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Tag: #hacking

L’Antivirus Triofox sfruttato per installare componenti di accesso remoto

I ricercatori di Google avvertono che gli hacker stanno sfruttando una vulnerabilità critica in Gladinet Triofox per eseguire da remoto codice con privilegi SYSTEM, aggirando l’autenticazione e ottenendo il controllo completo del sistema. La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-12480 (punteggio CVSS 9.1), è correlata alla logica di controllo degli accessi: i privilegi amministrativi vengono concessi se la richiesta proviene da localhost. Questo consente agli aggressori di falsificare l’intestazione HTTP Host e penetrare nel sistema senza password, secondo gli esperti del Google Threat Intelligence Group (GTIG). Si noti che se il parametro facoltativo TrustedHostIp non è configurato in web.config, il controllo localhost diventa l’unica

Doppio Gioco: i dipendenti di un’azienda che “risolveva” gli attacchi ransomware li lanciavano loro stessi

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, hanno partecipato ad attacchi ransomware BlackCat (ALPHV) e hanno estorto milioni di dollari alle vittime. Il caso coinvolge un 28enne e un 33enne della Georgia ed un loro complice. Sono accusati di associazione a delinquere volta a interferire con il commercio interstatale attraverso racket, interferenza effettiva con il commercio e danneggiamento intenzionale di computer protetti. Queste accuse prevedono una pena massima di 50 anni di

Post SMTP sotto sfruttamento attivo: 400.000 siti WordPress sono a rischio

Gli aggressori stanno attaccando i siti web WordPress sfruttando una vulnerabilità critica nel plugin Post SMTP, che conta oltre 400.000 installazioni. Gli hacker stanno dirottando gli account amministratore e ottenendo il controllo completo sulle risorse vulnerabili. Post SMTP è uno dei plugin più popolari per l’invio di email da siti WordPress. I suoi sviluppatori lo propongono come un’alternativa avanzata alla funzione standard wp_mail(), offrendo funzionalità avanzate e maggiore affidabilità. La vulnerabilità è stata scoperta da un ricercatore di sicurezza di nome netranger, che l’ha segnalata a Wordfence l’11 ottobre. Le è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-11833 (punteggio CVSS 9,8). Il bug interessa tutte

Otto 0day dal valore di 35 milioni di dollari venduti alla Russia da insider USA

L’ex direttore generale di un’azienda appaltatrice della difesa statunitense, Peter Williams, si è dichiarato colpevole di aver venduto “otto cyber-exploit sensibili e protetti” al broker russo di zero-day Operation Zero. Documenti giudiziari e un’indagine di TechCrunch hanno rivelato come il capo di un’azienda che ha sviluppato exploit e strumenti per le operazioni informatiche dei governi occidentali abbia esportato e rivenduto segretamente i propri sviluppi interni per tre anni. Secondo gli investigatori, un cittadino australiano di 39 anni, noto ai colleghi con il soprannome “Doogie“, ha rubato otto vulnerabilità zero-day che potrebbero essere utilizzate per hackerare dispositivi e sistemi operativi moderni. I costosi

183 milioni di account Gmail hackerati! E’ falso: era solo una bufala

Per la seconda volta negli ultimi mesi, Google è stata costretta a smentire le notizie di una massiccia violazione dei dati di Gmail. La notizia è stata scatenata dalle segnalazioni di un “hacking di 183 milioni di account” diffuse online, nonostante non vi sia stata alcuna violazione o incidente reale che abbia coinvolto i server di Google. Come hanno spiegato i rappresentanti dell’azienda, non si tratta di un nuovo attacco, ma piuttosto di vecchi database di login e password raccolti dagli aggressori tramite infostealer e altri attacchi degli ultimi anni. “Le segnalazioni di una ‘violazione di Gmail che ha interessato milioni di

ChatGPT Atlas: i ricercatori scoprono come un link può portare al Jailbreak

I ricercatori di NeuralTrust hanno scoperto una vulnerabilità nel browser di ChatGPT Atlas di OpenAI. Questa volta, il vettore di attacco è collegato alla omnibox, la barra in cui gli utenti inseriscono URL o query di ricerca. A quanto pare, un prompt dannoso può essere mascherato da un link innocuo, inducendo il browser a interpretarlo come un comando attendibile dell’utente. La radice del problema risiede nel modo in cui Atlas gestisce l’input nella Omnibox. I browser tradizionali (come Chrome) distinguono chiaramente tra URL e query di ricerca testuale. Tuttavia, Atlas deve riconoscere non solo URL e query di ricerca, ma anche i

BreachForums rinasce ancora dopo l’ennesima chiusura dell’FBI

Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta essere attuale. Dopo mesi di silenzio e la confisca del dominio breachforums.sh da parte dell’FBI, la comunità underground del cybercrime torna a far parlare di sé: BreachForums è tornato online. L’annuncio è stato pubblicato il 20 ottobre 2025 dall’utente e moderatore koko, che in un post ufficiale ha comunicato la riapertura della piattaforma e il rilancio della sua infrastruttura, promettendo «una ricostruzione sicura e responsabile della community». Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o

792.750 dollari in un giorno! 56 zeroday rilevati al Pwn2Own Ireland 2025

Nella seconda giornata della competizione Pwn2Own Ireland 2025, i partecipanti hanno ottenuto un successo impressionante, scoprendo 56 nuove vulnerabilità zero-day e guadagnando un totale di 792.750 dollari. Questa è la seconda fase della competizione, che si tiene a Cork, in Irlanda, dove gli specialisti della sicurezza si sfidano per individuare vulnerabilità critiche nei dispositivi e nei software più diffusi. Una delle performance più degne di nota è stata l’hack riuscito di un dispositivo Samsung Galaxy S25, in cui un team di due persone, Ken Gannon del Mobile Hacking Lab e Dimitrios Valsamaras del Summoning Team, ha sfruttato una complessa combinazione di cinque

LatentBreak: un nuovo metodo di attacco per i modelli linguistici

Un gruppo di scienziati ha sviluppato un nuovo modo per attaccare modelli linguistici di grandi dimensioni: un metodo chiamato LatentBreak. A differenza delle tecniche precedenti, non utilizza suggerimenti complessi o caratteri insoliti facilmente rilevabili dai sistemi di difesa. LatentBreak modifica invece la query a livello delle rappresentazioni nascoste del modello, scegliendo formulazioni che sembrano innocue ma che in realtà innescano una risposta proibita. In precedenza, metodi come GCG, GBDA, SAA e AutoDAN tentavano di ingannare l’intelligenza artificiale con suffissi strani o confusi che distorcevano il suggerimento originale. Tali attacchi aumentano la cosiddetta perplessità, una misura di quanto “naturale” appaia il testo al

Scattered Lapsus$ Hunters: “Paghiamo chi bombarda di email i dirigenti aziendali”

Rinnovando la loro strategia, il gruppo Scattered Lapsus$ Hunters è tornato alla ribalta con una tattica inedita e sorprendente per esercitare pressioni sulle vittime. I criminali informatici hanno promesso una ricompensa di 10 dollari in criptovaluta a chiunque fosse disposto a partecipare a un bombardamento di email di massa contro i dirigenti aziendali vittime di un attacco ransomware. La finalità dei soggetti coinvolti era quella di persuadere i dirigenti a collaborare con gli estorsori, ossia a versare il riscatto richiesto. Sul canale Telegram, il gruppo ha distribuito istruzioni dettagliate con un elenco di destinatari, tra cui i dirigenti di 39 aziende i

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