano di

Shock in Francia: i signori di BreachForums erano ventenni cittadini Francesi!

Clamoroso in Francia: smantellata una delle più grandi reti globali di cybercriminalità. Gli hacker di BreachForum erano… francesi. Le autorità francesi hanno sgominato una vasta operazione di criminalità informatica, arrestando cinque giovani hacker francesi responsabili della gestione di BreachForum, uno dei mercati underground digitali più attivi al mondo per la compravendita di dati rubati. L’operazione è stata condotta con raid sincronizzati su tutto il territorio francese. In un primo momento, si riteneva che dietro BreachForum ci fossero gruppi russi o operanti in territori russofoni. Ma le indagini della Brigata per la Criminalità Informatica (BL2C) della questura di Parigi hanno ribaltato lo scenario:

Attacco zero-click su Notepad++. HackerHood ha provato l’exploit e funziona veramente con poco

È stata scoperta una pericolosa vulnerabilità nell’ultima versione del popolare editor di testo Notepad++ che consente a un aggressore di ottenere il controllo completo del sistema. La vulnerabilità è stata identificata come CVE-2025-49144 e riguarda la versione 8.8.1 del programma di installazione, rilasciata il 5 maggio 2025. Il problema è legato alla tecnica di “sostituzione di file binari”, in cui il programma di installazione accede ai file eseguibili dalla directory di lavoro corrente senza un’adeguata verifica. I ricercatori hanno scoperto che un aggressore può installare un file dannoso, come un file regsvr32.exe modificato, nella stessa cartella in cui si trova il programma di installazione. All’avvio, l’installazione scaricherà automaticamente

Cyberattacco in Alto Adige: blackout informatico paralizza servizi pubblici e privati

Un grave attacco diaservizio ha colpito l’Alto Adige nella giornata di martedì 24 giugno, provocando un blackout diffuso che ha interessato diversi servizi telematici, sia pubblici che privati. Le prime interruzioni sono state registrate nelle tarde ore del 23 giugno e hanno coinvolto aziende, media locali, infrastrutture strategiche e cittadini comuni, impedendo l’accesso a numerosi portali e reti operative. Nel corso del pomeriggio, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha confermato che il malfunzionamento è stato causato da un attacco informatico. Fasi del presunto attacco informatico L’attacco informatico si è verificato tra le 23:00 del 23 giugno e le

Studio legale Qilin & Associati: Il Ransomware assume Avvocati e lancia il “pacchetto intimidazione”

Gli sviluppatori del ransomware Qilin (da noi intervistati recentemente) hanno offerto ai loro partner l’aiuto e la consulenza di un team di avvocati, in modo da poter fare pressione sulle vittime e costringerle a pagare il riscatto. La pubblicità del nuovo servizio è stata notata dagli specialisti dell’azienda israeliana di sicurezza informatica Cybereason. Secondo loro, nel pannello dei partner del ransomware è comparsa l’opzione “Chiama un avvocato”. Si sostiene inoltre che il gruppo abbia ormai una squadra di giornalisti a tempo pieno in grado di collaborare con l’ufficio legale per preparare pubblicazioni volte ad aumentare la pressione sulle vittime. Inoltre, Qilin ha recentemente

SparkKitty: Il Malware che Ruba Criptovalute da iPhone e Android travestito da TikTok

All’inizio del 2025, i ricercatori di Kaspersky Lab hanno scoperto  il trojan SparkCat nell’Apple App Store e nel Google Play Store, progettato per rubare dati. Ora, gli esperti segnalano che un nuovo malware si è infiltrato negli app store. Si ritiene che prenda di mira anche le criptovalute delle vittime ed è correlato a SparkCat, da cui il nome SparkKitty. Il nuovo malware viene distribuito tramite App Store, Google Play e siti fraudolenti e di terze parti, come parte di una versione non ufficiale e modificata di TikTok e sotto le mentite spoglie di app legate alle criptovalute e al gioco d’azzardo. Il trojan

Cyberwar USA-Iran: il DHS lancia l’allarme, reti americane sotto attacco

Gli Stati Uniti hanno lanciato l’allarme in merito ai possibili attacchi informatici da parte di gruppi filo-iraniani in seguito a una serie di attacchi aerei contro gli impianti nucleari iraniani, nell’ambito del conflitto armato tra Iran e Israele iniziato il 13 giugno 2025. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti (DHS) ha affermato che la situazione attuale crea una “minaccia elevata” nel cyberspazio del Paese. Il dipartimento ha specificato che gli hacktivisti, così come i gruppi associati alle agenzie governative iraniane, concentreranno molto probabilmente i loro attacchi sulle reti americane e sui dispositivi vulnerabili connessi a Internet. Secondo il DHS, tali attività

Arriva il “jailbreak as a service”. 60 euro al mese per l’acquisto di sistemi AI pronti per il cybercrime

Secondo un rapporto di Cato Networks, i criminali informatici continuano a utilizzare attivamente i modelli LLM nei loro attacchi. In particolare, stiamo parlando di versioni dei modelli Grok e Mixtral deliberatamente modificate per aggirare le restrizioni integrate e generare contenuti dannosi. A quanto pare, una di queste versioni modificate di Grok è apparsa sul popolare forum BreachForums a febbraio 2025. È stata pubblicata da un utente con lo pseudonimo di Keanu. Lo strumento è un wrapper per il modello Grok originale ed è controllato tramite un prompt di sistema appositamente scritto. È in questo modo che gli autori garantiscono che il modello ignori i meccanismi di protezione e generi

200 dollari per l’Accesso ad una Azienda italiana! Mentre il Dark Web fa affari, tu sei pronto a difenderti?

Dopo il caso dei 568 endpoint di un’azienda italiana del settore macchinari industriali, un altro accesso compromesso relativo a una società italiana di ingegneria del software è finito in vendita su un forum underground frequentato da Initial Access Broker e attori ransomware. L’inserzione, pubblicata dall’utente spartanking, offre accesso completo a un server con privilegi di amministratore locale e controllo remoto tramite AnyDesk. L’inserzione riporta chiaramente che il sistema compromesso è collegato a un dominio Active Directory. Secondo quanto dichiarato nel post: L’accesso consentirebbe quindi privilegi elevati su almeno un server. In uno screenshot, si nota che il sistema compromesso è un Microsoft Windows Server 2012 R2 Standard installato su un HP ProLiant ML350p

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