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Tag: Malware

Cloudflare mitiga un attacco da 7,3 terabit al secondo. Immagina 9350 film in HD scaricati in 45 secondi

A metà maggio 2025, Cloudflare ha bloccato il più grande attacco DDoS mai registrato: ben 7,3 terabit al secondo (Tbps). Questo evento segue di poco la pubblicazione del report sulle minacce DDoS per il primo trimestre del 2025 avvenuta il 27 aprile 2025, in cui era stato evidenziato attacchi che raggiungevano i 6,5 Tbps e 4,8 miliardi di pacchetti al secondo (pps). 37,4 terabyte non sono una cifra sbalorditiva per le dimensioni odierne, ma scaricarne 37,4 terabyte in soli 45 secondi lo è. Equivale a inondare la rete con oltre 9.350 film in HD o a guardare in streaming 7.480 ore di

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Omicidi come un drink! Il dark web recluta ragazzini con App crittografate in Europa

In Europa sta prendendo piede una preoccupante tendenza criminale : bande criminali utilizzano app crittografate per reclutare adolescenti di appena 14 anni per commettere crimini violenti, tra cui omicidi su commissione. Non si tratta di drammi polizieschi, ma di episodi reali in cui i giovani vengono coinvolti nel cosiddetto modello della “violenza come servizio“. Attraverso servizi di messaggistica sicura, i criminali offrono denaro per gli attacchi e i confini internazionali non sono più un ostacolo. L’indagine, avviata dall’Autorità Nazionale Danese per i Reati Gravi con il supporto della polizia svedese, ha già portato ad arresti. Tra gli episodi chiave figura la sparatoria di Kokkedal del 7 maggio 2025.

FortiGate sotto attacco: in vendita tool per lo sfruttamento massivo delle API esposte

Un nuovo e allarmante sviluppo sta scuotendo il panorama della sicurezza informatica: un attore malevolo ha pubblicizzato sul dark web un exploit altamente sofisticato volto a compromettere dispositivi FortiGate. Si tratta di un nuovo exploit venduto al prezzo di 12.000 dollari per firewall FortiGate che è apparso in vendita sul noto forum underground Exploit. Il post, pubblicato da un utente con lo pseudonimo Anon-WMG, presenta uno strumento capace di compromettere in modo massivo dispositivi Fortinet sfruttando le API esposte. Caratteristiche tecniche dell’exploit Denominato “FortiGate API Dump Exploit (~7.2 e versioni inferiori)”, il tool è in grado di interagire con oltre 170 endpoint

Alla scoperta di Predatory Sparrow. identità, obiettivi e arsenale digitale del misterioso attore minaccia

Il 17 giugno 2025 un attacco informatico ha paralizzato Bank Sepah, una delle principali istituzioni finanziarie dell’Iran.  L’attacco è stato rivendicato dal gruppo Predatory Sparrow, già noto per le sue operazioni distruttive contro infrastrutture critiche iraniane. Nel presente documento vi è un’analisi approfondita del Threat Actor Predatory Sparrow, delle sue capacità tecniche e degli obiettivi dichiarati, con particolare attenzione al contesto geopolitico e all’uso di malware proprietari. Autori: SCHEDA THREAT ACTOR: PREDATORY SPARROW Nome Principale: Predatory SparrowNomi Alternativi: – Gonjeshke Darande (گنجشک درنده – traduzione in farsi) – Indra (overlap parziale, similitudini nel codice dei malware utilizzati)Classificazione: Gruppo hacktivista pro-israelianoPrimo Avvistamento: 2021Stato

Attacco informatico alla ASP Palermo. Dopo i disservizi, il comunicato dell’organizzazione

PALERMO, 19 GIUGNO 2025 – Dopo le difficoltà operative registrate negli ultimi giorni, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha confermato ufficialmente di essere stata colpita da un attacco informatico. Il comunicato, pubblicato sul sito istituzionale dell’ente, chiarisce che l’incidente si è verificato il 18 giugno 2025 e ha coinvolto circa 45 postazioni di lavoro aziendali. Secondo quanto dichiarato, non è ancora possibile individuare con certezza tutte le strutture aziendali collegate alle postazioni compromesse. Tipologie di dati potenzialmente coinvolti L’ASP di Palermo ha specificato che i dati che potrebbero essere stati esfiltrati includono: Al momento, non è possibile identificare puntualmente i soggetti coinvolti,

I Cyber attacchi potrebbero diventare missili. L’escalation tra Iran e Israele e 100 gruppi di hacker in campo

Nel mezzo degli intensi combattimenti tra Iran e Israele, il cyberspazio è stato coinvolto in una nuova fase di conflitto. Con il lancio dell’operazione israeliana Rising Lion, mirata all’infrastruttura nucleare iraniana, lo scontro tra i due Paesi ha smesso di essere nascosto e si è trasformato in una vera e propria guerra informatica. Centinaia di vittime da entrambe le parti non sono state solo il risultato di attacchi missilistici, ma sono state anche accompagnate da attacchi devastanti nello spazio digitale. In questo contesto, decine di gruppi di hacktivistisi sono attivati, scegliendo rapidamente da che parte stare nel conflitto e lanciando attacchi contro la parte avversa. Gli

Android sotto attacco: il malware Godfather ora usa la virtualizzazione per ingannare tutti

È stata scoperta una nuova versione del malware Android Godfather che crea ambienti virtuali isolati sui dispositivi mobili per rubare dati dalle applicazioni bancarie. Ricordiamo che Godfather è stato individuato per la prima volta a marzo 2021 dai ricercatori di ThreatFabric. Da allora, il malware bancario ha subito cambiamenti significativi ed è molto diverso dall’ultimo campione studiato da Group-IB nel dicembre 2022. All’epoca, il malware aveva attaccato 400 applicazioni di criptovalute e servizi bancari in 16 paesi utilizzando overlay HTML. Come spiegano ora gli specialisti di Zimperium, che hanno scoperto una nuova versione del malware, il malware viene eseguito sul dispositivo in un ambiente virtuale controllato, che

Linux Alert: Il bug su udisks consente l’accesso a Root sulle principali distribuzioni

Gli esperti avvertono che due nuove vulnerabilità di escalation dei privilegi locali possono essere sfruttate per ottenere privilegi di root sui sistemi che eseguono le distribuzioni Linux più diffuse. Il primo bug (CVE-2025-6018  è stato scoperto nella configurazione del framework Pluggable Authentication Modules (PAM) in openSUSE Leap 15 e SUSE Linux Enterprise 15. Il problema consente ad aggressori locali di ottenere privilegi utente allow_active. Un altro bug (CVE-2025-6019) è stato scoperto in libblockdev e consente all’utente allow_active di ottenere privilegi di root tramite il demone udisks (un servizio di gestione dell’archiviazione utilizzato di default nella maggior parte delle distribuzioni Linux). Sebbene concatenare queste vulnerabilità consenta agli

Stealth Malware: la nuova frontiera del cybercrime

Accessi anomali e un loader Invisibile: storia di un attacco fileless evitato per un soffio Abstract: Un caso reale di incident response porta alla scoperta di quello che chiameremo “Unknown Malware AP”, un sofisticato loader fileless basato su Python, capace di eseguire codice remoto usando Telegram e is.gd come vettori. Il malware sfugge ai rilevamenti tradizionali, ma viene individuato grazie all’intuito analitico e alla correlazione tra eventi di basso impatto. L’articolo ricostruisce la catena di compromissione, le modalità di esecuzione fileless e le tecniche di detection efficaci per intercettarlo. Introduzione Quando un cliente mi chiama con preoccupazione per delle e-mail di mancato

Allarme sicurezza Veeam! falla critica consente RCE sui server di backup

Gli sviluppatori di Veeam hanno rilasciato delle patch che risolvono diverse falle in Veeam Backup & Replication (VBR), tra cui una vulnerabilità critica legata all’esecuzione di codice remoto (RCE). Il problema, a cui è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-23121 (9,9 punti sulla scala CVSS), è stato scoperto dagli esperti di watchTowr e CodeWhite e sembrerebbe che la vulnerabilità riguardi solo le installazioni aggiunte a un dominio. Come spiegato da Veeam in un bollettino di sicurezza, la vulnerabilità potrebbe essere sfruttata dagli utenti autenticati del dominio per eseguire codice da remoto sul server di backup. Il bug riguarda Veeam Backup & Replication versione 12 e

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